Luce di Sole e Luna
XIII
"Aragorn! Cerca di calmarti!" Esclamò Èomer per la terza volta nel giro di pochi minuti.
Re Elessar sembrò non ascoltarlo. Marciava con passo spedito per i lunghi corridoi, cercando di lasciare il palazzo ma, a causa della furia che lo aveva reso cieco si ritrovò a girare in tondo con il vecchio amico che lo seguiva passo per passo, cercando di farlo ragionare.
"E cosa dovrei fare? Mio figlio è scomparso!" Esclamò nuovamente Aragorn.
E, se avesse saputo che Legolas sarebbe stato più che capace di cavarsela da solo sapeva che lo stesso non valeva per Eldarion.
Il Principe era ancora troppo giovane, probabilmente era spaventato, trovandosi da solo chissà dove.
Èomer gli poggiò una mano sulla spalla, scuotendolo leggermente, cercando in tutti i modi di purificare la mente offuscata dalla rabbia dell'amico.
"L'esploratore è sveglio. Parliamo con lui e scopriamo cos'è accaduto" Propose il sovrano del Mark con tono calmo, così poco da lui. Re Elessar annuì, prendendo un grosso respiro e seguendo il compagno lungo gli ampi corridoi sino a giungere alle sale di cura dove il corpo privo di sensi dell'esploratore era stato portato.
Infatti, il giovane soldato era giunto a palazzo svenuto, il corpo abbandonato contro il fianco di Ombra ed una mano stretta contro la criniera bianca, macchiata da qualche goccia di sangue rosso.
I due reali entrarono nella stanza e la trovarono vuota, se non per il letto occupato appunto dal giovane esploratore.
Il soldato era seduto sul morbido materasso, aveva la schiena poggiata contro due morbidi cuscini che contribuivano a fargli mantenere quella posizione semi eretta.
I lunghi capelli neri erano stati raccolti sopra la testa, così da non essere d'intralcio alla rimozione delle bende sporche che gli fasciavano il petto pallido a causa della perdita di sangue.
Il giovane chinò il capo quando riconobbe i suoi sovrani, se si fosse sentito più in forze avrebbe tanto di alzarsi ma pensò non fosse l'ideale svenire innanzi al proprio signore.
"Vostre Maestà" Li salutò l'esploratore, giungendo le mani in grembo, invitando i due uomini ad avvicinarsi.
"Theodren, vedo che le tue condizioni sono molto migliorate" Parlò Èomer, accomodandosi su una piccola sedia posta al fianco del giaciglio. L'esploratore annuì con il capo, lasciando che un timido sorriso aleggiasse sulle labbra screpolate.
Il Re di Edoras sorrise rassicurante, poggiando una mano sulla spalla prova di bende del giovane, che sobbalzò indolenzito.
"Theodren, potresti raccontare a me e a Re Elessar che cos'è accaduto due notti addietro?" Domandò Èomer con tono gentile.
Il giovane esploratore annuì nuovamente, raddrizzando la schiena per poter apparire più convincente.
Aragorn si accomodò ai piedi del letto, tenendo lo sguardo ben fisso sul giovane, che si era preso qualche istante per riordinare i pensieri e poter raccontare una storia più precisa e dettagliata.
"Partimmo due notti fa e seguimmo le tracce lasciate dal destriero del Principe Legolas... vostro figlio Eldarion era con noi, ma non ce ne accorgemmo, era vestito nel medesimo modo di ogni singolo esploratore, inoltre, l'oscurità lo celava perfettamente alle vista" Iniziò Theodren, sollevando lo sguardo dispiaciuto e colpevole sul viso di Re Elessar, che sospirò affranto, pentendosi di aver permesso al figlio di partire verso Rohan, avrebbe dovuto ascoltare il buon senso che gli imponeva di rinchiudere il figlio nelle sue stanze piuttosto che farlo partire. Deglutì ed invitò il giovane ad andare avanti con il racconto.
"Giungemmo ad un punto in cui le orme di ramificavano in quattro direzioni differenti così, ci dividemmo a propria volta. Vostro figlio si accodò a me e al mio gruppo, composto da altri quattro esploratori..." Continuò il soltanto, poggiando una mano sulla fronte, come se quel ricordo gli provocasse dolore.
Èomer gli carezzò delicatamente una spalla, invitandolo a prendersi il proprio tempo, non volendo sforzare inutilmente il povero giovane. Theodren scosse il capo e dopo aver preso un grosso respiro continuò con il proprio racconto.
"Giungemmo innanzi ad un enorme parete rocciosa coperta da una tenda di edera, credo si trovi a circa mezza giornata da qui... uno dei miei compagni si fece avanti, trovando delle impronte umane che procedevano in quella direzione. Con un braccio oltrepassò l'edera ma, non fece in tempo a compiere un qualsiasi altro gesto poiché una spada gli taglio la gola di netto... seguirono esattamente tre frecce che colpirono me i due compagni ancora in vita... credo... tre uomini uscirono dalla grotta nascosta... uno, il più imponente di tutti si parò sopra di me pronto a tagliarmi la gola e... vostro figlio intervenne. Credo fosse rimasto celato nell'ombra fino a quel momento. Colpì l'uomo alla spalla ma non fece in tempo a fuggire poiché, i due compagni di quell'assassino gli furono addosso, bloccandolo a terra..." Theodren si interruppe per prendere una boccata d'aria.
Re Elessar si era fatto terribilmente attento, aveva il cuore che batteva così rapidamente nel petto da parere che una mandria impazzita stesse galoppando nel suo torace.
"L'uomo ferito tentò di ucciderlo, vendicandosi per l'affronto subito ma... uno dei due compagni lo interruppe... aveva notato il vostro anello! Io... lo portarono nella grotta ed io persi i sensi... mi dispiace di non aver potuto salvare vostro figlio" Sussurrò infine Theodren abbassando il capo.
Aragorn sospirò amareggiato, prendendosi il viso fra le mani.
Suo figlio era nelle mani dei rapitori di Legolas ma, era vivo e probabilmente trattato con un certo grado di rispetto, essendo stato riconosciuto come erede al trono di Gondor.
"Gioisco che tu sia vivo e che ci abbia potuto parlare di questi avvenimenti" Ribatté prontamente Re Elessar, alzandosi dal letto per poter fronteggiare il giovane, che aveva rialzato lo sguardo colpevole.
Èomer gli carezzò un braccio, sollevandosi a propria volta, così da poter guardare il vecchio amico dritto negli occhi temporaleschi.
"Sai dirmi quante persone si nascondono in quella grotta?" Domandò Aragorn, abbassando nuovamente lo sguardo sull'esploratore.
Theodren sembrò pensarci, cercando di immaginare la composizione interna della caverna.
"Deduco sia molto ampia ma non saprei dirvi quanto..." Rispose il giovane.
Una volta sveglio aveva ritenuto fosse più giusto dirigersi a palazzo con le informazioni che aveva raccolto, piuttosto che rischiare di essere ucciso.
Re Elessar annuì.
"Credi possa essere celato un esercito in quell'antro oscuro?" Domandò nuovamente.
Il giovane esploratore scosse il capo, ribadendo non avere idea di come fosse l'interno del nascondiglio.
Èomer poggiò le mani sulle spalle di Aragorn, invitandolo a lasciare riposare il giovane ferito, conducendolo poi fuori dalle case di cura.
"Aragorn ragiona. Comprendo i tuoi pensieri ma, non possiamo dichiarare guerra ad un nemico sconosciuto. Nascosti nella profondità della terra potrebbero esserci due singoli uomini, o un'armata di ventimila mostri. Non possiamo rischiare di perdere più uomini di quanto è già accaduto. Sappiamo che tuo figlio è salvo, lo abbiamo dedotto dalle parole di Theodren" Parlò il Signore del Mark, che in quei lunghi anni di governo aveva appreso molte cose sull'arte della guerra.
Re Elessar sospirò, trovando veritiere e sagge quelle parole, la paura per la sorte del figlio lo aveva reso cieco ed avventato, ma non si sarebbe lasciato guidare dalle emozioni, doveva rimanere calmo e pazientare.
"Quindi, ciò che mi consigli di fare è attendere" Decretò Aragorn, incrociando le braccia contro al petto massiccio. Èomer annuì, passando un braccio attorno alle spalle dell'antico amico, guidandolo verso la sala da pranzo, dove la colazione li attendeva.
Erano passati due giorni esatti da quando l'esploratore era tornato a palazzo sul destriero del Principe Eldarion e, in quei due giorni Aragorn non aveva toccato cibo, troppo preoccupato per le sorti del figlio.
"Ebbene, concedo loro un mese di tempo per darmi notizie di mio figlio. Se questo non avverrà nemmeno le tue sagge parole mi impediranno di dichiarare guerra a chiunque si celi in quella grotta"
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The Ending -Amore Immortale-
FanficSeguito di: The Beginning ⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ Dal capitolo primo: "Una volta indossati i mantelli lasciarono la stanza, percorrendo lentamente il lungo corridoio silenzioso e le cigolanti scale in legno. L'oste sobbalzò quan...