Capitolo 3

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Ma dove diamine sono? Se non trovo queste maledette chiavi, non so come farò. Alycia vede la preoccupazione sul mio volto e mi chiede se c'è qualcosa che non va. Io super agitata le rispondo:
<Non riesco a trovare le chiavi della mia roulotte, non ho idea di come farò>

Lei mi tranquillizza:
<Andiamo nella mia roulotte, ti aiuto a cercarle con calma e se non le trovi puoi restare da me>. Un attimo, Alycia mi ha invitata a dormire da lei?! Non credo a ciò che ho appena sentito. Ci penso un attimo, poi rispondo con un timido <se non ti do fastidio, volentieri>. Lei mi sorride, mi prende il polso e mi porta con lei. Usciamo dalla mensa, prendiamo un ombrello e iniziamo a camminare sotto la pioggia. Io tengo l'ombrello, lei è alla mia sinistra e con la coda dell'occhio vedo che mi sta guardando. Mi prende il braccio e si appoggia su di me. Io la guardo stupita, ma allo stesso tempo imbarazzata.
<Ehm... così nessuna delle due rischia di bagnarsi> si giustifica. Non che mi desse fastidio, anzi.

Più ci avviciniamo alla sua roulotte e più spero di non trovare le chiavi della mia. So che può sembrare un atteggiamento egoista, ma non voglio perdere l'occasione di poter passare un intero pomeriggio e soprattutto una notte intera in compagnia di Alycia. Non so cosa mi prenda, né il perché abbia tutta questa simpatia nei confronti di questa ragazza che conosco da poche ore, eppure sento di conoscerla da una vita. Arriviamo finalmente alla roulotte. Lei sale i gradini, apre la porta ed entra, io chiudo l'ombrello, lo metto nell'apposito contenitore ed entro.
<Temo che dovremmo dormire nello stesso letto, è un problema per te?> mi dice grattandosi la testa.
<Certo che no> rispondo. Ho fatto centinaia di pigiama-party con le mie amiche, sono abituata a dormire con le ragazze. Decidiamo immediatamente di metterci il pigiama per stare comode. Mi presta una sua maglia a maniche corte, molto larga e lunga, con un pantalone corto che si intravede appena sotto la maglia.

<Allora, che cosa vuole fare Eliza Taylor?> mi chiede Alycia tuffandosi sul letto.
<Non ne ho idea> dico <dovremmo cercare la chiave della mia roulotte>. Rimprovero me stessa per averglielo ricordato, perché l'ho fatto?
<Ah, hai ragione, anche se secondo me se non l'hai trovata prima non la troverai neanche ora> mi fa capire che neanche lei vuole che trovi la chiave. Così rinuncio felicemente alla ricerca delle chiavi e mi siedo sul letto accanto a lei.

Decidiamo di fare una sessione di obbligo o verità, per conoscerci meglio.
<Ok dai inizi tu, obbligo o verità?> mi domanda Alycia con uno sguardo malizioso.
Con molto coraggio scelgo verità.
<Mhh, vediamo... hai mai provato attrazione per un tuo collega?> chiede.
In automatico la mia risposta è un <No> freddo e diretto, ma la mia risposta non mi sembrava sincera. La verità è che quella domanda mi ha fatto riflettere. Rimango sommersa tra miei pensieri, finché la mano di Alycia che si muoveva su e giù davanti ai miei occhi mi riporta alla realtà.

<Ok, anche io scelgo verità> mi dice.
Scavo nella mia mente per trovare la domanda adatta.
<Hai mai baciato una ragazza fuori dal set?>. Lo sapevo, sapevo che nonostante provavo a girarci intorno, alla fine avrei fatto questa domanda, così scomoda e inopportuna. Anche se non ne sono sicura, lei adesso avrà sicuramente frainteso e penserà che c'è un sentimento da parte mia.
<Ad essere sincera no> mi risponde. L'imbarazzo che provo in questo momento non mi permette di fare domande, so solo che mi viene la nausea al pensiero che una ragazza qualsiasi possa assaporare quelle labbra così belle e sensuali e questo mi preoccupa. La guardo negli occhi, mi perdo in quel bel prato verde, fresco e profumato. Mi accorgo che lei mi sta guardando. C'è un silenzio imbarazzante.

Per spezzare l'atmosfera mi faccio uscire qualche parola dalla bocca:
<È il mio turno, scelgo di nuovo verità>.
Spero non faccia domande scomode, c'è già abbastanza disagio in questa stanza.
Puntualmente lei mi domanda <Sei etero?> mostrando un sorrisetto indefinito.
<No> le rispondo <non mi piace etichettarmi, secondo me ci si innamora dell'anima di una persona, a prescindere che sia maschio o femmina> la zittisco in questo modo.
<È un bel ragionamento, sei molto intelligente Eliza> dice lei.
<Io sono coraggiosa e scelgo obbligo>.

Pensa Eliza, pensa. Falle fare un obbligo per rompere l'atmosfera tesa.
<Metti una canzone dalla tua playlist Spotify> ok dai, ce l'ho fatta, un obbligo normale e anche carino.
Non ci credo, "S&M" di Rihanna, la mia canzone preferita. Adoro questa ragazza, abbiamo gli stessi gusti musicali. Provo a convincermi sempre di più che io e Alycia saremo buonissime amiche, ma non ci riesco.

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