Capitolo XXVII-L'odore del sangue

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SALEM
5 DICEMBRE

«Hazel posso entrare?» sentii ripetere da fuori.
Dopo un po', la porta si aprii e Luan entrò in camera mia.
«Stai facendo le valigie? Ti do una mano se vuoi»
«No,tranquillo. Stavo solo sistemando alcune cose. Il resto lo metto domani mattina»

Luan si sedette sul letto cadendo all'indietro.
Restò in silenzio per qualche minuto mentre continuavo a piegare per bene le ultime due magliette nella piccola valigia.

«I genitori erano disperati»
«Già» risposi con voce rauca. Ero stanca ed avevo bisogno di dormire un po'.
Cosa che non riuscii a fare negli ultimi due giorni.

Quella mattina si era tenuto il funerale di Shawn nell'abbazia Salomonis a Salem.
Furono tante le persona ad assistere ed a sostenere la famiglia.

Tutti presenti per dare le condoglianze ad una famiglia distrutta, una famiglia triste.
Una famiglia che aveva appena perso il loro figlio.

I suoi genitori furono visibilmente disperati e scioccati.
La verità che sapevano loro era che il proprio figlio era morto in mezzo ad una rissa tra giovani e che, per sbaglio, avevano ucciso lui che era nelle vicinanze.

Ed io, per tutto il tempo, non riuscii a dire nulla. Non una parola, un lamento,una lacrima..nulla.
Ero incredula, in preda alla rabbia per un'altra vittima uccisa dalla forza brutale di Javier.

Restarono al mio fianco, per tutta la cerimonia, Hunter e i gemelli.
Pensai che,probabilmente, alcune persone aspettavano un mio discorso..magari i suoi parenti ma dire anche solo una parola, sembrava essere troppo.

Soprattutto quando la verità dovevi tenerla per te.
Hunter mi lanciò qualche sguardo un paio di volte.
Dopo l'incontro con Rachel non riuscimmo a vederci più di tanto e qualcosa sospettava.

Tornata a casa i miei genitori iniziarono a chiedersi come fosse possibile una cosa del genere.
Come un bravo ragazzo come Shawn potesse morire in un barbarico scontro.

Anche quella volta, non riuscii a dire niente.

«Mamma ha paura a farti tornare»
«Lo so, me lo ha detto trecento volte oggi»
«Anche io ho paura che possa succederti qualcosa»
«Non mi succederà niente»

«Si ma la paura c'è sem-»
«Luan non ho voglia di parlare di questo»
«Hazel ma-»

«Luan! Non voglio sentire niente!» alzai la voce sorprendendo anche me stessa per la cattiveria nel tono.
Luan si alzò dal letto mettendosi a sedere e mi guardò confuso.

«Perché non mi racconti quello che ti sta accadendo?»
Lo sguardai confusa, cercando di sembrare il meno possibile preoccupata.
Con Yaser e Luan dovevo essere brava in quanto era difficile cercare di mentire a loro.

Luan continuò a guardarmi dritto negli occhi per poi vederlo sospirare sconfitto.
Si alzò dal letto e si venne a sedere sul pavimento, vicino a me.

«Non è mai finita con il vampiro vero?»
«Luan non-»
«Non ti sto dicendo che è sbagliato Hazel. Io e tuo fratello ti abbiamo sempre appoggiato in questo. Ma sei strana, stai sempre per le tue ed è facile capire che hai qualcosa che non va. Hai rifiutato di mangiare anche le patate a forno che ti piacciono tanto»

Feci uscire una piccola risata alle parole di Luan.
«Puoi contare sempre su di noi. Non ti giudicheremo mai. C'entra lui?»
Scossi la testa, calmandomi nel pensare a Brayden.

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