CAPITOLO 35

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Pov tae

Era mattina e stavamo a già in classe, mi sentivo stanco, nonostante jungkook mi abbia svegliato da quell'incubo che già da due giorni mi tormentava non ero riuscito a dormire bene.

Sapevo che ero nervoso di rivedere mio padre, sopratutto se devo testimoniare contro di lui, ma dalla volta in cui mi ha rapito con nam, Jin, jimin e kook mi sento ancora più terrorizzato da lui, più di prima.

Non mi ero scordato le parole ripugnanti che mi diceva da quando ero piccolo, non mi scorderò mai di tutte le volte che mi ha mentito, trattato male e fatto quegli esperimenti e la cosa forse faccio è che mi perseguono tutti con degli incubi.

<hey ci sei?> chiese kook toccandomi il braccio, probabilmente mi aveva visto che ero tra le nuvole.

<si si> risposi e tornai ad ascoltare la lezione che si stava svolgendo.

Una volta finite tutte ritornammo a casa e kook mi portò in camera.

<che è successo questa mattina?> chiese preoccupato sedendosi sul letto.

<nulla perché? Che è successo?> chiesi.

<lo sai che è successo! Non ti sei mai distratto così tanto a lezione> disse.

<ero stanco> dissi cercando mi credesse, però gli ho detto una mezza verità.

<a che stavi pensando?> chiese non badando alla risposta mia di prima.

<a-a nulla> dissi.

<uff> sbuffò e mi prese le mani <ti fidi di me?> chiese.

<si certo! È ovvio> risposi.

<allora perché non me lo vuoi dire?> chiese ancora <è qualcosa che c'entra con me? Ho fatto qualcosa di sbagliato?> chiese in tono quasi disperato.

<no no assolutamente> mi affrettai a rispondere, non volevo pensasse qualcosa del genere.

<sicuro?> domandò, io annuì.

<allora perché non me lo dici> disse <io vorrei aiutarti ma...> si fermò un'attimo e fece un respiro profondo <non ci riesco se tu non mi dici che hai!> disse. Provai a dire qualcosa ma mi fermai sentendo la sua frase.

<ho paura! Forse più di tutti messi insieme> affermò <ho seriamente paura che ti possa succedere qualcosa o che ti senti male per qualcosa e il fatto che io non sappia nulla mi tormenta!> finì guardandomi negli occhi occhi e poi ricominciò.

<mi preoccupa il fatto che tu non mi vuoi dire nulla.. Non so che.. Ti vedo stanco, fai incubi e non dormi da due notti e non dire che non è vero perché ti ho visto! Poi oggi a lezione eri distratto e non so a che pensavi.. E io non ci capisco più niente...> mi stava guardando, io non sapevo cosa dire mi aveva, in un certo modo, spiazzato.

Vedendolo così lo abbracciai e lui quasi disperato si aggrappò alla mia maglia dietro la schiena, rimanemmo così per un pò poi ci staccammo.

<io non so che dire non pensavo ti sentissi così... Io non volevo farti preoccupare> dissi e abbassai lo sguardo, mi sorrise e mi alzò il mento baciandomi a stampo.

<scusa...> dissi dispiaciuto per averlo fatto preoccupare così tanto.

Avevo pensato di non dirglielo per non farlo preoccupare è invece ho ottenuto tutto l'opposto di quello che speravo.

In quel momento ci chiamarono entrambi per il pranzo.

<continuiamo dopo ok?> chiese, io annuì e lo abbracciai ancora una volta.
Andammo a mangiare e come "stabilito" prima, ritornammo poi in camera per continuare il discorso.

<allora.. Dimmi che ti passa in quella testolina che ti ritrovi> disse ridacchiando leggermente.

<beh... Non lo so nemmeno io in verità> dissi <ho paura, anzi sono terrorizzato da mio padre e anche all'idea di dovergli fare da testimone.. Poi non so perché sono nervoso di tutto e non riesco a dormire e concentrarmi perché i ricordi di lui mi tornano in mente> affermai con un pò di timore nella voce.

<sogni sempre tuo padre?> chiese. Io annuì.

<ogni volta che chiudo gli occhi... Forse è per quello che mi hanno fatto l'ultima volta... Non ne ho idea!> dissi cercando di non pensare a quello che era successo.

<perché che ti hanno fatto?!> chiese preoccupato, forse ancora più di prima.

Non avevo accennato a quell'argomento una volta tornati a casa dal rapimento, non volevo farlo preoccupare ancora di più, sono stato anche in ospedale ma su quello che mi avevano fatto non avevo spicciato parola... Ho chiesto anche di non dire nulla hai ragazzi e fortunatamente hanno accettato.

Pov kook

Mi stavo preoccupando ancora di più, si vedeva che non ne volesse parlare ma come mi ha detto cosa lo preoccupava, volevo sapere anche il resto, soprattutto se lo porta a questi incubi...

Me lo disse sempre con insicurezza e quasi paura da una mia possibile reazione.

Appena finì di raccontare presi dei respiri profondi per cercare di calmarmi, mi alzai e iniziai a camminare per tutta la la camera mentre tae stava lì, seduto sul letto a guardare il pavimento quasi intimorito.

Riuscì a calmarmi solo quando sentí delle scuse provenienti da taehyung.

Mi misi davanti a lui e mi abbassai fino ad essere alla sua altezza, di fronte.

<hey non c'è bisogno! Non è colpa tua lo sai vero?> chiesi e lui annuì.

Gli sorrisi e lo abbracciai cercando di rassicurarlo.

Quella notte non dormì benissimo avendo, ovviamente, ancora gli incubi.
Io cercai di aiutarlo il più possibile ma il giorno dove avremmo dovuto fare i testimoni all'udienza si avvicinava sempre di più e rendeva un pò nervoso anche me.

GREEN: the intelligent mind ¦kookv¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora