Capitolo IV-Non può essere

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Io, Yaser e Luan eravamo da un bel po' di tempo seduti sul mio letto a fissare Iris correre per la stanza.
Ai miei fratelli piaceva molto.
La trovavano adorabile e sapevo che di loro potevo fidarmi.

L'avrebbe trattata proprio come me ma ora il problema rimaneva solo uno.
«Mamma ci ucciderà»
«Ci caccerà di casa»

Pensammo che se avesse visto l'adorabile viso di Iris, si sarebbe addolcita un po' ma poi ci sembrò una cosa troppo stupida e improbabile.
«La nascondiamo qui in camera tua»
«Se ne accorgerà prima o poi»
«Secondo voi è taglia piccola, media o grande?»
«Non so nemmeno la razza»

Iris, nel frattempo, era passata a giocherellare e mordere i lacci della scarpa di Yaser.
«Ehi, quelle scarpe costano più di te»
A quel punto, mio fratello la prese in braccio iniziandola a coccolare.

«Oddio sono arrivati!» disse all'improvviso Luan «rimanete qui,vado a fingere di preparare la cena»
«E che facciamo?»
«Cazzo ne so! Mo provo a fare un discorso su quanto siano belli i cani»

Sebbene la situazione fosse tragica, scoppiammo tutti e tre a ridere a crepapelle.
«Scendo anch'io! Ti aiuto con la cena» dissi seguendo Luan vicino alla porta.

«No, aspettate e io?»
«Tu controlla Iris, semplice»
Iris era allungata sulle gambe di Yaser che dormiva beatamente mentre quest'ultime le faceva i grattini sulla pancia piena di macchioline marroni.
Era davvero adorabile.

Uscimmo dalla stanza e iniziammo a correre per le scale.
Quando arrivammo in cucina, Luan si fiondò sulle fettine ed io a pelare le patate.
I nostri genitori entrarono a casa con le buste della spesa in mano.

«Ehi, ah state cucinando voi?» chiese nostro padre occhiando il bancone della cucina.
«Yaser dov'è?» mia madre iniziò a disfare le cose comprate negli appositi scaffali.
«Si sta riposando»

«Sono quasi le otto»
«È molto stanco» mi precedette Luan.
Sentimmo papà salire le scale e pregai che Iris non abbaiasse ma poi tornò di nuovo in cucina.

«Sapete, oggi a lavoro hanno parlato di alcuni cambiamenti che rendono la vita familiare migliore»
Cercai di trattenere le risate ma il discorso stava prendendo una piega davvero buffa che non ridere era impossibile.

«Ah si? E quali sarebbe?»
«Hanno parlato di uscite serali, tipo camminate o fare sport insieme e tante altre cose, ma la cosa più bella che hanno detto è l'avere un amico a quattro zampe in casa»

«Si, i cani sono come le persone. A loro manca solo la parola» disse mio padre stupendomi un po' ma mia madre non parlò.
«Sarebbe bello avere un cane in casa» continuò Luan ed io lo assecondai.

«Sapete come la penso» rispose nostra madre «mi piacciono ma dentro casa no»
E poi, nel più totale silenzio, udimmo un piccolo abbaio provenire dalla mia camera.

___________
Salem university
09:59

Lasciare Iris a casa risultò piuttosto difficile per me.
La sera prima mia madre stette per bene due ore a sbraitare contro me,Luan e Yaser ma bastò qualche minuto con Iris che la fissava per convincersi.

La sera prima dormì su una felpa vecchia di Yaser ed ogni tanto dovetti svegliarmi per i continui piagnucolii.
Non era ancora abituata.

Quando arrivai all'università notai che molte persone preferirono non venire.
Nonostante la luce fosse tornata e i laboratori non erano più allagati, i corridoi sembravano molto più vuoti rispetto agli altri giorni.

Quella mattina indossai una felpa sopra la giacca. Sapevo che probabilmente sarebbe stata un'azione vietata ma avevo freddo, più del solito.

Prima di entrare in aula, mi scontrai lungo il corridoio con Reina che accennò solo un piccolo gesto con le labbra per salutarmi.

Nightfall blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora