Capitolo II-Nostalgia

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Passò una settimana dall'inizio dell'università ed io non mi ero adattata per niente.
Continuava a non piacermi, né il posto, né tantomeno le persone.

Ebbi la conferma che dentro quelle quattro mura c'erano solo e soltanto ricchi sfondati che passavano le ore di buca a parlare dei viaggi fatti durante l'estate e delle loro tante case sparse per il mondo.

O addirittura delle settimane passate sopra gli yatch.
Era una sorta di gara a chi aveva passato l'estate più bella.
Se una ragazza parlava di essere andata in un hotel lussuoso, la ragazza dopo rispondeva che era stata sulla barca.

Tipici atteggiamenti infantili che a me urtavano il sistema nervoso ma dovevo sopportarlo.
Mi trovavo in quell'università per proseguire i miei studi e non potevo lasciar perde per dei snob.

Luke continuò a girovagarmi attorno e capii dopo vari giorni, che lo faceva con tutte.
Ogni tanto lo beccavo a flirtare nei corridoi con una ragazza diversa, altre volte invece non lo vedevo proprio e mi chiesi in chissà quale aula vuota si stesse divertendo.

Scoprii che oltre a magia antica, di materie nuove ne avevo altre quattro.
Difesa magica.
Pozioni.
Rune antiche.
Mitologia.
Oltre a quelle che frequentavo già a Berna, ovvero storia della magia, astronomia e botanica.

Il martedì andai per la prima volta in palestra dove potevi scegliere se fare stretching e attività fisica con il professore Chester o perfezionare le abilità di volo.
Per fare la seconda,avevi bisogno di una scopa ma io non l'avevo mai avuta.

E da una parte risultò anche positivo non averla, notando le pessime figuracce e stupide cadute che facevano gli altri.
Anche se un giro me lo sarei fatta volentieri.
Era un'attività vietata al di fuori delle mura.

Prima,negli anni antichi,l'abilità di volo era una caratterista importante per le streghe.
Ma fu abolita quando, nel 1450, più di 50.000 nostre coetanee,morirono ad opera degli umani che bruciarono scope e corpi.

Il mercoledì esplorai il laboratorio di botanica che era il doppio di quello a Berna e con molte più piante magiche.
Fu la lezione più bella fatta fino allora.
La professoressa spiegava da dio ed era di una gentilezza unica, il che pensai che fosse sprecata per stare in un posto del genere.

Giovedì fu la giornata più noiosa. Iniziò a piovere già la mattina, per poi peggiorare durante il tardo pomeriggio, proprio nel momento in cui uscii dall'università.
Tornai a casa bagnata fradicia e con i nervi a mille.

Arrivai nervosa per via dell'ultima lezione fatta, dove il professore di storia della magia parlò di nemici che nel tempo hanno condizionato i nostri rapporti e non trattenne il suo odio verso gli altri soprannaturali.
Naturalmente non dissi la mia ma preferii uscire prima della fine della lezione.

Il venerdì feci solo mezza giornata. Uscii dall'università all'una e tornai a casa per preparare il pranzo, dove dovetti prepararlo anche a Luan e Reina che, tra l'altro, non mi aiutarono né ad apparecchiare, né tantomeno a sparecchiare e, come se niente fosse, andarono sopra chiudendosi in camera lasciando a me tutti i piatti da lavare.

Sabato mattina andai a correre insieme a Sophie che era l'unica cugina che non aveva paura a chiedermi una qualsiasi cosa inerente a Berna.
Non si faceva problemi a chiedermi di Brayden ed io le risposi sinceramente.
La sera, invece, restai a casa da sola a studiare mentre Luan uscì con Reina, Yaser con i suoi amici e i miei ad una cena di lavoro.

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