15. Pursued, yet not forsaken

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<<Ma buongiorno, mia cara!>>
Quella voce così intensa mi pare ormai familiare.
<<Buongiorno signora!>> Cerco anch'io di mostrarmi cortese.
<<Sono qui per...>>
<<Oh sì, tesoro, lo so perché sei qui.>>
Continua a sorridermi con uno sguardo compiaciuto.
Annuisco convinta del fatto che sia veramente come dice.
<<Hai il tuo posto di lavoro, cara! Comincerai lunedì stesso, stavo giusto per scriverti un messaggio.>>
Rimango per qualche istante immobile, in bilico tra il sentirmi male o gridare dalla gioia.
Ma alla fine scelgo la terza opzione, quella di sfoggiare un raggiante sorriso e di ringraziare sentitamente chi mi ha permesso di lavorare qui, anche se ancora lo devo conoscere, il mio capo.
<<Naturalmente il primo mese sarà di prova, così sia tu sia noi riusciremo a capire se questo lavoro fa per te.>>
Stringo i pugni e cerco di non pensare all'eventualità di poter perdere questa occasione.
È davvero importante per me.
<<Le assicuro che farò del mio meglio per non deludervi.>>
<<Ci credo cara, ci credo.>>

Esco da quella locanda con un peso in meno.
Mentre torturo la cinghia dello zainetto che porto in spalla, mi dirigo con il pensiero verso la prossima tappa.
Provo a pensare a quale sarà la reazione di Sion quando saprà che sto per andarmene, a quanto male farò a Daren o alla signora Zakilya.
E prego me stessa di essere in grado di trattenere e controllare tutte queste emozioni troppo grandi per me.
Di non permettere alle lacrime di impedirmi di continuare a vedere anche oltre ciò che per il momento sembra così assurdo e insensato.
Prego Dio affinché mi aiuti a trovare una spiegazione, una giustificazione, qualcosa che mi faccia continuare a sperare e che soprattutto mi aiuti a continuare a credere nel perfetto piano di Dio e in Colui che ha tutto sotto controllo.

Cammino a passo svelto, mentre penso e ripenso alle parole più giuste da utilizzare, alle frasi da poter dire e a quelle da dover evitare.
Così, come quando devi giustificarti con tua madre per aver fatto tardi la sera o per aver preso una nota a scuola, come quando cerchi le parole più opportune per ringraziare qualcuno o per congratularti di un traguardo raggiunto.
Ma la cosa comune ormai si sa qual è.
Quando hai tutto in mente, quando ogni singola parola è scritta nella tua testa, stampata dentro di te, finisci sempre col dire qualcosa di totalmente diverso.
È la vita, si sa.

In poco più di qualche minuto mi ritrovo dinanzi alla maestosa villa di Sion.
L'inverno è ormai inoltrato e questa casa riesce a trasmettermi il calore del fuoco rovente, nascosto tra la legna secca ormai tramutata in volute di fumo che salgono dal comignolo grigiastro.
Respiro ad occhi chiusi il profumo della pioggia, lascio entrare quest'aria meravigliosa nei miei polmoni, permettendole di alleggerirmi, di farmi sentire bene.
E mentre le prime gocce d'acqua cominciano a bagnarmi i capelli, mentre il sole silenziosamente si nasconde dietro le nuvole, lasciando spazio al grigiore di un temporale, io rimango immobile, aspettando, come da bambina, che quei piccoli paracadutisti si schiantino dolcemente sulle mie mani, attendendo che il tonfo della loro caduta diventi talmente forte da impedirmi di continuare a rimanere qui, all'aria aperta.
Tuttavia, prima che questo possa accadere, qualcuno mi risveglia da quello che io definirei quasi uno stato di pazzia.
Sento prima il suono ovattato poi sempre più chiaro, di una voce che urla il mio nome.
Mi risveglio totalmente solo quando Daren mi scuote leggermente, tenendomi per un braccio.
Sbatto le palpebre un paio di volte prima di riconoscere la sua immagine, avvolta in un cappotto nero come i suoi occhi, che quasi mi implora di tornare alla realtà.

<<Mi spieghi cosa ci fai sotto la pioggia?>>

Buongiorno anche a te, caro.

<<Oh niente, cosa dovrei fare?>>

Il giovane di fronte a me si sforza di trattenere una risata e quasi meccanicamente apre il piccolo ombrello che evidentemente poco prima aveva riposto in una tasca del giubbino, abbastanza grande per contenerlo.

Fino alle estremità della TerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora