Capitolo 17: Il Passato

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Il Passato

XVII

Il mattino seguente fu Eldarion il primo ad aprire gli occhi.
Il sole era già alto nel cielo eppure la città era silenziosa come fosse notte.
Il Principe si mise a sedere e strofinò gli occhi con stanchezza, rivolgendo lo sguardo verso il lato del letto che la notte prima era stato occupato da Zentha, della giovane Principessa non v'era traccia. Eldarion sospirò e si guardò attorno, individuando immediatamente l'elfo femmina, che si trovava innanzi ad una delle grandi finestre e teneva mani e fronte premute contro il vetro tiepido, riscaldato dai forti raggi del sole.
Il Principe non si domandò perché la giovane avesse deciso di raggiungerlo nelle sue stanze, aveva immaginato quale fosse il motivo ma, aveva creduto che lei si sarebbe sentita più a suo agio al fianco di un'altra donna. "Cosa fai?" Le domandò Eldarion alzandosi in piedi con fare svogliato. Zentha sobbalzò e si voltò immediatamente nella direzione in cui era provenuta la voce.
Le sue guance erano tinte di rosso, la Principessa era imbarazzata dell'essere stata colta alla sprovvista, tantopiù apparendo come una bimba innanzi ad un cesto di dolciumi. "Stavo... osservando l'esterno, è così diverso a quello a cui sono abituata" Spiegò lei, che era riuscita per la prima volta in vita sua a vedere il sole.
Quando si era affacciata alla finestra i suoi occhi avevano iniziato a lacrimare, non abituati a quel bagliore così potente, terribilmente diverso dalla luce sprigionata dalle lanterne che avevano nel sottosuolo. Anche in quel momento fu costretta a portare una mano a coprirsi gli occhi. "È tutto così luminoso! Come potete non bruciarvi gli occhi?" Domandò lei stupita.
Dalla finestra aveva visto uomini, donne e bambini comportarsi come nulla fosse.
Eldarion le sorrise teneramente e si avvicinò, tuttavia non sapendo come rispondere a quella domanda. "Immagino sia una questione di abitudine. Aseo ha viaggiato alla luce del sole" Commentò il Principe, ricordando all'amica che il giovane elfo oscuro aveva viaggiato per molte settimane nella Terra di Mezzo. Zentha si limitò a scuotere il capo con convinzione.
"Viaggiavano di notte e durante il giorno indossavano delle... sorta di bende che attenuavano la luce" Spiegò lei, che tuttavia non aveva ben presenti quegli strumenti.
Eldarion inclinò il capo ed annuì, trovando sensata quella spiegazione. "E tu non possiedi queste bende?" Domandò il Principe con aria curiosa, incrociando le braccia contro il petto, ancora coperto dalla camiciola scura che indossava da più di tre settimane. Zentha scosse il capo.
"Solo gli esploratori ed i viaggiatori le possiedono" Rispose lei, incrociando a propria volta le braccia contro il petto.
Eldarion annuì nuovamente.
"Posso mostrarti il palazzo, non ci sono rimasto molto a lungo ma ho ispezionato alcuni dei corridoi principali, lasciamo qualche istante per lavarmi e cambiarmi d'abito"

Legolas ed Aragorn passeggiavano lentamente lungo gli ampi corridoi, i due amanti stavano l'uno vicino all'altro e, con la scusa della spossatezza l'elfo si era aggrappato al braccio del sovrano, stringendosi al suo fianco con naturalezza.
Re Elessar sorrideva grato di quei momenti, chinandosi alcune volte per baciare il capo del Principe, che sorrideva come un giovane innamorato.
I due uomini interruppero la loro avanzata quando scorsero Eldarion e Zentha seduti in cima alla grande scalinata che conduceva al paese.
La giovane indossava un buffo capello di paglia dalla visiera imponente, così che le coprisse gli occhi sensibili.
Il Principe era seduto al suo fianco e indicava innanzi a sé, elencando i nomi dei luoghi che aveva studiato negli anni.
Zentha annuiva interessata, porgendo domande a cui il giovane era ben felice di rispondere.
Legolas sollevò lo sguardo su Aragorn e lo vide sorridere con fare assorto.
I due uomini si avvicinarono lentamente, osservando i due giovani che parlottavano amabilmente.
"E davanti a noi?" Domandò la Principessa, puntando un dito innanzi a sé.
"Gondor" Disse Re Elessar, facendo sobbalzare i due, che non si erano minimamente accorti della sua presenza.
Eldarion si voltò immediatamente e sorrise al padre, che per la prima volta poté continuare a stringere a sé il Principe del Reame Boscoso, che appariva ancora vagamente pallido. "Legolas, stai ancora male?" Domandò il Principe con tono preoccupato. Legolas si strinse al fianco del sovrano, sorridendo teneramente.
"Mi sento sempre meglio ma, tuo padre è un ottimo bastone da passeggio" Commentò l'elfo sorridendo gioiosamente.
Aragorn scosse il capo ed abbassò lo sguardo su Zentha, che si era tolta il cappello ed osservava con insistenza l'orizzonte.
"Mio signore" Disse una guardia, richiamando l'attenzione del sovrano, che immediatamente sollevò il capo, stringendolo Legolas al proprio fianco, quasi avesse paura di vederlo sparire una seconda volta davanti ai suoi occhi.
"Mio signore, Gandalf il Bianco è appena giunto nella sala del trono"

The Ending  -Amore Immortale-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora