la fenice smarrita

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Lei non lo poteva sapere ma i loro sguardi si incatenavano sempre e così fu anche quella volta, Samuel toccò la spalla dell'uomo che si riprese fissandolo..
- lei la cerca da ieri vero?
- si... è mia moglie..
- lo immaginavo,guardi che ha perso la memoria, l'avviso..si ricorda solo il suo nome e frasi e una voce,ora vedremo se è la sua...
Can entrò con l'uomo nella tavola calda era basito e triste,ecco perché non era tornata e perché non aveva risposto al richiamo di Ates..
- Sanem...
Can la chiamò e lei si girò era l'uomo che aveva rubato il suo sguardo poco prima e...la sua voce..era la voce che le diceva di non lasciare la sua mano..
- Sanem si che non ti ricordi di me..
- ricordo...la tua voce
Can aveva il cuore in gola e si sedette di fronte a lei..
- io posso andare
Ma era inutile dirlo Sanem scrutava l'uomo di fronte a lei, Can avrebbe solo voluto abbracciarla ma..l'avrebbe spaventata e non voleva..
- chi sono?
Lui le sorrise debolmente
- sei Sanem Divit abiti in Turchia ad Istanbul,hai 6 figli..
- 6? Ohhhh
- si 6 due coppie di gemelli..
- e tu?
- e io niente solo una persona che tiene tanto a te..
- mi hai detto di non lasciare la tua mano?
- si...era una situazione di pericolo e avrei voluto salvarti...
- non lo hai fatto
- purtroppo no..mi dispiace
- perché sono a Barcellona?
- hai accompagnato tua figlia in barca in questo viaggio..
Faceva male non poterle dire che lui era la sua ragione di vita e che lei era la sua..
- hai finito di mangiare?
- oh sì ma adesso mi porti da mia figlia?
- prima vorrei capire cosa ti è successo,andiamo da un medico..
- ma io non ho soldi..
- non preoccuparti perché ne hai,parecchi direi..
- davvero?
- davvero
- hai una voce che mi tranquillizza
- ne sono felice..
Era già qualcosa,una piccola parte di lei si ricordava almeno la sua voce asciugò velocemente la lacrima che scivolò sulla barba...
- se hai finito andiamo?
- ok andiamo..
Can saldò il conto e le fece strada sino alla macchina le aprì la portiera e poi chiamò Ates
- tesoro
- papà
- l'ho trovata ma...
- ma? Che succede papà?
- ha perso la memoria adesso la portò da un medico..
Ates si sentì mancare e Ian la sostenne..

Sanem fu visitata e Can aspettava fuori,il medico lo fece accomodare e Sanem gli sorrise il cuore di Can fece una serie di capriole...
- signor Divit
Sanem lo fissò si chiamava come lei?
- la signora ha un ematoma piuttosto esteso,credo si debba riassorbire prima di poter fare una diagnosi,la memoria umana..
- è un mistero... si si lo so l'ho provata sulla mia pelle...
Il medico annuì
- aspettiamo allora
Disse triste,sapeva che poteva tornare come non tornare mai...
- resteremo a Barcellona sino a che si sarà riassorbito
Il medico annuì e prescrisse degli analgesici per il mal di testa..
- non forzi mai la sua memoria..
- si...grazie
Pagò e aiutò Sanem a salire in auto,adesso?
- posso vedere mia figlia?
- si...ti ci porto
Sanem fissava quell'uomo dalla voce calda,era bello e interessante decisamente ma cos'era per lei?
Quando la guardava si sentiva così bene e al sicuro, però non è riuscito a tenere stretta la mia mano..
Ates era sulla banchina e Ian l'abbracciava quando l'auto si fermò davanti a loro..
- ecco..
Sanem guardò la bella ragazza davanti a lei..
- lei è Ates
Disse Can ma dal suo viso non traspariva nessuna emozione..
- non la riconosco..
Lacrime di frustrazione rotolavano sulle sue guance e Can istintivamente la strinse a sé,Sanem non si oppose perché quel petto e quelle braccia la stavano aiutando a calmarsi e infatti smise di piangere..
- imparerò a conoscervi di nuovo
Eccola la mia fenice pensai e sospirai,lei si asciugò le lacrime e scese dall'auto..
- Ates calma non la spaventare le sussurrò Ian e lei si bloccò avrebbe solo voluto abbracciarla ma fu lei ad avvicinarsi e ad accarezzarle la guancia..
- Ates
- mamma
- non mi ricordo di te ma...vedrai piano piano c'è la farò..
Ates annuì e guardò papà
- accompagnala nella sua cabina Ates .
E sua figlia con un nodo in gola capì che non sapeva che lui era il suo Albatros,si fece forza e la accompagnò sulla barca, Can poggiò le mani all'auto e guardò a terra per nascondere le lacrime..
- pà
Deniz era corso li e lo abbracciò lasciando che si sfogasse sulla sua spalla..
- passerà pá vedrai uniti la riporteremo a noi..
Can si calmò
- si..scusa
- non ti scusare
- hai interrotto il viaggio di nozze?
- siete più importanti voi non credi?
- grazie..
Aveva figli fantastici lo sapeva bene ma doveva capirlo Sanem..
Deniz parcheggiò l'auto e raggiunse il padre adesso doveva essere forte e lui glielo avrebbe ricordato dove fosse stato necessario..
- andiamo da mamma

Sanem si guardò attorno e non si ricordava la cabina..
“Quando indichiamo il momento piú felice della nostra vita, siamo anche consapevoli che si tratta di un passato remoto che non tornerà mai piú, e questo provoca in noi un grande dolore.”
L'ennesima frase ma stavolta la voce si materializzò Can entrò bussando..
- lui è Deniz un altro dei tuoi figli
Lei fissò il bel ragazzo e notò che i suoi occhi erano identici a quelli dell'uomo con la voce bella..
- ciao
Disse Deniz..
- ciao figlio..
Passarono un intera settimana a parlare con lei e alle frasi di aggiungevano spezzoni di vita quando erano piccoli e li cullava, Can dormiva sul ponte e Ates era triste a guardarlo..
- perché non le dice chi è?
Ian guardò Can..
- penso abbia paura di un suo rifiuto..
- ma se ricorda noi da bambini forse...
- Ates amore non forzare tuo padre sa quello che fa...

Can guardava le stelle come ogni notte ,quella sera però Sanem si sedette accanto a lui..
- penso tu non debba dormire qui..
- mi piace dormire all'aperto,da sempre o quasi...
Sanem guardò il cielo..
- conosci le stelle?
- è doveroso conoscerle per un marinaio sono l'unico modo che si ha per non perdersi..
- quelle stelle così lucenti..
- la costellazione di orione
- è bellissima..
Lui la fissò e pensò " tu lo sei"
- c'è una leggenda su quella costellazione..
Lei lo guardò curiosa e lui le raccontò quella triste storia d'amore tra orione e Artemide,lei lo guardava raccontare e per la prima volta lo vide così preso e così vicino,in quelle settimane aveva fatto di tutto per starle lontano,non capiva il motivo..
- io ho letto il mio libro
Ates le aveva dato il libro che lei stessa aveva scritto,lui la guardò senza dire niente..
- tu...sei l'albatros?
Lui abbassò lo sguardo non le avrebbe dato conferma non voleva che lei facesse l'errore che aveva fatto lui perdendo la memoria,e portarla a stare con lui per senso dell'onore e non perché  era innamorata di lui..
- scusa devo scendere per un po'..
Si alzò e balzò giú dalla barca,Deniz lo seguì per le vie di Barcellona...

Şuan bi’ önce ki an değil, geçti gitti
Kalbinin önünde eğil, aklından çok çekti

Ora non è il momento precedente, è andato
Inchinati davanti al tuo cuore, la tua mente ha sofferto molto

Il mondo in mano.    Vol 3 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora