Capitolo 28

8.4K 291 77
                                    

Thomas
Ci sono cose nella vita che si chiamano sorprese e sapete cosa sono?
Non sono i regali ad ogni compleanno, non sono i voti inaspettati che prendi a scuola e non sono nemmeno le rose che qualcuno ti regala come simbolo del suo amore.
Le sorprese sono le persone che il destino decide di mettere sulla tua strada. Sono quelle persone che ti regalano qualcosa senza avere niente. Sono quelle persone che non sanno di volere qualcosa finché quella cosa non le si presenta davanti. Sono quelle persone che ti fanno sentire strano, diverso, mai sbagliato, mai scontato..speciale.
Ecco perché esistono due tipi di persone: quelle che accetterebbero di tutto pur di avere un minimo di attenzione e quelle che, invece, aspetterebbero una vita solo per vedere arrivare nella propria vita una sorpresa. Ed io le chiamo persone diverse. Persone vere.

Dopo quell'abbraccio, dopo quel contatto, dopo quella piccola interazione tra i nostri corpi, ho capito. Ho capito che quella ragazza, si, lei è una di quelle sorprese di cui parlavo poco fa.
E non si può negare il fatto che lei non sia una ragazza comune. Non è la solita ragazza che vedi in giro, la ragazza in cerca di attenzioni, la ragazza che cerca l'approvazione di tutti. Lei se ne frega. Se ne frega di quello che le perone possono pensare o dire di lei. Se ne frega delle persone che ostacolano i suoi progetti. E sapete perché non sbaglia? Perché non si arrende mai. Perché se ti arrendi, affoghi e se lotti, arrivi a riva. Ci arriverai stanco, senza forze, affamato, assetato..ma ci arriverai. E sarà quella la vera sorpresa per te. Avercela fatta nonostante gli ostacoli. Nonostante il mondo.

Dopo aver chiuso la porta della stanza ed aver visto quella ragazza chiudersi nella sua camera, mi sembrava di stare per impazzire.
Sono andato in bagno e mi sono guardato allo specchio. Ho tolto la divisa e mi sono messo a letto guardando il soffitto per non so quanto tempo. A cosa pensavo? A niente. La mente era vuota.
E lo so che mi sta mentendo.
Lo so che c'è qualcosa che non mi ha detto.
Lo so che sta nascondendo qualcosa.
L'ho capito quando non ha aperto bocca per quasi tutto il viaggio, quando non si è curata le ferite ai polsi subito, quando non ha avuto voglia di litigare..con me. L'ho notato dal suo modo di agitarsi in meno di cinque secondi.
Ma come posso pretendere da lei sincerità se anche io so qualcosa che non posso dirle?
Chi glielo dice che il padre è un assassino.
Forse il colonnello White gliel'ha detto e lei già lo sa.
Ma per lei, io non so nemmeno che lei è stata adottata. Per lei sono all'oscuro di tutto. Se si arrabbierà quando lo verrà a sapere? Ovvio.

<Sei più tranquillo oggi?>, mi domanda Noah mentre beve una tazza di tè.
<Lo ero anche prima eh>, rispondo vedendo che la sala mensa è già piena.
<Certo, se lo dici tu>, replica lui alzando le mani.
<C'è una cosa che volevo chiederti>, continua lui attirando la mia attenzione.
<Se è una cazzata, fai bene a tenere la bocca chiusa>, lo avverto sorridendo leggermente.
<Nessuna cazzata, prometto>, dice lui ridendo.
<Perché mi hai chiesto di Mark William quella sera al telefono?>, chiede.
<Ho letto il fascicolo dell'infermiera>, gli spiego poggiando la tazza di caffè sul tavolo e guardo verso il colonnello che parla con Will e Lukas.
<Si chiama Maggy>, precisa lui ridendo.
<L'infermiera>, ribatto io serio.
<Comunque ho letto che è stata adottata>, continuo spiegandogli cosa ho letto in quel fascicolo.
<Si lo so>, afferma lui.
<E chi te l'ha detto?>, chiedo subito.
<Lei, me ne ha parlato più o meno>, risponde lui facendomi sentire uno stupido. Pensavo che non lo sapesse nessuno.
<Mh..>, mugugno mangiando un biscotto.
<E cosa c'entra quell'uomo?>, domanda lui riprendendo il discorso.
<È il padre biologico>, dico guardando verso l'entrata dove Sofia fa il suo ingresso.
Sono le sei.
<Cosa? Quell'assassino è il padre?>, domanda scioccato mio fratello alzando la voce di poco.
<Vuoi abbassare la voce? Vuoi che ti sentano tutti eh?>, lo riprendo subito prima che qualcuno senta la nostra conversazione.
<Ma ne sei proprio sicuro?>, chiede poi passandosi una mano nei capelli frustato.
<Ne sono sicuro, pensi che lei lo sappia?>, chiedo per cercare di capire cosa gli ha detto Maggy.
<Non lo so, mi ha detto solo che con quelle persone non vuole averci a che fare>, risponde alzando la mano per salutare Ally che porta in braccio Connor.
Sarà felice di vedere Maggy.
<Bocca chiusa ok?>, lo avverto alzandomi e andando verso il tavolo di Lukas.
<Capito tenente>, risponde lui serio.
Mi fido.

Un pezzo di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora