Thomas
Un mese dopo...Corro.
Corro veloce.
Corro silenziosamente.
Corro e scappo.
Non voltandomi indietro.
Guardando avanti.
Guardando una piccola speranza.
Le gambe si muovono senza che il cervello gli dia ordini, si muovono evitando rami e foglie per non far rumore.
Il fiato corto e i dolori muscolari che dovuti al pochissimo cibo e alla corsa di quasi un'ora.
Dovrei essere abbastanza lontano adesso.
Non so quanto sia lontana la base, so solo che continuerò a correre finché non sarò arrivato.L'orologio che porto al polso segna le 23:20.
Sono ormai sei ore che corro e cammino senza mai fermarmi, senza mai riprendere fiato.
Dovrei essere ar...Eccola.
Eccola la luce in fondo al tunnel.
Eccola la luce che mi riporta in superficie.
Sono fermo davanti al cancello e urlo più che posso per farmi sentire.
<Noah!!!!>, urlo battendo le mani al metallo freddo del cancello.
<Colonnello!!!!>, urlo a squarciagola.
Le mani rimangono tra le sbarre del cancello e le stringo forti.
Sono stanco.
Ho fame.
Credo...credo di...Mi sveglio su un letto bianco.
Su un letto comodo, su un materasso.
Apro gli occhi e riconosco le pareti bianche e gli apparecchi dell'infermeria.
Riconosco questo posto e non posso essere che felice di essere riuscito a tornare.
Il mio corpo esplode di gioia.
Mi guardo attorno e ancora con la testa dolorante mi metto a sedere.
Non so che ore siano, so solo che è mattina; il sole sbuca da una finestra ed illumina metà della stanza.
Ho la testa piena di immagini, piena di pensieri, piena di lei.
Lei che è rimasta ogni singolo giorno nella mia mente, lei che mi ha aiutato a lottare. Sono qui solo grazie a lei. Quello che provo per lei è più forte della morte.<Thommy...>, sussurra una persona all'entrata dell'infermeria.
Mio fratello se ne sta lì immobile, con gli occhi lucidi e le bocca semiaperta.
<Noah...>, dico alzandomi dal letto per andargli incontro.
Non sono mai stato così felice di vederlo, così felice di poterlo abbracciare.
<Quasi non ci credo...che sei qui...>, continua lui piangendo.
<Sono qui...sono qui...>, lo rassicuro stringendolo a me.
<Ti abbiamo cercato...ma quando abbiamo trovato la tua collana...noi...>, mi spiega lui come se cercasse di giustificarsi per qualcosa di cui non ha colpe.
<Shh...non mi devi nessuna spiegazione...sono stati quei bastardi...>, lo rassicuro guardandolo in viso.
È sempre lo stesso.
A parte i muscoli in più che si ritrova.
<Abbiamo pensato che fossi...che fossi morto...>, continua tra una lacrima e l'altra.
Lo pensavo anche io, ma evito di dirglielo.
<Abbiamo anche fatto una specie di saluto...per te...e dio...ho pregato ogni sera ed ogni mattina...>, dice volendomi far presente di quello che è successo dopo quell'esplosione.
<Non è colpa tua...adesso sono qui...va tutto bene fratellino>, lo rassicuro dandogli delle pacche sulle spalle.
<Fratellino>, sussurra lui sorridendo e passando una mano sul viso.
<Fratellino si>, ripeto sorridendo.
<Fratellino>, continua lui sconvolto ma felice.
<Adesso basta eh>, lo riprendo scherzando.
<Non sei cambiato affatto>, afferma lui mettendo le mani in tasca e andando a sedersi sul lettino.
<Avevi qualche dubbio?>, chiedo guardandomi al vetro della porta della stanza e vedo quanto sia sciupato.
La barba è cresciuta leggermente ed i capelli sono più lunghi. Devo darmi una sistemata.
Devo riprendere in mano la mia vita.
<Bentornato Thomas>, sussurro a me stesso.
<Ah Noah...Hai ancora la collana vero?>, domando voltandomi verso di lui.
<Eh in realtà no...c'è l'ha un'altra persona>, risponde lui grattandosi la nuca.
Giuro che se l'ha data a Kayty mi arrabbio.
<Dimmi che ce l'hanno i nostri genitori>, lo supplico avvicinandomi a lui.
<Eh no...c'è l'ha qualcuno di speciale>, dice lui rimanendo sul vago.
<Eh chi sarebbe?>, chiedo levandomi questa maglietta piena di terreno e rimanendo a petto nudo.
<Ma che ti hanno fatto?>, mi domanda Noah quando vede le cicatrici sulla mia schiena.
<Mi hanno fatto vedere com'è la morte...>, sussurro non lasciando che le tocchi.
<Merda...come te le hanno fatte?>, domanda ancora venendo di fronte a me.
<Possiamo non parlarne adesso? Vorrei fare una doccia e mangiare qualcosa>, dico andando verso l'uscita.
<Ah...la collana?>, chiedo per l'ennesima volta.
<Maggy>, risponde soltanto.
Sorrido e vado via.
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Un pezzo di noi
RomanceCosa succede quando un'anima forte e determinata ne incontra un'altra dura e avvolta dal dolore? Cosa succede quando due occhi si incontrano e decidono di seguirsi per sempre? Quando i sentimenti entrano in gioco in un posto dove essi fanno solo pa...