Crudeltà

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Mi sveglio. È sera. Guardo l'orologio, sono le 9.00. La Cena è già iniziata. Mi alzo dal letto e ripenso a quello che è successo ieri, e anche alle ultime parole di Scorpius rivolte a me
'Tu e Mary...non siete mai stati insieme. Io ci ho creduto... e sono stato uno stupido'. Mi sale la rabbia e voglio subito picchiare qualcuno. Nella stanza appaiono un paio di guantoni da boxe e un sacco appeso al soffitto. Amo questa stanza sempre di più.
Mi avvicino al sacco, prendo i guantoni e li infilo. Inizio a prenderlo a pugni. Penso a Scorpius che dice che solo io ho dei segreti con lui sbam. Penso sempre a lui mentre mi dice che siamo come fratelli sbam. Penso a me stesso mentre dichiaro  a Scorpius tutto il mio amore e lui si è focalizzato sulla cosa più stupida del discorso doppio sbam. Continuo così per un bel po', finché non mi stanco. Guardo l'orologio e vedo che sono le 10.30. Vado a farmi una doccia. Mentre entro nella vasca mi viene subito da piangere, perché ripenso ai momenti passati con Scorpius. Da quando io ho capito di essere innamorato di lui, a quando io sono entrato nel bagno mentre lui era nudo e stavo morendo di imbarazzo, qui mi scappa una risata. Esco dalla vasca da bagno e mi vesto con dei vestiti a caso. Anche se la cena è finita ed è scattato il coprifuoco, ho bisogno di uscire. Esco dalla Stanza delle necessità e mi dirigo fuori dalla scuola, ma appena sto per andare al portone d'ingresso, mi rendo conto di avere bisogno di una persona che mi capisca. Ripercorro il mio tragitto e vado alla torre di Grifondoro. Per emergenza i miei cugini mi hanno dato la parola d'ordine. Arrivato, dico la parola d'ordine ed entro. Spero proprio che Rose è nella Sala Comune, dato che non posso entrare nel dormitorio femminile. Varco la soglia della Sala Comune. Rose non c'è, ma invece di lei, trovo Dominique che fa i compiti. O almeno ci prova. La chiamo, ma lei non mi sente. Provo a chiamarla più forte
"Psst Dom. Pssst Dom!" Dominique si gira e appena mi vede si mette una mano suo cuore.
"Gesù Cristo, Al! Mi hai fatto prendere un colpo"
"Scusa, Dom. Ma ho bisogno urgentemente di un favore"
Dom mi guarda e mi dice
"Tutto quello che vuoi cugino"
Io le sorrido e le dico
"Non è che potresti andarmi a chiamare Rose, per favore? Io sono un ragazzo e come sai non posso andarla a chiamare di persona"
Dom ha assunto una faccia scocciata e, senza dire niente, va nel dormitorio a chiamare Rose.  Ritorna dopo un po', seguita da una Rose assonnata e con un bel pigiamino con i gattini.
Rose mi guarda e dice
"Cosa vuoi, Al? Se non te ne eri accorto sono le 11.00 e io stavo dormendo"
Io la guardo seria e le dico
"Scusa Rose ma è davvero urgente"
Rose capisce che sto parlando sul serio dal mio sguardo e dal mio tono di voce, così salutiamo Dom e ci dirigiamo al Lago Nero, dato  che è l'unico posto dove il centenario Gazza non può trovarci.

***
Quando siamo arrivati ci sediamo sotto l'albero e, in un primo momento, io e Rose ci guardiamo e basta. Allora lei per farmi parlare e iniziare il discorso, mi dice
"Allora, Al. Cosa c'è che non va?"
Io prendo un bel respiro e inizio il mio discorso lentamente, frase dopo frase.
"Ieri mi sono dichiarato a Scorp"
Rose mi sorride e dice
"Oh Al congrat-"
"Ma poi abbiamo litigato" la interrompo. L'espressione di Rose cambia in un nano secondo e diventa triste. Io inizio a raccontarle tutto, dall'esitazione del bacio con Mary, alla sua "riflessione" su me e Mary. Ho raccontato tutto con un nodo alla gola. Quando finisco di parlare, sembra che Rose stia per  piangere. Anche a me sta venendo da piangere e allora la abbraccio per non farle vedere le mie lacrime. Dopo un po' ci stacchiamo. Lei mi guarda e mi sorride
"Scorpius è la persona più stupida del mondo. Tu gli hai aperto il tuo cuore e lui si è concentrato sulla cosa più stupida e banale che possa esistere. Se un ragazzo si fosse dichiarato a me così, io  l'avrei già sposato" dice ridendo alla fine. Rido anche io. Passiamo tutta la notte così, fra abbracci e risate,finché non ci addormentiamo, una sulla spalla dell'altro.

***
Mi sveglio. È sabato. Domani iniziano le vacanze di Natale. Mi accorgo che siamo ancora sotto l'albero del Lago Nero. Guardo che ore sono dal mio orologio. Sono ancora le 7.30. Cerco di svegliare Rose e, dopo un po' di lamenti e grugniti si sveglia.
"Cosa c'è Al?" Mi dice con la voce ancora assonnata
"Prima di tutto:ieri ci siamo addormentati al Lago Nero. Secondo: devi convocare tutti i cugini per una riunione, alle 2.00 di questo pomeriggio"
Rose mi guarda
"Ma, Al, perché devo convocarla io?" Io le sorrido e cerco una strategia per corromperla
"Bhe, Rosie, sei la figlia di Hermione Granger. Sei tu quella intelligente della famiglia"
Lei mi sorride
"Già...va bene, la convocherò" io le dico un 'grazie' veloce e scappo in dormitorio, ma prima che mi potessi allontanare troppo sento Rose gridare
"EHI!RAZZA DI MANIPOLATORE, TORNA QUI! SUBITO!" io rido e ritorno dentro il castello. Spero con tutto il cuore che quando entrerò nel dormitorio, Scorpius stia dormendo o, meglio ancora, che sia già sceso giù. Faccio un sospiro prima di entrare nella sala comune. È vuota. Salgo lentamente le scale per andare verso la nostra stanza. Faccio per aprire la porta, ma qualcun'altro la apre prima di me. È Scorpius. All'inizio mi guarda normale. Dopo la sua espressione cambia e diventa arrabbiata. Si sposta e, mentre va via, cerca di non toccarmi, come se avessi la peste. Ed ecco di nuovo le lacrime che premono verso i miei occhi. Ma io lotto contro me stesso per non farle uscire. Entro nel dormitorio e mi vado a prendere dei vestiti nuovi e puliti dal mio cassetto. Mi cambio velocemente e scendo in Sala Grande. Ho un po' di fame dato che ne a pranzo, né a cena ho mangiato ieri. Mi dirigo verso la Sala Grande, ma appena sono davanti alla porta, mi passa subito l'appetito. Il mio sguardo è rivolto al tavolo Serpeverde, dove c'è Scorpius che si bacia con Cheryl. Lui sembra accorgersi di me, e quando lo fa, mi guarda, si mette a ridere, e inizia a baciare Cheryl con più foga, mentre continua a  non staccare lo sguardo dal mio. Improvvisamente abbandono tutte le forze di non far uscire le lacrime, e lascio che cadano via dai miei occhi, come quando cade la neve il giorno di Natale. Esco e vado nel cortile. Mi siedo in un angolo e resto lì a piangere per tutto il giorno. Nemmeno oggi mi va di pranzare, infatti alle 12.00 non metto nemmeno lo sguardo all'interno della Sala Grande.
Dopo che mi sono calmato a piangere, guardo il mio orologio e mi accorgo che sono le due meno cinque.
Mancano cinque minuti.
E inizia la riunione.

Ciao a tutti lettori! Allora, mi dispiace,ma i personaggi dovranno soffrire per un po' di capitoli, ma non vi preoccupate! Saranno pochissimi. Comunque domani partirò per le vacanze e non so se potrò aggiornare sempre. Quindi se non vedete capitoli per le prossime settimane, non vi preoccupate, non ho abbandonato la storia. Va bene, lettori, alla prossima!

ℂ𝕙𝕖 ℂ𝕒𝕤𝕚𝕟𝕠! {𝖲𝖼𝗈𝗋𝖻𝗎𝗌 𝖥𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora