CAPITOLO 37

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Pov kook

<i-io non ricordo quando m-mi hanno p-portato in ospedale> rispose tae.

<quindi non è sicuro che ti ricordi anche quello che è successo prima vero?> chiese facendo una faccia quasi da presa in giro.

<n-no quello lo ricordo!> rispose tae, stava con lo sguardo fisso verso le sue mani, non accennava ad alzarlo.

<e come fai a dirlo con certezza? So che in queste notti hai avuto incubi...> disse lasciando la frase in sospeso per dare uno sguardo alla giuria <quindi come sai che non erano anche quelli non so.. dei sogni?> fini per poi guardarlo.

Vidi gli occhi di tae riempirsi di lacrime.

<n-non e-erano sogni quelli...> disse quasi sottovoce.

<cosa non erano sogni? Quelli avuti nelle notti passate o quello che pensi di ricordarti quando vivevi da tuo padre?> chiese, aveva un tono leggermente aggressivo, quasi come se volesse attaccarlo e che già sapeva le sue debolezze.

<t-tutto...> sussurrò ancora.

<allora spiegaci come fai ad essere così sicuro di questo se non ti ricordi quando ti hanno portato in ospedale! Una cosa del genere me la ricorderei sicuramente!> disse con fare strafottente.

<e-ero senza sensi...> rispose sempre a tono basso.

<ah ah.. Prima hai detto "penso"> ribatté <quindi te lo chiedo ancora.. Come fai ad essere sicuro che non erano sogni?> chiese, cazzo l'avrei preso a calci per quanto fosse stronzo.

<pe-perchè ho s-sognato q-quello che mi hanno fa-tto> gli scesero dei grossi lacrimoni dagli occhi, gli rigatoni le guance e lui abbassò ancora di più la testa.

L'avvocato sembrò sorpreso, non dalle lacrime di tae, secondo me sperava proprio in questo crollo, ma per la risposta.

Sperava in una risposta che l'avrebbe fatto incastrare da solo ma ottenne tutto il contrario.

Vidi alcuni signori della giuria che si stavano preoccupando, in nostro avvocato si alzò chiedendo una pausa al giudice che fortunatamente acconsentì.

Appena diede la pausa mi avvicinai quasi, correndo da tae.

<hey piccolo> lo chiamai facendomi guardare negli occhi.

<s-scusa non v-volevo pi-piangere...> disse cercando di asciugarsi le lacrime.

Vidi che sia il giudice che i signori della giuria ci stessero guardando e quindi ascoltando.

<che ne dici se andiamo un pò fuori? Andiamo a berci un bicchiere d'acqua e ci calmiamo mh?> dissi come a sperare in un suo consenso.

<si> rispose, lo aiutai ad alzarsi dalla sedia ed uscire poi dall'aula.

<stai bene?> chiese il nostro avvocato vedendo uscire tae. Lui annuì leggermente e io gli accarezzai la schiena.

Gli portai un bicchiere d'acqua che bevete con calma, lo abbracciai tenendogli la testa contro il mio petto, volevo farlo sentire protetto anche in quella situazione.

<va meglio ora?> chiesi. Lui annuì e mi abbracciò allacciando le braccia intorno al mio collo.

Le lacrime avevano cessato ma si vedevano ancora le sue guance rigate, glie le asciugai e gli baciai la testa.

Una volta finito il tempo di pausa ci fecero rientrare.

<avvocato vuole ancora continuare le sue domande o per oggi ha finito?> chiese il giudice, sembrava abastanza arrabbiata.

Il processo in tribunale si divideva in più giornate, potevi essere chiamato più volte a testimoniare se per la giuria non c'erano problemi.

<si ho finito!> anche lui sembrava arrabbiato, lanciò uno sguardo quasi cattivo alla giuria per poi rimettersi a sedere. Il giudice fece sedere taehyung vicino a noi e fece iniziare poi una discussione, ovviamente sempre inerente al processo, con i due avvocati.

Quasi mezz'ora dopo diede fine a quella seduta rimandando tutto a domani in modo tale che tutti potevamo essere più lucidi e più calmi.

Uscimmo sia dall'aula che dal palazzo dove si trovava il tutto per poter andare a casa, namjoon andò da Jin e i nostri genitori, sia i miei che quelli di nam, andarono in una casa un affitto che avevano presi insieme per non occuparci casa.

Accompagnarono me e tae per poi sparire tra la strada.

<hey cucciolo> lo chiamai vedendolo sovrappensiero.

<a che pensi?> chiesi.

<nulla... Solo che ho bisogno di te> disse diventando rosso in viso.
Lo guardai un pò stranito non capendo.

Lui si avvicinò a me è mi abbracciò, ci andammo a sedere sul divano e lo portai vicino a me stringendolo.

<riposiamoci un pò ok?> chiesi. Lui annuì e si appoggiò con la testa sulla mia spalla, sorrisi e lo feci addormentare così per poi prenderlo e portarlo in camera dove mi stesi sul affianco a lui ebbi ci addormentai dopo aver messo la svegli ad un orario consono per poterci poi alzare e andare a cenare.


Vi auguro un buon natale, spero stiate tutti bene e felici!! ❤❤

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