non mi lasciare mai

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Can Max e Mike seguiti da Ian che si guardava attorno terrorizzato camminavano tra i detriti e il fango,avevano iniziato a cercare e a soccorrere persone due ore prima,erano pieni di fango ma non smettevano di cercare,Mike ascoltava le notizie dalla radio e sino ad allora le vittime del maremoto erano 17 e Can pregò che non ci fossero i suoi ragazzi..
Erano nei pressi dell'aeroporto che fortunatamente non era stato raggiunto controllarono li ma non c'erano,molte persone terrorizzate si erano rifugiate li,ma non i suoi figli,eppure dovevano tornare a casa, pensò alla sua fenice se non li avrebbe riportati da lei?
Conosceva il mare e la sua furia era capace di donare tanto,ma in certi momenti si riprendeva tutto,un incendio,un eruzione la fermi ma non l'acqua,si ferma solo quando torna nel proprio letto e la maggior parte delle volte porta con sé tutto ciò che trova sul suo cammino...
Max e Mike erano più che preoccupati confidavano molto nella grande tenacia dei nipoti,poi guardarono il ragazzo,era così disperato...
La radio non dava novità e non sapevo più dove cercare poi il mio occhio cadde sulla collina il castello di velluto Kadifekale non so perché ma iniziai a farmi strada nel fango..
- Can.... Can dove vai?
- se...se conosco un po' i miei ragazzi hanno cercato un posto in alto..
Era più una speranza che una certezza ma forse Can aveva ragione e lo seguirono il fango aveva invaso tutto e ci volle più di un ora per arrivare alla collina e la risalirono girandovi attorno e fu lì che sentirono l'urlo di Ian
- sono quiiiii
Lui corse giù a girare Ates ascoltò il battito oh dio era viva, Can tirò verso di sé il figlio era vivo
- pá
Deniz era così felice di vedere quel viso ma si tirò su in panico
- Ates
Urlò ma la vide tra le braccia di Ian e arrancò sono a lei..
- Ates Ates
Can lo fermò
- calmati è viva tranquillo Deniz è viva
- ha solo perso i sensi il suo battito è regolare
Disse Mike mentre Max le ripuliva il viso dal fango, Ian la stringeva a se..
- non la stringere ragazzo falla respirare...
Lui annuì e lei balzò in piedi
- Deniz
Lo vide e Can aiutò il figlio a raggiungere la gemella e si abbracciarono..
- siamo vivi..
Lei annuì
- grazie a te...
Can e Mike sorressero Deniz mentre Max sollevò tra le braccia la nipote che però teneva la mano di Ian..
Lui le accarezzava i capelli infangati, adesso non contava più se partiva o restava era viva,non si era mai spaventato tanto...

Sanem rispose al cellulare era Can e per un attimo tremò..
- amore mio stanno bene
Lei ricadde sul divano sollevata
- grazie amore stavo morendo dall'ansia...
- lo so senti...
Deniz e Ates salutarono la madre
- ciao mamy
Lei aveva le lacrime i suoi cuccioli stavano bene
- torniamo in elicottero..a dopo tesoro
Lo salutò ma era sopraffatta dall'emozione e iniziò a piangere...

All'eliporto però dissero che erano in troppi per un solo elicottero..
- non importa ne noleggio due non c'è problema...
Can con Deniz e Mike salirono sul primo,mentre Ates con Max e Ian..

Ates si poggiò allo zio ma non lasciò la mano di quel ragazzo che nonostante la sera prima le avesse detto addio non ci aveva pensato due volte a cercarla nel fango...si girò a guardarlo
- grazie Ian
- non ho fatto nulla ho solo pregato in realtà ha fatto tutto tuo padre è stato lui a credere nel vostro intuito...
- l'intuito di Deniz,io ero in panico e lui ha fatto tutto,si è aggrappato ad una palma,e non mi ha mai mollata...
- e allora grazie Deniz
Le sorrise era bellissima anche così sporca di fango...
Max le accarezzò i capelli...
- mi devi 10 anni di vita Ates
- mettili in conto zio perché li ho persi anch'io...

Appena atterrarono ad Istanbul Ates disse di non volere ambulanza ma solo di tornare a casa e Deniz fu d'accordo con lei...

Salirono un po' stretti sul pick-up e Ian fece sedere Ates sulle sue gambe e lei si strinse a lui,a casa Sanem incurante di sporcare il suo abito candido di fango abbracciò i suoi ragazzi e poi il suo adorato Albatros che aveva riportato a casa i cuccioli...

Deniz dopo la doccia si lasciò cadere sul letto e sentì bussare
- avanti
Era Ella che corse ad abbracciarlo e lui la strinse a sé...
- sto bene amore sto bene..
- lo vedo riposa io resto qui..
Si sdraiò con lui che crollò esausto...

Ates come il fratello ricadde sul letto a guardarsi le braccia escoriate che mamma si apprestò a medicare poi la lasciò sola con Ian..
- riposa
Le disse sedendosi sul letto..
- mi hai detto addio Ates
- non ci ho creduto nemmeno io tu si?
- in realtà si...ho pensato di averti perso prima ancora di averti trovato...
- poetica questa.
- non era mia intenzione esserlo..
Sorrise debolmente..
- adesso riposa poi parliamo...
- resta con me
Gli fece spazio nel letto..
- non mi muovo tranquilla
- non mi lasciare mai...
- non ci penso nemmeno,voglio imparare a conoscere questa testa dura..
Le diede un buffetto sulla guancia..
- eri incazzatissimo
- beh sì...mi hai chiaramente detto viene prima la carriera..
- me ne sono anche pentita ma ormai ero ad Izmir poi beh sai cosa è successo...
- sai cosa so per certo?
- cosa?
- che non avrò mai figli
E rise con lei...
- poco male non ti ci vedo a fare il papà premuroso...
- stai dubitando delle mie capacità?
- no...ma dubito di resistere ai tuoi occhi sono bellissimi..
- tu lo sei...anche coperta di fango..
Si sdraiò a baciarla e le loro lingue di trovarono a battagliare e Ates provò di nuovo lo stesso desiderio della sera prima,lui con lei e sospirò a sentire le mani calde di lei infilarsi sotto la maglietta..
- sei stanca
- non sono stanca
Lui le baciò il naso..
- si che lo sei..e poi può entrare chiunque
- direi di no,i miei genitori rispettano la privacy e sanno quando possono e quando no...
- tuo padre è fantastico sai?
- ne sono pienamente cosciente..
- tu lo ami vero?
- decisamente si
- potrei esserne geloso
- non di papà,amo anche mamma..
- credo tu sia cresciuta in una famiglia piena d'amore...
- assolutamente sì tu no?
- no..o meglio dopo che Ella sparì riversarono su di me tutto il loro amore,ma era soffocante,tanto da non lasciarmi vivere liberamente per paura di perdere anche me,quindi non ero libero di fare niente,un giorno stanco di essere assillato da tutte le paure di mamma  presi la barca di papà e mi avventurati in mare con due amici di scuola avevo 16 anni, incontrammo una tempesta ed io totalmente idiota non riuscii a tenere la barca che si capovolse,ho perso i miei due unici amici,e io sono rimasto aggrappato alla chiglia rovesciata per tanto tempo,l'unica cosa che ricordo era un albatros,volteggiava sulla barca e quando avevo perso la speranza di uscirne vivo,la guardia costiera vide proprio l'albatros che girando in cerchio attirò l'attenzione sulla barca, praticamente sembra assurdo mi ha salvato un albatros...
Le accarezzò il viso asciugandole le lacrime, sollevò la maglia girandosi a farle vedere il tattoo dell'albatros,questo l'ho fatto in memoria dei miei amici e per ringraziare l'albatros,Ates lo guardò e sfiorò quel disegno sulla sua spalla, coincidenza?
- papà...ha un tatuaggio sul petto proprio alla stessa altezza del tuo ma davanti,ed è raffigurato un Albatros..
Lui si girò a fissarla
- che strana coincidenza
- non credo lo sia sai? Tu credi nel destino?
- sino ad oggi no
- apri quel cassetto..
Indicò il primo cassetto della cassettiera..e lui si alzò ad aprirlo
- devo mettere le mani nel tuo intimo?
Lei rise
- si sotto a destra c'è un libro prendilo..
- beh non mi spiace frugare nel tuo intimo
Trovò il libro e lo sollevò
- la fenice e l'albatros?
- si...lo ha scritto mamma è la storia d'amore tra lei e papà..
- davvero?
- si se vuoi te lo presto
- sono curioso in effetti
Lei si accoccolò a lui e si addormentò mentre lui iniziò a leggere...

- davvero?- si se vuoi te lo presto- sono curioso in effettiLei si accoccolò a lui e si addormentò mentre lui iniziò a leggere

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