CAPITOLO 17

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Pov tae

<ciao jimin hyung> salutai jimin seduto su un muretto davanti scuola.

Era venerdì.

<ciao ragazzi come va?> chiese.

<tutto apposto> rispondemmo, poco dopo arrivarono gli altri ed entrammo.

Oggi stranamente non mi sentivo osservato, e questo mi metteva ancora più ansia dato che ieri un uomo sembrava seguirci.

<cucciolo stai bene?> chiese kook.

Avevamo finito le lezioni e stavamo in corridoio per poterci avviare all'uscita.

<si..> dissi non troppo convinto.

<non mi sembra. Durante le lezioni eri spaesato e sembravi cadere dalle nuvole> si intromise namjoon.

<e solo che oggi all'entrata non mi sono sentito osservato come sempre e mi fa strano> dissi.

<non è meglio?> chiese nam.

<si ma è comunque strano> dissi ancora.

Gli altri si misero affianco a noi chiedendoci cosa stesse succedendo e perché non eravamo ancora usciti da scuola. Gli spiegando che ci eravamo fermati a parlare e gli spiegai quello che avevo detto.

<si in effetti anche per me è strano> disse hobi. Uscimmo da scuola.

<ciao taetae come stai?> disse un uomo alto, vestito di nero con una mascherina del medesimo colore. Lo guardai strano, era l'uomo che ci seguiva ieri. Dalla voce mi sembrava familiare, molto familiare.

<non mi riconosci taetae?> l'uomo si tolse la mascherina. Mi pietrificai lasciando cadere, senza forze, i libri che tenevo in mano per terra. Riconosi l'uomo.

<non dici nulla?> chiese.

<senta non sappiamo chi sia lei ma per favore la smetta e ci faccia andare via> disse jimin.

<voi no ma taehyung mi conosce> disse per poi rivolgermi un sorriso <e anche bene> continuò <vero Kim taehyung?> finì e io a sentire il mio nome detto da lui rabbrividì.

<piccolo è vero?> mi chiese kook.

<piccolo?! Ti sei fidanzato e non me l'hai detto?> disse l'uomo ironicamente e avvicinandosi di qualche passo.

Kook mi vide terrorizzato e mi avvicinò a lui.

<allora mi presento al tuo fidanzato che ne dici?> chiese retoricamente <piacere! Sono il padre di taehyung!> disse, io iniziai a tremare vedendo il ghigno che mi rivolse.

<i-il padre di taehyung> disse un pò scioccato, come gli altri del resto.

<si esatto! Vero figlio?> disse io dovetti solo che affermare ciò che diceva.

<s-si> dissi. Sgranai gli oggi accorgendomi di aver balbettato e mi strinzi maggiormente vicino a jungkook.

<allora te le ricordi le regole> disse ridendo leggermente avvicinandosi.

<rimanga li dove è! Non si avvicini> disse namjoon alzando un braccio dato che l'altro era stretto da Jin.

<ok tranquillo!> disse ridacchiando come sempre.

Quello era il suo carattere, sembrava prendere in giro le persone anche facendo una conversazione seria.

<noto con piacere che hai trovato il tuo stile> disse indicando i vestiti.

<ci scusi noi dovremmo andare ora> disse kook.

<taetae non vuoi venire a casa con tuo padre? Ci sono gli altri che ti aspettano felici!> disse.

Tremai ancora di più. Lui rise e se ne andò. Le gambe in quel momento non mi ressero più e caddi per terra.

<attento!> disse kook prendendomi prima che toccavo il suolo anche solo con le ginocchia.

<n-non.. Scusa> dissi non sapendo che dire.

<tranquillo piccolo ora andiamo a casa e ti calmi> disse. Mi aiutò a camminare fino alla macchina quasi portandomi in braccio.

Ci mettemmo tutti dentro, come al solito io e yoongi stavamo rispettivamente in braccio a kook e jimin.

<ci puoi spiegare che è successo? Chi era?> chiese kook una volta seduti sul divano di casa.

<e-è mio p-padre veramente> dissi.

<e perché stavi tremando così tanto? Perché ti fa così tanta paura?> chiese sempre lui.

<t-tae tranquillo vai-vai a dormire! Ti sentirai meglio sicuramente> disse hobi.

Si alzò e mi accompagnò in camera per poi farmi stendere e dire di star tranquillo e che c'erano loro in salone.

Aveva sicuramente visto i miei pensieri..

Pov kook

Ero scosso, molto scosso. Non ci ha mai parlato dei suoi genitori e sopratutto ogni volta sembrava in qualche modo svraffatto dalla paura se così si può dire quindi non gli facemmo domande.

Ora si presenta l'uomo che ci seguiva da non so quanto tempo è dice di essere suo padre.

Come se non bastasse tae sembrava terrorizzato! Anzi! Ancora peggio..!

<perché l'hai fatto andare via?> chiedemmo a hobi una volta rientrato nel salone.

<era meglio così!> disse. Intuimmo che sapeva qualcosa.

<che sai?> chiese appunto jimin, schietto come suo solito.

<tutto quello che ha pensato!> disse mettendosi seduto di nuovo sul divano <non vorrei dirlo perché anche io vorrei certezze ma...> si fermò, lo vedemmo abbastanza scosso.

<è meglio se lasciamo sia lui a dirci le cose e non che lo costringiamo noi> disse.

<cosa ha pensato?> chiesi preoccupandomi ancora di più per quello che probabilmente ha passato tae.

<beh...> disse. Iniziò a spiegare...

Scusate capitolo veramente corto ma mi serviva come passaggio per andare nel passato di tae.
Al prossimo capitolo è spero che questo vi sia piaciuto ^-^

GREEN: the intelligent mind ¦kookv¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora