Capitolo XXVI-Stramonio

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HAZEL'S POV.

La televisione continuava a trasmettere un film che guardavo senza sentire i loro discorsi.
Nonostante l'avessi scelto io, la mia mente non era abbastanza concentrata da poter vedere un film d'azione.

Andava avanti così da ore ormai.
Mi sentii dire,più e più volte, di lasciare perdere tutto e di non pensare a nulla.
La questione Shawn non doveva essere un mio problema.

Eppure ogni singola cosa che facevo, la mente andava lì.
Al cosa lo avesse spinto a farlo.
Al perché aggredire una ragazza indifesa per poi scappare via.

La tazza di tè sul tavolinetto si era raffreddata e con lei,anche il tè dentro.
Lo preparai con il biancospino, pianta che si usava molto a Salem come calmante.
E sebbene ne avessi messo qualche foglia in più, il suo effetto funzionò solo per qualche minuto.

Durante il pomeriggio sentii Hunter.
Mi disse che sarebbe passato la sera a salutare Rachel e che ci saremmo incontrati il giorno dopo per fare colazione insieme a lei.

I dottori ci diedero il consenso di portarle un cornetto e mangiarlo insieme ai suoi amici.
Il giorno dopo Rachel avrebbe iniziato fisioterapia.
Rimettere in sesto le sue gambe e farla camminare ancora, era una delle tante che dovevano farle fare.
Ed io non potevo che non tifare per lei.

Yaser.
Era questo il nome che usciva sullo schermo.
Risposi subito e ci fu sorpresa dall'altra parte del telefono.
-Strano che mi hai risposto così subito
«Avevo il telefono vicino a me»

-Mamma vuole sapere quando torni a Salem
«Non so ancora quando finiscono le lezioni. Appena saprò qualcosa, le farò sapere»
-Iris come sta? Ho visto la foto che hai mandato a papà! Sta crescendo a dismisura

«E crescerà ancora di più»
Mi coprii bene con la coperta di pile e con tutta l'ansia che solo una donna può avere, borbottai silenziosamente.

Yaser iniziò a parlare, o meglio, raccontare alcuni avvenimenti accaduti in mia assenza e più parlava, più mi veniva voglia di chiudere la chiamata.
Parlare con Yaser mi era sempre piaciuto ma,alcuni volte, non si regolava.

Iniziava a parlare di continuo,senza fermarsi, e quando provavi a interromperlo, facevo finta di non averti sentito.
Doveva finire il discorso.

Nonostante la chiamata..Quello stare da sola, senza sapere nulla e senza poter fare niente, era ancora più fastidio del fare qualcosa e non c'era verso di farmi pensare ad altro.

Afferrai di nuovo il telefono, con la chiamata in corso, per vedere un'eventuale chiamata persa o messaggio da parte di Brayden.

«Nulla» dissi buttando fuori un sospiro triste e deluso.
-Cosa?
«Oh niente, dicevi? Zio ha riaggiustato la sua vecchia macchina degli anni 90?»
-Si e devi vedere quanto è figa. Certo, vecchietta ma figa

Mentre Yaser continuava con il racconto, iniziai a seguire il film d'azione.
Il protagonista era intento a eseguire una prova per diventare agente segreto.
La stanza dove stava dormendo si riempì d'acqua, fino a inondare lui e tutti i suoi compagni che dormivano tranquillamente.

Iniziarono a trovare un modo per evadere da lì,datosi che tutte le porte erano bloccate dalla forza dell'acqua.
«Spaccate il vetro no?»
-Ma l'ha appena riaggiustata! Casomai, più in là,la sfasciamo
«Cosa?
-La macchina di zio

«Hai intenzione di rompere la macchina di zio?»
-Succederà prima o poi
«Ma poverino! Magari ci tiene molto a quella macchina»
-Non glie l'ho detto ma è andata. È inutile anche farla riparare. Comunque,perché adesso tutta questa disapprovazione? Mi supportavi qualche minuto fa

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