Capitolo 26: Le Pianure di Gondor

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Le Pianure di Gondor

XXVI

Quella mattina il sole stava lentamente sorgendo eppure, l'esercito già si preparava a marciare verso le Pianure di Gondor.
Mantenendo il passo di marcia avrebbero raggiunto i piani erbosi dopo all'incirca un paio di settimane di viaggio.
Aragorn stava in piedi sulla cima dell'ampia scalinata che conduceva ai piedi della collina su cui sostava il maniero.
Legolas era al suo fianco, le loro spalle si sfioravano, così come le loro mani. Nessuno a palazzo era ancora sveglio e loro potevano comportarsi come fossero sposi legittimi, senza temere di poter essere visti da occhi indesiderati. "Andrà tutto bene" Sussurrò il Principe, portando la mano dell'uomo alle labbra, lasciandogli dolci baci sul palmo morbido nonostante gli anni di duro lavoro.
Aragorn sorrise dolcemente e si chinò sul compagno, rubandogli un tenero bacio.
Legolas strinse il viso del Re fra le mani candide, tenendolo stretto contro il proprio corpo gracile rispetto a quello del Ramingo.
I due amanti rimasero immobili, fronte contro fronte, gli occhi chiusi, così da celare il sole che lentamente risvegliava la terra.
"Rientriamo. Siamo troppo esposti" Parlò il Principe, stringendo la mano di Aragorn nella propria, guidandolo verso l'interno del palazzo.
Percorsero i lunghi ed ampi corridoi, raggiungendo la sala da pranzo ancora totalmente vuota.
I servitori che avevano appena imbandito la tavola porsero un lieve inchino ai due reali e sparirono oltre le porte che davano sulle cucine, lasciando soli i due amanti.
"Vorrei poterti stringere a me innanzi a chiunque. Sono stanco di nascondere ciò che provo per te" Sussurrò Aragorn, costringendo Legolas a sedersi sul suo grembo.
Il Principe sorrise mesto e lasciò una lieve carezza contro la guancia barbuta dell'amato, chinandosi per baciare le labbra sottili del Mortale.
"Sai bene che questo non è possibile" Ribatté Legolas, baciando nuovamente le labbra bollenti dell'amato.
Aragorn scosse il capo e poggiò le mani lungo i fianchi del Principe.
"Il tuo popolo non nega una relazione fra due uomini. Perché il mio dovrebbe?" Domandò il sovrano di Gondor.
In epoche passate nessun sovrano aveva preso come consorte un individuo del suo stesso sesso, questo naturalmente per una questione estremamente semplice, l'eredità al trono.
Ma Aragorn aveva un erede, poteva semplicemente lasciare Arwen, permetterle di vivere la sua vita insieme al suo amato e lui avrebbe potuto fare altrettanto con Legolas.
Il Principe del Reame Boscoso scosse il capo e gli lasciò un bacio sulla fronte. "Il mio popolo ha vissuto a lungo. Ha compreso che l'amore non si basa sul sesso ma sull'essere. Il tuo popolo è radicato nelle sue idee e, non credo che noi potremmo cambiare questa visione" Sussurrò Legolas, poggiando una mano contro lo sterno dell'uomo, strofinando il naso contro quello dell'amante. Aragorn sospirò stanco e continuò ad accarezzare i fianchi del compagno, facendolo sospirare estasiato.
"Sono il Re. Saranno costretti ad accettare le mie scelte" Commentò il sovrano con tono deciso, tenendo lo sguardo ben fisso sul viso di Legolas.
Il Principe sorrise nuovamente, intenerito dalla testardaggine che dominava la mente del Mortale, testardaggine dettata dall'amore nei suoi confronti.
"Aragorn... non capirebbero ciò che ci lega l'uno all'altro. Ai loro occhi appariresti come un traditore della tua sposa, un uomo viscido che preferisce la compagnia maschile a quella di una magnifica dama" Rispose Legolas, lasciandogli nuovamente una carezza sul viso barbuto.
Granpasso scosse nuovamente il capo, correndo ad accarezzare la schiena liscia dell'amato.
"Pensino ciò che più li aggrada, ciò non mi riguarda. Mi sono nascosto troppo a lungo e, non voglio passare il resto della mia vita a celare ciò che sono. Vivrei con il rimpianto di non averti amato ed onorato come avrei dovuto" Ribatté Aragorn, unendo il proprio sguardo a quello di Legolas.
Grigio su azzurro.
Il Principe sospirò stanco, e carezzò le spalle dell'amato, baciandolo nuovamente.
"E cosa vorresti fare, Aragorn? Presentarmi come tuo nuovo consorte? Ed il matrimonio con Arwen? Aragorn... ci sono troppe incognite in questo tuo folle piano. Anche io desidero poter mostrarmi finalmente alla luce del giorno. Poter passeggiare per i giardini di Gondor tenendoti per mano, poter scambiare effusioni d'amore con il mio compagno ma... non posso" Continuò Legolas, ponendo quesiti di massima importanza.
Il sovrano di Gondor abbassò il capo e poggiò la fronte contro la spalla del compagno, lasciando che questo gli carezzasse i capelli bruni come l'ebano. "Hai ragione. Immagino sia solo una fantasia destinata a rimanere tale" Rispose Aragorn, sollevando nuovamente il viso, così da poter baciare l'amato.
Legolas sospirò triste e strinse le braccia attorno al collo del compagno, lasciando che una lacrima rigasse il suo viso perfetto.
"Promettimi che un giorno, se i Valar ci concederanno l'occasione, diventerai mio..." Sussurrò Aragorn, asciugando la lacrima silenziosa che aveva raggiunto le labbra del Principe.
Legolas sorrise e si passò una mano sul viso, cercando di asciugare le lacrime che continuavano a scendere copiose. "Io sono già tuo. Hai tutto di me, una promessa non cambierà ciò che io sono" Rispose il Principe, sorridendo timidamente.
Granpasso scosse il capo e portò una mano alla veste, dove era stata cucita una piccola tasca, così minuscola da non poter essere notata.
Il sovrano vi infilò due dita ed estrasse un piccolo anello argenteo dalla banda sottile.
Questo non era chiuso ma, la parte superiore si apriva in due code sottili, la prima si chiudeva con una piccola pietra verde, la seconda assumendo la sagoma di una piccola foglia d'edera. "Aragorn... cos'è questo?" Domandò Legolas, lasciando che il sovrano gli infilasse l'anello.
L'amato sorrise e si leccò le labbra sottili, contornate dalla barba scura. "Un dono. Quando questa guerra sarà finita ti prometterò amore eterno al cospetto dei Valar. Non avverrà innanzi al popolo, saremo solamente noi e le stelle, uniche spettatrici del nostro amore immortale" Sussurrò Aragorn, carezzando il piccolo anello, splendida decorazione per una mano altrettanto graziosa.
"Ed impossibile" Ribatté nuovamente Legolas, chinandosi per baciare le labbra dell'amato.

The Ending  -Amore Immortale-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora