«Hazel, i tuoi occhi»
Andai nel panico più totale.
Mi guardai in fretta nello schermo del telefono e vidi i miei occhi rossi.In pochi secondi pensai a troppe cose.
Scappare.
Svanire via.
Dire una bugia.
O la verità.Provai la sensazione dell'essere scoperti, dall'essere smascherati da un segreto più di grande di me stessa.
Un segreto che non riuscivo più a controllare.
Qualsiasi cosa provassi, quel potere interno cercava sempre di uscire fuori.Per quanto io cercavo di trattenerlo, di controllare me stessa, lui era più forte di me.
«Che cazzo significa?»
Brayden sembrava essere più sconvolto di me ma io non avevo il coraggio di affrontarlo.
«Non è niente!»
«Non mentirmi porca puttana!»Alzammo entrambi la voce. Io per disperazione,lui per rabbia.
Lo sorpassai cercando di scappare da quella situazione e nascondermi da tutti, con la fortuna dei corridoi vuoti.Ma Brayden non mi permise di farlo poiché riuscì a starmi dietro.
«Ti prego, voglio andare via» dissi sull'orlo di un pianto disperato.Brayden,capendo il mio disagio, si guardò attorno per poi dirigersi verso il parcheggio, tenendo ben stretta la presa al mio polso.
Come se non volesse lasciarmi.Probabilmente perché sentiva che,l'unica cosa che volevo fare, era scappare.
Camminai tutto il tempo con testa bassa e cappuccio della felpa che copriva il mio capo e la alzai solo quando mi ritrovai in macchina.
Il cielo, fuori, iniziava ad oscurarsi nonostante fossero solo le cinque del pomeriggio.
Nel parcheggio non c'era anima viva che girasse da quelle parti,tranne per la presenza di un paio di macchine parcheggiate nell'area 'professori'.Provai a calmarmi, a tornare alla normalità ma la troppa agitazione non migliorava la situazione.
Vidi Brayden prendere una sigaretta e fumarsela.Chissà cosa sta pensando in quel momento.
Risposi ad un messaggio di mia madre che chiedeva se fossi uscita dall'università, per non fare stare in pensiero anche lei.Brayden entrò in macchina poggiando la schiena al sedile.
Nel frattempo mi riguardai di nuovo allo schermo del telefono ma il rosso degli occhi era scomparso facendo tornare l'azzurro.«Hazel,mi puoi spiegare cosa cazzo è appena successo?»
«Te l'ho detto,non è nien-»
«Stai tremando! Pensi che sia stupido? Ho visto tutto e non non dirmi cazzate!
Perché lo fai?
È come dirmi in faccia 'sei uno stupido'»«Brayden,non alzare la voce» poggiai la mano sulla fronte. La testa stava per scoppiarmi per quanta emicrania avevo.
Vidi Brayden respirare a fondo e passarsi le mani tra i capelli.
«Ascolta, qualunque cosa ti stai accadendo, voglio aiutarti ma se non mi dici un cazzo di niente,non posso fare nulla e il non fare nulla è ancora più straziante»In preda alla confusione, scoppiai a piangere poggiando la testa sul cruscotto.
Rimasi così per un paio di minuti,circondata dal silenzio.Sentii alcune voci di ragazzi che stavano uscendo ora dall'università e Brayden mise in moto la macchina.
Durante il tragitto non dissi nulla,continuando a singhiozzare.Brayden non accese nemmeno la radio. Probabilmente non sapeva cosa dire, proprio come me e preferii restare in silenzio.
Silenzio di cui ne avevo bisogno ma che mi rattristiva molto.Mi ritrovavo davanti ad una scelta difficile.
Dire la verità o lasciare le cose nel dubbio.
Volevo tanto parlare con l'alchimista per chiedere consigli a lui ma,ora come ora,dovevo cavarmela da sola.
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Nightfall black
Vampiro(COMPLETO) SECONDO LIBRO DELLA SERIE 'NIGHTFALL'. Sequel di Nightfall blood. _________________________________________ Hazel ha rinunciato a tutto quello che riteneva più caro a lei, Brayden. Con l'inizio di una nuova vita, un'università privata e...