Brayden si fermò davanti a me ed io mi asciugai le lacrime velocemente.
Non volevo farmi vedere in quelle condizioni ma mi aveva visto così tante volte che,probabilmente, ci aveva fatto l'abitudine.«Che ci fai qui? Perché non sei con i tuo-»
«Puoi ascoltarmi senza dire nulla? Devi solo ascoltare»Portava una camicia bianca che calzava a pennello con i suoi muscoli,abbinata ad un jeans.
«V-va bene»
Mi stupii a vederlo lì ma avevo bisogno proprio di lui.Se ci fosse stato un giorno in cui io avrei detto a Brayden tutta la verità e i miei sentimenti, decisi di farlo ora o mai più.
Ero stanca di provare a innamorarmi di qualcun altro che non fosse lui.
Ma decidi anche di aspettare.Non sapevo ancora cosa volesse dirmi ma,indipendentemente dal discorso, il giorno era arrivato.
Un gruppo di ragazzi ubriachi e divertiti, uscirono cantando a squarciagola con le bottiglie in mano e abbracciati l'uno all'altro.
«Vieni»Seguii Brayden andare nel retro del locale dove c'era solo il parcheggio e non girava un'anima viva.
C'eravamo solo io e lui e il silenzio che ci circondava.
Poi prese le chiavi della macchina e m'invitò ad entrare per non stare fuori al freddo.Entrammo in macchina e Brayden accese subito l'aria calda.
Appoggiai la schiena sul sedile, totalmente a disagio e senza sapere cosa dire e fare.Il vento che c'era già da un paio di ore, si riusciva a sentire meglio stando in macchina e in silenzio.
Stava peggiorando,tanto che la macchina si muoveva leggermente per via della sua potenza.«Andiamo a fare un giro e cerca di calmarti nel mentre»
Girò le chiavi per mettere in funzione la macchina e partì,uscendo dal parcheggio del locale.Le strade della città erano così vuote che mettevano tristezza e malinconia.
Come anche il mio umore.
Sentivo solo di ricevere l'ennesima delusione e la cosa mi feriva ancor prima di sentirla.«Mi dispiace»
Poi fu Brayden a parlare di nuovo.
Ma cosa voleva dire?
Non riuscivo a guardarlo per l'imbarazzo e rimasi fissa ad osservare un sacchetto di plastica a terra che veniva trascinata e spazzata via dal vento.«So che eri con quel ragazzo ma ti ho visto nel locale andare via e sono uscito fuori,già consapevole di vederti piangere. Dovevo parlarti»
«Bra-»
Cercai di trattenere le lacrime, aspettandomi di sentire solo cose negative.
«È a causa mia vero?»Il suo tono di voce era deciso e fin troppo serio. Il problema era che io ero ancora innamorata di lui e non potevo più nasconderlo.
«Si ma non ti d-»«No! Aspetta,devi farmi parlare»
Annuii con la testa, giocherellando nervosamente con le dita delle mani.
«Il giorno della sentenza,quando sei andata via con i tuoi genitori, sono andato fuori controllo.
Ero felice per aver vinto la causa perché dopo tanti anni,finalmente qualcuno aveva capito che non ho mai fatto un cazzo ma se tutto questo è accaduto, è solo grazie a te.
Mi hai salvato la vita e distrutta in meno di un secondo.
Ti odiavo così tanto per avermi lasciato senza spiegazioni che promisi a me stesso che,se un giorno ti avessi rivisto, ti avrei mandato a fanculo io.
Ti avrei fatto sentire una merda come tu hai fatto con me.
In quei sette mesi di assenza,non ho fatto altro che cercare di dimenticarti e ci sono riuscito per un breve periodo.
Mi ubriacavo tutte le sere,finivo in mezzo ai casini per la rabbia e c'era sempre Stephan a pararmi il culo.
Scopavo una ragazza tanto per farlo, senza provare niente.
E più lo facevo, più mi sentivo un coglione.
Quando sei tornata a Berna, insieme a quello, ti vidi già prima di sera e uscii con gli altri per non pensarci.
Ma ero arrabbiato.
Con te, con il fatto che eri con uno che poteva essere il tuo ragazzo e iniziai a pensare a quanto egoista fossi.
Ma ero solo preso dalla rabbia.
Non sapevo se venire da te e insultarti o venire da te e scusarmi.
Poi esagerai e convinsi Stephan a cambiare locale, sapendo già di trovarti lì.
Ma ero troppo ubriaco per auto controllarmi e ho finito per sputare solo parole schifose.
Mi tornò in mente il periodo che passai quando mi lasciasti a Lyon e per questo ti ho detto quelle cose.
Mi dispiace anche aver fatto male a quel ragazzo che ti stava semplicemente difendendo da me.
Poi ti ho richiamato per parlarti perché non potevo continuare in quel modo.
Non potevo farti soffrire ogni benedettissima volta per il comportamento inappropriato mio.
Tu non meritavi quello.
Sebbene ce l'avessi con te, non lo meritavi.
Mi avevi pur sempre salvato la vita.
Hai abbandonato tutto e tutti per salvarmi.
Eppure piangesti anche quella sera.
Ed è per questo che ti lasciai perdere io quella volta.
Ti dissi che non avrebbe avuto senso continuare poiché tu te ne saresti andata comunque.
Ma quella conclusione era dovuta anche dal fatto che non sapevo saresti tornata e che non volevo passare di nuovo quel che avevo passato e non far passare a te tutto quello schifo»
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Nightfall black
Vampire(COMPLETO) SECONDO LIBRO DELLA SERIE 'NIGHTFALL'. Sequel di Nightfall blood. _________________________________________ Hazel ha rinunciato a tutto quello che riteneva più caro a lei, Brayden. Con l'inizio di una nuova vita, un'università privata e...