[ELIZA]
Ti seguo con lo sguardo mentre ti allontani da me e non posso non notare quanto questi pantaloni ti stiano bene: seguono perfettamente la forma del tuo sedere, stringendosi sulla tua vita piccolina e sono accompagnati da una t-shirt bianca che delinea il tuo bel seno sodo. Sei ancora più bella di come ti ricordassi, ma sei anche molto più fredda con me. So che ora c'è un'altra persona nella tua vita e non voglio essere di intralcio; mi va bene tutto pur di vederti felice, ma devo ammettere quanto vorrei che fossi ancora io la persona a cui pensi la notte quando non riesci a dormire, quella che ti fa sorridere quando senti pronunciare il suo nome, quella che cerchi nel letto al mattino appena sveglia. Ammetto che vorrei essere io al tuo fianco, ma ti ho persa in così poco tempo e sono stata una stupida a permettermi di allontanarti dalla mia vita che per un periodo sembrava essere felice e colorata grazie a te. Ora è tutto grigio, cupo, desolato, triste, nero. I tuoi nuovi colleghi hanno notato il nostro giochetto e mi guardano divertiti. Sono veramente molti, è un cast ben composto e molto vasto. Un volto familiare si avvicina verso di me, un ragazzo alto con i capelli lunghi; sono sicura di averlo già visto. Un'immagine si para nella mia testa e stringo i denti dalla rabbia: è quel verme con le mani lunghe che ti tocca nella foto, probabilmente il tuo nuovo ragazzo. Si avvicina sempre di più e mentre mi passa accanto per entrare gli svapo tutto il fumo in faccia.
<Hey biondina, attenta a non intossicare nessuno> dice tossicchiando mentre muove le braccia per smuovere il fumo.
<Non ti ho visto> rispondo non curante, consapevoli entrambi del fatto che il mio sguardo assassino l'ha seguito per tutto il tempo. Lascio cadere la cicca a terra e la spengo con il piede, entro in hotel irritata e raggiungo le mie amiche nella stanza di Marie. Entro con la chiave e chiudo la porta poggiandomi con la schiena. Entrambe guardano la mia faccia sconvolta e iniziano a farmi duemila domande.
<Alloggia qui> rispondo guardando il vuoto.
<Soggetto?> domanda Linds ridacchiando.
<Carey>.
La stanza sprofonda nel silenzio più totale, le mie amiche mi guardano e non sanno come reagire alla notizia.
<Come lo sai?> mi chiede Marie.
<L'ho vista, abbiamo parlato e ho visto anche quel viscido del suo ragazzo> mi mordo le labbra dalla rabbia fino quasi a farle sanguinare.
Dopo venti minuti passati a camminare avanti e indietro con le unghie in bocca finalmente qualcuno si decide a rompere il silenzio.
<Eliza, Eliza, hey liz> Marie cerca di richiamarmi ma la sua voce appare così lontana e bassa, i miei pensieri sono molto più rumorosi.
<Taylor!!!> urla Linds con tutta la voce che ha.
Sobbalzo, mi giro verso di loro, Linds guarda Marie soddisfatta mentre lei si sbatte una mano in fronte. Quest'ultima si alza e mi poggia le mani sulle spalle guardandomi negli occhi. <Eliza ascoltami, tu che cosa vuoi fare?> mi domanda con tutta la sincerità di questo mondo.
Ci penso un po' prima di rispondere, guardo il vuoto perplessa e incapace di rispondere alla domanda. La mia mente però comincia a tirar fuori ricordi che ho cercato a lungo di seppellire con scarsi risultati: i tuoi capelli tra le mie dita, le tue braccia attorno al mio corpo, i tuoi occhi sorridenti dentro ai miei, le tue labbra sulle mie labbra. Un sorriso amaro si fa largo sul mio volto: conosco la risposta.
<La voglio di nuovo tra le mie braccia> rispondo decisa e determinata.
<Ok, e come pensi di fare? Non hai detto che ha un ragazzo?> Linds distrugge tutte le mie speranze ricordandomi la triste verità: sei felice con qualcun altro che non sono io.
<Morgan per favore, un passo alla volta, intanto dimostrale che tieni ancora molto a lei, poi se le manchi anche tu sarà lei a tornare da te> mi rassicura Marie cercando di zittire in tutti i modi Linds.
<Ne sei sicura?> domando incerta.
<Certo. Domani all'evento dovete far credere alla gente di esser diventate molto amiche, avete lavorato insieme per molto tempo ultimamente e non potete non mostrare ai paparazzi quanto vi volete bene, sarà l'occasione giusta per riavvicinarvi e magari chissà, una volta recuperato il rapporto sarà in discesa, tu fidati di me.> mi fa l'occhiolino aspettando che ricambi con un sorriso che non tarda ad arrivare. Saluto le mie amiche con una calorosa buonanotte, torno nella mia stanza e una volta messo il pigiama mi lancio sul letto a quattro di bastoni e ripenso alle parole di Marie. Ha ragione: domani c'è la prima giornata del Comic Con, nessuno sa della nostra storia oltre i nostri amici, quindi il pubblico non dovrà sospettare nulla. Questo significa che dobbiamo fare foto, chiacchierare, ridere e scherzare e magari anche abbracciarci, non che mi dispiaccia assolutamente. Inizio a giocherellare con il telefono sul materasso mentre tento di respingere una lampadina appena accesa nel mio cervello.
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We deserved better
Fanfiction(Da revisionare) Eliza Taylor è un'attrice di grande successo. Bellissima e sicura di sé, interpreta Clarke Griffin, la protagonista della serie televisiva "The 100". Tutto cambia con l'arrivo di una nuova ragazza nel cast, Alycia Debnam-Carey, che...