St. Barthelemy 112.
Pensai subito di essermi sbagliata, o almeno lo speravo. Ricontrollai più volte l'indirizzo per accertarmi che fosse quello ma quel luogo non era per niente affidabile.Si trattava di un piccolo quartiere rotondo con al centro un male andato parco avente solo un scivolo rotto e qualche panchina coperta dalla folta erbaccia.
Era poco illuminato con l'assenza di macchine nei paraggi e con solamente un paio di case.
Vi erano anche tre lampioni non funzionanti che non fornivano illuminazione e pertanto rendevano il posto più inquietante.Era un quartiere spento. Gli alberi,addirittura, erano secchi e le loro foglie cadevano minuto dopo minuto.
Non passava nemmeno un animale.Tutto in quel luogo ti faceva capire che era abbandonato. Le case erano rovinate,con buchi enormi sulle pareti e alcune con i vetri delle finestre rotti.
Mi chiesi dove fossi finita ma poi,in lontananza, vidi la luce di una stanza accendersi.
La casa era una di quelle antiche, con l'estetica da rinnovare e il giardino andato a male con l'erba troppo alta.Guardai il foglietto e capii che era quello il numero civico adatto.
Il 112.
Non farlo, torna a casa.
Avevo l'ansia che era dovuta dalla paura. Chiunque fosse già andato via a gambe levate ma io ero determinata a scoprire qualcosa.Chiusi la macchina e con passo svelto, andai verso quella casa.
Quando salii le scale del pianerottolo, esse scricchiolarono facendomi sobbalzare dallo spavento.Sono solo le scale.
Il numero sulla porta, il 112, mi faceva capire ancora di più che era questa la casa e il nome del signor Norryberg era inciso sul campanello.Bussai alla porta in attesa di una risposta e all'improvviso la luce della stanza si spense.
Corrugai la fronte confusa e aspettai un paio di minuti.
Ma di Norryberg ancora nulla.Poggiai la mano sulla porta per provare a sentire qualcosa e per un secondo vidi la sagoma di un signore ferma proprio dietro la porta.
Lui era lì che mi guardava dall'occhiello.
«Signor Norryberg»Non riuscii bene a guardarlo in faccia. Quel potere permetteva solo di vedere il corpo ma era come se tu lo guardassi in infrarossi.
Il signor Norryberg ritrasse subito il suo viso dalla porta e girò per allontanarsi.«Signor Norryberg! La prego,ho bisogno di parlarle»
Sentii la porta aprirsi leggermente e il signore si sporse di poco,mostrando solo la barba nera.
«Chi è lei?» la voce del signore era roca e grave.
«Mi chiamo Hazel Le Blanc, sono una streg-»
«Cosa sei venuta a fare qui?»Il modo in cui si rivolgeva alle persone era offensivo e maleducato ma io non mi arresi. Pensai che volesse solo mettersi sulla difensiva,datosi che un'estranea aveva interrotto la sua quotidianità.
«So che è un'alchimista e mi chiedevo se potesse aiutarmi a saperne di più su ibridi e-»«Mi dispiace ma non fornisco più informazioni a riguardo» vidi la porta chiudersi e con scatto furtivo, infilai la mano per non permettere ciò.
«La prego signor Norryberg, ho bisogno di sapere cosa mi sta accadendo prima che sia troppo tardi e non so il perché ma chiamalo fato o quello che le pare, ma mi ha portato qui»
La pressione sulla porta diminuì ed io la spinsi per aprirla del tutto.
La luce della luna illuminò la persona che avevo di fronte.Era un uomo anziano con una lunga barba nera trasandata da anni e uno sguardo severo.
Le folte sopracciglia erano nere come lo erano anche i suoi occhi e la bocca era coperta da quel ammasso di peli.
Sembrava abbandonato anche lui.
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Nightfall black
Vampire(COMPLETO) SECONDO LIBRO DELLA SERIE 'NIGHTFALL'. Sequel di Nightfall blood. _________________________________________ Hazel ha rinunciato a tutto quello che riteneva più caro a lei, Brayden. Con l'inizio di una nuova vita, un'università privata e...