Capitolo 32: Occhi Grigi

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Occhi Grigi

XXXII

Legolas era seduto al capezzale di Aragorn.
Il sovrano era stato vestito come il giorno della sua incoronazione.
Era magnifico, la corona gli era stata poggiata sul capo ed abbelliva il capo coperto dai capelli bruni e profumati. Le mani erano giunte in grembo, anche se una era stretta fra quelle di Legolas. Il Principe gli carezzava delicatamente il dorso della mano, le vene erano in rilievo, verde-acqua contro rosa pallido, troppo pallido per essere il colorito naturale di Aragorn.
La pelle del sovrano era sempre stata ambrata, baciata dal sole in qualsiasi momento della giornata, sempre in perfetto contrato con quella di Legolas bianca come il latte.
"Oh Aragorn" Sospirò il Principe, carezzando con l'indice il sottile anello che gli adornava le dita.
Era stato contrario fino alla fine alla decisione di Aragorn di celebrare il loro amore innanzi ai Valar ma, ora che non avrebbe avuto più l'occasione si sentiva bisognoso di quel momento, non voleva altro che baciare il suo amato al cospetto degli dei.
"Sempre avventato" Continuò Legolas, baciando il dorso della mano, portando le dita pallide ad accarezzagli il viso affilato, desideroso di sentire un'ultima volta le mani del Mortale carezzargli la pelle.
Nessuno aveva avvertito Arwen, non avevano avuto il cuore di scriverle una lettera, le avrebbero detto tutto una volta tornati a casa, quando si sarebbero potuti stringere fra le braccia e piangere.
Legolas era ancora ferito per lo scontro, aveva riportato più ferite di quanto aveva immaginato, una in particolare svettava sulle labbra, dove era stato colpito da uno dei suoi aggressori.
In un momento diverso quei piccoli tagli si sarebbero già rimarginati ma, quello era un terribile momento. Legolas perdeva le energie ogni giorno che passava e, dalla morte di Aragorn ne erano già passati sette.
L'elfo era cambiato, il dolore lo stava distruggendo dall'interno.
Se le creature immortali erano solite suggerire bellezza, eleganza e potenza Legolas non rappresentava più nulla di tutto quello.
Il suo corpo aveva assunto un pallore innaturale.
I suoi capelli erano smorti, ridotti ad un cespuglio di nodi, non c'erano piccole trecce ad abbellirli, i lunghi fili biancastri erano lasciati liberi di svolazzare spinti dal vento.
Il suo viso era pallido e scavato.
Gli occhi azzurri solitamente privi di vita era pallidi, come fossero due piccoli cieli coperti da grandi nuvole bianche.
Attorno agli occhi svettavano profonde occhiaie violacee.
Le labbra erano pallide, non più rosee e desiderabili.
L'elfo era avvolto in un lungo abito nero ma, la sua figura non esprimeva sicurezza ma rammarico.
"Avresti dovuto aspettarmi... insieme lo avremmo potuto fermare e invece... invece tu sei andato da solo" Disse Legolas con tono stanco, tenendo stretta la mano del suo amato.
Come naturale che fosse, Aragorn non rispose.
"Astorher è tornato portando con sé il corpo di Morphen. Abbiamo vinto. Il ragazzo è scosso, ha appena ucciso suo padre" Continuò Legolas, come se volesse rendere il sovrano partecipe di ciò che era avvenuto mentre lui non c'era.
Lo stava trattando come fosse un soldato che, dopo essere stato ferito era stato tenuto lontano dagli scontri e dalle notizie ma che comunque desiderava sapere cosa fosse accaduto sul campo di battaglia.
"Ti ricordi la notte prima di quest'ultima battaglia?" Domandò il Principe.
Un sorriso aleggiò sulle sue labbra.

I due amanti erano stesi a letto nella tenda del sovrano di Gondor.
Entrambi erano senza abiti, non ne avevano bisogno quando erano l'uno nelle braccia dell'altro.
Legolas era steso sopra il corpo di Aragorn, aveva i gomiti poggiati sul suo petto ed il mento appoggiato sulle mani. Osservava l'amato con fare divertito, mentre questo respirava velocemente, cercando di riprendersi dall'amplesso appena consumato.
"Ah Legolas, non sono più giovane come un tempo" Commentò Granpasso con aria stanca.
Il Principe gli colpì la punta del naso con l'indice, facendo sorridere il sovrano, che gli avvolse le braccia attorno alla vita sottile.
Legolas detestava quando Aragorn parlava in quel mondo, come se fosse un anziano ad un passo dalla tomba. "Smettila" Lo rimproverò l'elfo dai capelli biondi, poggiando il mento contro il petto del Morale, tenendo gli occhi azzurri fissi in quelli grigi del sovrano. Lui sorrise e sbuffò una risata, assumendo una posizione più comoda, ritrovandosi premuto fra il morbido materasso ed il corpo delicato dell'elfo. "Quando questa guerra sarà finita potremmo fare un viaggio" Disse Aragorn all'improvviso.
Legolas sollevò il viso facendosi immediatamente attento.
Il sovrano annuì con convinzione e si tirò a sedere, costringendo l'amato a fare altrettanto.
Il Principe gli avvolse le braccia attorno al collo possente e lo osservò parlare. "Potremmo ripercorrere interamente la Terra di Mezzo, proprio come facemmo da giovani... beh, quando io ero giovane" Disse Aragorn, guadagnandosi un sonoro schiaffo.
La mano di Legolas si infranse contro il suo bicipiti destro, facendolo ridere di gusto.
Il Principe poggiò la fronte contro quella del Morale, vagliando quell'assurda proposta.
"Dovrai parlarne con i tuoi consiglieri e sai, quanto possono essere testardi" Rispose Legolas, chinandosi per baciare le labbra sottili di Granpasso.
Lui sollevò le spalle e, con una rapidità incredibile ribaltò le loro posizioni, costringendo l'elfo sotto di sé.
"Gli parlerò e farò in modo che non possano rifiutare... potrei parlare di una spedizione... una delegazione che..." Aragorn sbuffò esasperato poiché nemmeno un'idea gli parve sensata. Quando era stato incoronato sovrano aveva viaggiato per l'intera Terra di Mezzo, portando con sé scorte e viveri per i villaggi e le città distrutte dalla follia di Sauron, all'epoca nessuno si era opposto alla sua idea.
Legolas ridacchiò divertito ed avvolse le gambe attorno ai fianchi del sovrano, spingendolo verso di sé, così da averlo il più vicino possibile.
"Vedrai che ci verrà un'idea" Commentò il Principe, lasciando una carezza fra i capelli bruni dell'uomo che, sbuffò esasperato, per nulla contento di non aver ancora elaborato un piano di fuga. Rimpiangeva i tempi in cui a nessuno importava di lui.
Quando era un semplice Ramingo, libero di avventurarsi in qualsiasi parte della terra, senza nessuno che potesse proibirglielo, eccetto Re Elrond ovviamente, bastava uno sguardo del genitore acquisito per far crollare ogni suo piano ed aspettativa.
"E poi, quando saremo lontano da tutti..." E prese nella propria la mano di Legolas, dove svettava il sottile anello argenteo.
"Proclameremo il nostro amore innanzi ai Valar. Nessuno lo saprà eccetto noi. Questa prospettiva ti rallegra?" Domandò Aragorn, conscio di quanto la sua proposta di unione innanzi al popolo spaventasse l'elfo.
Legolas si morse le labbra ed abbassò lo sguardo sul piccolo anello e poi sulla mano grande del sovrano, poi sorrise gentilmente.
"Si... mio padre non sarà felice" Commentò il Principe sorridendo sornione.
Granpasso sorrise a propria volta e si chinò per baciarlo sulle labbra.
"Sarà sempre più felice di te quanto scopristi che Re Thranduil aveva organizzato il tuo matrimonio" Ribatté Aragorn con fare estremamente divertito.
Legolas buttò gli occhi al cielo e circondò il collo dell'amato con le braccia.
Quell'accadimento era successo decenni prima quando, di ritorno da una battuta di caccia il sovrano del Reame Boscoso aveva comunicato di aver trovato la sposa perfetta per il Principe.
Una giovane elfo femmina di un regno vicino.
La ragazza aveva la stessa età di Legolas ed i medesimi tratti delicati. Legolas andò su tutte le furie quando scoprì di quel complotto pianificato a sua insaputa e, dopo un estenuante litigio con il genitore, durato all'incirca un paio d'anni riuscì a far mutare i pensieri del sovrano.
"Se fossimo già stati innamorati credo avrei distrutto l'intera montagna pur di impedire quel matrimonio" Commentò Aragorn storcendo il naso affilato. Legolas ridacchiò e si coprì la bocca con una mano.
"Per fortuna, altrimenti mio padre si sarebbe ritrovato senza un palazzo" Commentò il Principe con fare estremamente divertito.
Granpasso buttò gli occhi al cielo e si chinò per baciarlo nuovamente sulle labbra.
"Certo, prenditi pure gioco di me, ma sappi che lo avrei fatto davvero" Ribatté il sovrano con tono fintamente offeso. Legolas sorrise e gli rubò un bacio.
"So che lo avresti fatto" Rispose il Principe.
Aragorn si avventò su di lui, coinvolgendolo in un ennesimo e passionale bacio che lo lasciò senza fiato.
Il Principe si lasciò sfuggire un sospiro di pure godimento, mentre le mani esperte del Mortale correvano a sfiorargli il petto pallido e scendevano rapire ed implacabili verso il suo inguine. "Aragorn... devo ricordati che ci sono due guardie appostate qui fuori?" Domandò Legolas con fare retorico.
La prima volta che avevano fatto l'amore in quella tenda il Principe aveva cercato di trattenere i gemiti di puro piacere che altrimenti avrebbero lasciato le sue labbra ma, sapeva che non avrebbe potuto reggere una seconda volta.
Anche il sovrano sembrò rendersi conto di ciò e, con un sonoro sbuffo smise di muovere le mani, poggiandole sui pettorali dell'amato.
Sul sinistro svettava la cicatrice rossastra lasciata dalla lancia di Gurdaer.
"Non è ancora scomparsa" Commentò Aragorn, lasciando una lieve carezza sul petto dell'amato.
Lui annuì con fare infastidito.
Il suo corpo era sempre stato perfetto, mai una singola cicatrice lo aveva deturpato.
"Gandalf dice che sparirà ma, non ne sono più così sicuro" Commentò il Principe con fare rattristato.
Aragorn si sollevò sulle braccia e gli lasciò un bacio sulle labbra morbide.
"Sei meraviglioso anche con quel piccolo taglietto" Ribatté il Mortale con gentilezza, scivolando con le labbra sul petto, così da tempestarlo di baci.
La barba scura ed ispida, che in quel periodo era cresciuta allungandosi fece il solletico a Legolas, che ridacchiò divertito.
"Tu sei pieno di cicatrici" Commentò il Principe, sfiorando le braccia del compagno, dove campeggiavano centinaia di piccoli tagli che con il tempo si erano rimarginati.
"E sono sempre magnifico" Legolas buttò gli occhi al cielo e lo zittì con un bacio.

The Ending  -Amore Immortale-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora