Capitolo 22

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Maggy
<Prendete le stanze libere e ci vediamo per la colazione..cioè tra mezz'ora>, ci dice il tenente di questa base. È un uomo alto, leggera barba e corpo muscoloso. Non sembra proprio uguale al tenente della mia ex base. Per fortuna. Il viaggio è durato circa sei ore. Sei ore in cui non ho chiuso occhio e sei ore in cui il tenente mi ha ignorata; i suoi occhi non si sono fermati su di me nemmeno un secondo. Come lo so? Ogni tanto lo guardavo. Si, ogni tanto.
La base qui è identica a quella appena distrutta che abbiamo dovuto lasciare. E con "identica" non scherzo. Sono praticamente due fotocopie.

<Dai, vieni Maggy>, mi dice Ally prendendo il suo borsone. Entriamo negli alloggi e una folla di soldati camminano nella nostra direzione. Penso che vadano in mensa.
Entriamo e andiamo in fondo, dove si trovano le stanze libere. Ne scegliamo due vicine, così da poter entrare l'una nella stanza dell'altra senza tanti metri da fare. Siamo due pigre, esatto.

Infilo la chiave che mi hanno dato nella serratura della porta che ho davanti ed entro. Somiglia molto alla mia vecchia stanza. Lascio la valigia sul letto e vado fuori, adesso non mi va di disfarla.
<La tua camera com'è?>, mi chiede Ally mentre usciamo dagli alloggi.
<Uguale a quella dell'altra base, la tua?>, domando a mia volta.
<Un disastro, penso che prima ci dormisse un ragazzo..altrimenti non si spiega il disordine>, risponde lei sbuffando ed io rido.
<Ridi pure tu, se trovo un paio di boxer li porto da te>, replica lei. Arrivate in cortile, guardiamo i soldati che corrono avanti e dietro per il campo. Avranno già fatto colazione.
<Cosa dovrei farci?>, chiedo alzando un sopracciglio.
<E io cosa ne so>, risponde alzando le spalle.
Apriamo la porta principale della base ed entriamo.
<Eh si, sono proprio uguali>, sussurra lei mentre ci dirigiamo a destra verso la mensa.
Entriamo e prendiamo un vassoio con latte e biscotti e poi ci sediamo al primo tavolo libero che troviamo.
<Sai Maggy, con Will le cose non vanno molto bene>, mi spiega lei mentre vediamo i nostri diciassette uomini seduti ad un altro tavolo che mangiano. Tra quelli, il tenente e mio padre.
<Lo immagino, vi siete lasciati?>, domando pensando a quella volta in cortile.
<Si, lui cerca di parlarmi sempre ma io lo ignoro>, dice lei triste mentre assaggia il suo latte.
<Sai che non puoi ignorarlo per sempre? Parlaci e vedi cosa ti dice>, cerco di darle un buon consiglio. Ignorare non è mai la scelta giusta secondo me.
<Va b..>, dice lei ma qualcuno ci interrompe.
<Salve>. L'uomo che ci dava indicazioni prima è qui davanti al nostro tavolo. Il tenente.
Adesso che lo guardo da più vicino è molto più alto di quanto avessi visto prima e gli occhi sono eterocromatici. Uno verde e l'altro marrone.
<Buongiorno tenente>, parla Ally mentre mi dà un calcio sotto al tavolo per farmi riprendere. Non avevo mai visto prima d'ora due occhi eterocromatici. Sono bellissimi. Wow.
<Voi siete le due infermiere vero?>, domanda guardando me.
<Si, sono il capo infermiera..piacere Maggy>, affermo tendendogli una mano.
<Piacere, Lukas. Ci diamo del "tu"?>, mi chiede poi sorridendo.
<Certo che si>, dico felice che qualcuno sia così gentile con noi.
<Potete andare in infermeria, Sofia sarà felice di conoscervi. Non vede altro che maschi qui dentro>, scherza lui mettendo le mani in tasca.
<Beh, non credo che si lamenti di questo eh>, risponde Ally mangiando una brioche.
<Tu dici?>, chiede lui ridendo.
<Ma certo>, afferma decisa e sorridendo.
Già mi piace qui dentro.
<Tra due ore ci sarà una riunione, puoi partecipare anche tu dato che sei il capo infermiera>, mi informa poi.
<Eh..se non dà fastidio parteciperò>, dico annuendo.
<Nessun fastidio Maggy, se..>.
<Buongiorno>.
Il mio sguardo si sposta da Lukas al tenente più scorbutico del pianeta.
<Giorno Thomas, come stai?>, gli chiede Lukas.
<Bene, tu?>, chiede a sua volta non distogliendo lo sguardo da me. E adesso cosa ho fatto?
<Bene, dobbiamo parlare di parecchie cose oggi>, lo informa.
<Si, ho saputo>, afferma lui.
<Mi serve il suo aiuto>, dice poi guardando me.
<Non si sente bene?>, chiedo alzandomi.
<Lui..? Ma se è forte come un leone>, scherza Lukas che si becca uno schiaffetto dietro la testa da Thomas.
<Che permaloso>, lo prende ancora in giro lui.
<E tu quanto sei bambino>, replica lo scorbutico.
<Andiamo allora?>, mi chiede senza un minimo di pazienza.
<Si certo>, rispondo seguendolo verso l'uscita della mensa.
<Ah Maggy..>, mi volto verso Lukas.
<Si..?>.
<Benvenuta>, mi dice sorridendo.
<Grazie>.
<Si muova>.
Può essere così rompi scatole?

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