Capitolo 13

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Sono le 7:00. Per l'ultima volta questo mese la sveglia suona a quest'ora. Mi allungo con il braccio per spegnerla e sveglio Aly.

<Amore, dobbiamo alzarci, sono le 7:00 e devi ancora prepararti la valigia>

<Ohh dai oggi non dobbiamo girare, fammi dormire un altro po'> sussurra con gli occhi ancora chiusi.

<Alle 9:00 dobbiamo lasciare la roulotte> le ricordo.

<Taylor tu non mi conosci come credevo, se ho un appuntamento alle 10:00, io mi alzo alle 9:30 e alle 10:00 in punto mi presento, quindi ti prego tesoro, svegliami alle 8:30> sorrido nel sentire quanto è buffa la sua voce al mattino, accetto la sua richiesta e mi rimetto anche io a dormire, impostando la sveglia alle 8:30.

<E comunque la valigia l'ho già fatta> mi dice dandomi un calcetto sulle gambe per attirare la mia attenzione.

Mi metto a ridere, le lascio un bacio sulla schiena e mi giro dall'altra parte. La sento muoversi nel letto, finché non inizia a lasciarmi piccoli baci umidi sulla schiena.

<Pensavo che volessi dormire...> le dico senza girarmi.

<Beh si... ma improvvisamente ho cambiato idea> percepisco il suo sguardo anche se non la sto guardando, è voglioso e pieno di malizia.

<Sappi che non ci casco Carey, mi hai chiesto di dormire e adesso dormiamo> non devo cedere alla tentazione, mi piace provocarla in questo modo.

Inizia a leccare in modo dannatamente sexy la mia schiena, si avvicina e inizia a mordere, succhiare e baciare il mio collo.

<Beh se la metti così...>cedo e mi giro per lasciarle un bacio sulle sue labbra.

Mi prende per i fianchi e mi porta sopra di lei continuando a baciarmi con più desiderio. Iniziamo a darci piacere a vicenda e raggiungiamo l'orgasmo all'unisono.
Continuo a baciarle le labbra, ogni tanto mi allontano per guardarla negli occhi e poi riprendo.

Tentiamo ancora di dormire, ma questa volta sono io ad avere voglia di lei. Le salgo a cavalcioni anche senza il suo consenso e riprendo di nuovo a baciarla, lei si allontana un attimo e fa uscire qualche parola dalla bocca.

<Sei insaziabile Taylor> mi dice scuotendo la testa.

<Sei tu che non sai saziarmi> le dico con lo sguardo pieno di malizia.

La guardo negli occhi, le sue pupille sono dilatate e il suo verde sta quasi scomparendo. Lei mi guarda con un sorrisetto dannatamente sexy, sgrana gli occhi quasi non credesse alle parole che ho appena pronunciato.

<Ah si?! La mettiamo in questo modo?! Attenta Taylor, ti sei cacciata in un bel guaio, dovrò punirti per ciò che hai detto> mi risponde provocandomi.

<Oh ti prego Carey, stai zitta, son->

<Beh perché non mi ci fai stare tu> mi interrompe, all'udire queste parole il mio desiderio aumenta incontrollatamente e le mie labbra si scagliano contro le sue con una fame mai vista prima.

La desidero, la voglio assaporare, mordere, succhiare, la voglio in questo istante. Passiamo la mattinata a fare l'amore e quando suona la sveglia mettiamo fine alle nostre fantasie perverse.

<Visto Carey, il tempo sprecato a dormire si può usare in tanti altri modi> le dico facendole l'occhiolino, scoppiamo entrambe a ridere e iniziamo a prepararci per lasciare la nostra amata roulotte.

Alycia torna nella sua roulotte ormai abbandonata per racimolare le sue cose e prendere la valigia, io faccio lo stesso con le mie e alle 9:00 siamo tutti nell'ufficio di Jason per la consegna delle chiavi. Facciamo colazione tutti insieme e saliamo tutti sulla navetta, con la stessa disperazione di un bambino quando deve tornare a scuola dopo l'estate. La navetta ci riporta ognuno a casa propria, tranne Ricky, Bob, Marie, Linds e Alycia che, come ogni anno, sono tutti invitati a casa mia per un ultimo pranzo insieme.

Gli addetti alla cucina sono Ricky e Marie, mentre io, Linds e Bob ci occupiamo di apparecchiare la tavola, quest'anno manca Rich, che è dovuto partire in fretta per andare dalla madre, ma per fortuna abbiamo Alycia che ha dei gusti musicali decisamente migliori e si occupa di mettere la musica.

Ci sediamo tutti intorno al tavolo, pronti per mangiare il polpettone di Marie e la pasta al forno di Rick, i miei piatti preferiti.

<Ragazzi, voi che farete in queste settimane di svago?> chiede Rick incuriosito dalle nostre idee.

<Io credo proprio che me ne andrò dai miei genitori> dice Bob.

<Non ne ho la più pallida idea, ma di sicuro verrò con te> dice Marie facendo l'occhiolino a Rick, lui sorride e si stringono la mano.

<Ah andiamo, potete smetterla di farmi sentire più sola di quanto non lo sia già?! Ve ne sarei molto grata!> tutti scoppiamo a ridere dopo le parole di Linds.

<In ogni caso, io non so dove andare, penso che resterò in città a fare un po' di shopping, Taylor tu dove vai?>

<Io... vado a Vancouver>

<Fantastico!!! Ehi ti dispiace se qualche volta vengo a trovarti ?> mi domanda.

Cerco lo sguardo di Alycia per avere qualche segno di approvazione e dopo un suo cenno di si con la testa, rispondo a Linds dicendo che può venire tutte le volte che vuole.

<Aly tu dove vai?> le domanda Marie.

<Credo che andrò a trovare i miei figli in Yemen> dice portandosi un bicchiere d'acqua alla bocca.

C'è un secondo di silenzio, poi entrambe scoppiamo a ridere sputando l'acqua su tutta la tovaglia. Continuiamo a ridere finché non ci accorgiamo della freddezza dei nostri amici che giustamente non hanno capito la battuta.

<Carey, sappi che io avevo scommesso anche sul fatto che hai dei figli in Yemen> afferma Linds.

<Ma certo! Non mi ci vedi con l'hijab inchinata a pregare verso La mecca?> dice Alycia ridacchiando, tutti scoppiamo a ridere e iniziamo a ballare canzoni arabe a caso trovate su Spotify.

Si fanno le 15:00, ci abbracciamo per l'ultima volta e tutti se ne vanno a casa ringraziandomi per il pranzo, tutti tranne Alycia. Corriamo verso l'aeroporto, facciamo il check-in, il controllo del passaporto, passiamo nel metal detector, imbarchiamo le valigie e alle 16:40 inizia l'imbarco per il volo delle 17:00 diretto a Vancouver.

L'aereo decolla e io mi guardo attorno, incredula di ciò che sta accadendo. Sto volando verso una villa enorme in compagnia dell'unico vero amore della mia vita e passerò 6 settimane  da sola con lei, non vedo l'ora di atterrare...

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