Tutti contro

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"Rose! Cosa ci fai qui?"
È Rose,la sua faccia è furiosa.
"Mi spieghi perché te ne sei andato così?"
Ora capisco. Be' non che c'era molto da capire,era ovvio il fatto per cui fosse qui.
"Mi sembra ovvio,no? Non a tutti piacciono delle "festicciole" così dopo che il tuo ragazzo ha baciato tuo cugino e se ne esce con queste scuse a dir poco insensate"
"Insomma,Al! Sei così difficile! Tu sei triste e piangi sempre perché Scorpius ti ha tradito. Poi lui vuole scusarsi in modo carino,e ti lamenti. Tutti noi,compreso Scorpius,vogiamo capire cos'è che vuoi veramente da lui. Insomma,esponici le tue idee e poi  noi ti facciamo una "festicciola" come si deve,dato che questa non era degna di te". Detto questo,gira i tacchi e se ne va. Fantastico,adesso anche l'unica persona che mi appoggiava ed era dalla mia parte è contro di me,adesso. Tutto questo mi fa arrabbiare. Prima che mi rinchiuda in un ospedale psichiatrico da solo,prendo l'inchiostro e inizio a scrivere a mia madre.

Ehi mamma,
Come state tu e papà?
Scusami se non ti ho scritto nelle ultime settimane,ma vedi,è successo un casino. Dopo che Scorpius si è arrabbiato con me,dopo un po' abbiamo fatto pace,e ci siamo messi insieme.
Poi dopo qualche settimana,un giorno,vedo che lui e Hugo si stanno baciando. Lui mi ha tradito! E per di più con Hugo! Mi sono sentito distrutto per giorni,poi questa mattina Rose mi sveglia e mi porta al Lago Nero,dove ci sono tutti i miei cugini e Scorpius. Inizia a scusarsi,con scuse poco plausibili veramente,e così io mi sono infuriato dentro di me,non dandolo a vedere,e me ne sono andato dritto in biblioteca,da dove ti sto scrivendo. Poi arriva Rose,facendomi una ramanzina sul fatto che non lo dovevo trattare così e che sono difficile. Insomma io dovrei dirgli come farmi le scuse e poi lui me le dovrebbe fare in poche parole.
Non lo so mamma,io sono confuso. E per di più,Rose,che è stata al mio fianco mentre io stavo male,adesso si è rivolta contro di me e io mi sento solo adesso. Tutti sono dalla parte di Scorpius,compresa lei. Non che ci siano parti,ma danno ragione a lui,che sinceramente,ne ha una piccola parte di tutto il discorso.
Non so mamma,secondo te Rose e tutti gli altri hanno ragione? Io sono difficile?
Baci,
Albus

Imbusto la lettera,poi corro  veloce verso la guferia e attacco la lettera alla mia civetta.
Quando scendo,incontro Scorpius. La persona che non avrei voluto incontrare più per oggi.
Lui mi guarda,e lo guardo anche io. Adesso che siamo più vicini rispetto a quando eravamo al Lago Nero,noto che i suoi occhi grigi,sono più...grigi,gonfi. Ha pianto. Per colpa mia. Ne sono certo. Però non posso perdonarlo,non ancora. Non me la sento proprio.
"Ehi" dice,in un tono che non è il suo. Più acuto del solito.
"Ehi" cerco di sforzarmi di non far sem fare il mio tono arrabbiato.
Cala un silenzio freddo tra di noi,come se avessimo dimenticato come si parla fra due amici. Già,perché è questo quello che siamo adesso. Non siamo fidanzati, né migliori amici,dato che non ci parliamo. Anche se è difficile ammetterlo,questo fa male,perché nonostante tutto io lo amo ancora,e lo amerò sempre,fino alla morte.
Lo saluto con un cenno del capo e scendo velocemente le scale,pensando a come il nostro rapporto si sia freddato velocemente.
Mi dirigo nella Sala Grande. Mi ero quasi dimenticato che dovevo ancora pranzare.
Quando entro,la Sala non è piena,ma nemmeno troppo vuota,diciamo nella norma. Metto lo sguardo sul tavolo dei Grifondoro. I miei cugini sono tutti lì,poi si girano verso la porta,mi guardano con disprezzo e poi si girano di nuovo. L'unica a non guardarmi con disprezzo è Lily. A quanto pare mi è rimasta solo lei. Arrivo al tavolo dei Serpeverde, ma non mi voglio sedere,così prendo qualcosina al volo e mi dirigo fuori. Mangerei pure seduto a terra nel corridoio pur di non mangiare nella Sala Grande con tutti i miei cugini che mi guardano male.
Mi dirigo nella Stanza delle necessità,un luogo tranquillo dove nessuno ti fissa male mentre cerchi di far andare qualcosa nel tuo stomaco.
Quando arrivo,penso a un bel ristorante tipico londinese,mentre passo davanti alla porta.
Quando si apre mi appare un bel tavolo,apparecchiato come si deve,e un cameriere,che sparisce non appena dico che il mio cibo c'è l'ho già. È tutto fantastico. C'è anche una vetrata con un paesaggio che da su un parco,così gradevole. Apro il mio tovagliolo,esco il piatto di alette di pollo e inizio a mangiare.

Dopo poco tempo,sento che il mio pollo è più salato di prima. Mi accorgo che sto piangendo. Non so nemmeno il perché. Quando ero piccolo mi capitava,di piangere senza un appartente motivo,e quando mia madre o mio padre se ne accorgevano,dicevano sempre che era perché una stellina nel cielo si era appena spenta. Lo so,cose da bambini,ma intanto io ci credo ancora,non mi importa più di tanto se è da bambini o meno.
Quando finisco di piangere e mangiare al tempo stesso,esco dalla stanza delle necessità e mi dirigo nella biblioteca, dove prendo i libri per studiare.

***
Passa qualche ora,mi accorgo che solo le 6.30. Cavolo,mi sono messo a studiare per tutto questo tempo?!  Si nota,perché mi fa male la testa. Mi alzo,ed esco dalla postazione con l'intento di andarmi a sdraiare nel mio dormitorio.
Durante il mio tragitto,incontro Rose,che guardandomi,non infuriata come prima,mi saluta.
Ci sorpassiamo,ma dopo lei mi prende per un polso.
"Ascolta Al,io-"
"Cosa c'è, Rose,devo farmi fare un'altra ramanzina da te?"
Il mio tono di voce non è duro ma semplicemente stanco.
"No,Al,ti volevo dire che mi dispiace averti trattato così,ne avevi tutte le ragioni,d'altronde avevi ragione tu:le scuse di Scorpius erano prive di senso.
È solo che lui si è studiato queste parole per giorni,e noi lo abbiamo aiutato, e abbiamo faticato, dopo aver sentito le  giustificazioni che ha dato a noi,che sembravano più che sensate rispetto a quelle che ha detto a te. Quindi, voglio dirti che mi dispiace" mi fa un sorriso. Le sorrido anche io,non riesco a essere arrabbiato con lei.
Dopo un po', le domando.
"Ma,senti,Rose,non è che potresti dirmi quali erano queste scuse con un senso logico che ha fornito a te e a tutto il resto?"
Il suo sguardo si fa a metà fra il dispiaciuto e di chi la sa lunga.
"Mi dispiace,Al,ma temo di non essere la persona più adatta per dirtelo. Questo te lo devi fare dire da Scorpius"
Io le annuisco,in segno di resa. Così poi lei se ne va e io mi dirigo verso la Sala comune.

***
Appena arrivato vado dritto dritto in dormitorio e mi butto sul letto,non prestando attenzione se qualcuno fosse nella camera o meno,non mi importa adesso.
Voglio solo riposare.

ℂ𝕙𝕖 ℂ𝕒𝕤𝕚𝕟𝕠! {𝖲𝖼𝗈𝗋𝖻𝗎𝗌 𝖥𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora