Capitolo XVIII-Tra balli e gelosie

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«Sai da quanto tempo sognavo di andare a ballare? Stasera voglio proprio dare il meglio di me»
Steve era quello più gasato di tutti.

Durante la mensa non fece altro che ripetere che era contento di andare in discoteca e che ringraziava Dylan e il suo amico per questo.

«Addirittura con la camicia stai! Hai intenzione di rimorchiare?»
«Hunter, io rimorchio sempre e comunque. In qualsiasi momento, a qualsiasi ora,giorno, settimana»

«Hai la cerniera aperta. Abbottonala almeno dopo essere andato a pisciare»
Scoppiai a ridere vedendo Hunter rammaricato e Steve offeso che si rialzava la cerniera,completamente in torto.

«Tra quanto viene Dylan?» mi chiese Hunter sorseggiando la coca cola.
«Credo che tra qualche minuto dovrebbe essere qui, infatti vado a finirmi di sistemare»

Lasciai Hunter e Steve nel salone di casa e salii fino al secondo piano per andare in camera.
Scelsi un vestito rosso stretto, a maniche lunghe e con lo scollo a v,le calze velate e tacchi.

Aggiustai i capelli con la piastra facendo delle onde ordinate,giusto per dare volume e per coprirmi, optai per un cappotto nero lungo fin a metà coscia che avrei tolto una volta arrivata in discoteca.

Era la prima serata che facevo in quell'anno e la prima serata qui a Berna insieme ai miei amici dopo più di un anno.

La verità era che,non era solo Steve ad essere eccitato all'idea di andare ballare.
Lo eravamo tutti, solo che io ed Hunter non lo davamo a vedere.

Mi diedi un'ultima occhiata davanti allo specchio e prima di raggiungere di nuovo gli altri, presi la borsa.

«Hazel senti, Iris la lasci qui da sola?»
«E si, per forza. Non posso portarla con me»
«E come fa?»

«Beh ha tutti i comfort qui. Ho portato la sua cuccia qui giù, è proprio dietro a divano e poi ho riempito la ciotola di crocchette. Il veterinario mi ha detto che deve abituarsi a stare dentro casa. Dispiace anche a me ma è questa l'età giusta per farle imparare qualcosa»

«Ehi ragazzi, mi hanno appena scritto i miei coinquilini,i ragazzi del mio branco. Va bene per voi se vengono anche loro?»
«Certo che si! Non li vedo da un po'»

Sentimmo suonare il citofono e andai subito ad aprire la porta.
Dylan,non appena mi vide, mi abbracciò subito dandomi un bacio sulla guancia.

Dietro di lui c'era un ragazzo con pelle scura e due occhi azzurri.
«Hazel, ti presento Nikolas»
Nikolas mi porse la mano gentilmente ed io ricambiai il saluto.

«Piacere!»
Entrarono dentro e il nuovo arrivato si presentò anche ai miei amici.
Dylan ci spiegò che era più grande di tutti noi di 4 e 5 anni e che anche lui aveva studiato nella Midnight University.

«Quindi hai ventisette anni giusto?»
«Esatto, infatti mi sento un po' fuori luogo»
«Ma tranquillo! Hunter ha l'età di Hazel ma è come se avesse trent'anni»
«Ma che cazzo vuoi?»

Nikolas rise insieme a Dylan.
«Te l'avevo detto che sono simpatici»
«Oh ma non avevo dubbi a riguardo»
«Ragazzi comunque stiamo aspettando i coinquilini di Steve che vengono ancora loro»
«Va bene»

Hunter fece qualche domanda a Dylan e Nikolas che raccontarono delle novità di Salem e alcuni episodi successi a loro medesimi.
«Ah lavori come Personal trainer?»
«Si. La palestra è di mio padre ed io ho fatto dei corsi per ottenere il titolo»

«Figo! Infatti ho visto le spallone appena sei entrato»
«Quante volte al giorno ti alleni?»
«Cinque giorni a settimana,tranne il sabato e la domenica o meglio, il weekend faccio solo stretching»

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