Pov kook
Mi svegliai stranamente presto, non dovevamo andare a scuola e quindi ero senza sveglie.
Vidi che tae stava ancora dormendo e per non dargli fastidio andai a fare colazione.
7:30, l'orologio segnava quest'ora.
<non posso svegliarmi così quando devi andare a scuola? Dio> pensai sbuffando, in effetti il fine settimana settimana mi sveglio presto mentre il resto della settimana prego che accade qualcosa alla scuola così posso rimanere a dormire.
Ero l'unico sveglio ma tra poco si sarebbero svegliati anche gli altri due.
<oggi dovrebbe essere una giornata abastanza tranquilla> dissi tra me e me, non dovevamo incontrarci con i ragazzi quindi saremmo stati a casa per riposarci e fare quei tre compiti del cavolo che ci avevano dato.
<buongiorno hyung> mi salutò tae.
<hey piccolo> salutai di rimando.
Lui arrossì, per quante volte lo chiamavo "piccolo" non si era ancora abituato. Mi avvicinai e gli stampai un bacio leggero.
Iniziammo a fare colazione e poi arrivò anche nam. Mangiammo e mettemmo a posto i piatti utilizzati.
Come già detto fù una giornata abbastanza noiosa, oltre a guardare la TV e a fare gli esercizi assegnati non facemmo altro. Eravamo abituati a stare in compagnia degli altri, di tutto il gruppo.
Per ora di pranzo tae si impose per cucinare.
<hobi ha mandato un messaggio sul gruppo> disse nam informandoci mettendo a posto l'ultimo piatto ormai lavato nella credenza
<ha chiesto se domani possiamo incontrarci dato che si sta annoiando a morte anche lui> ridemmo leggermente.
In effetti gli altri messaggi erano "anche io, per la prima volta mi sono messo a fare gli esercizi di inglese" detto da jimin.
"io non so cosa fare! Vi giuro sto sul divano con mio fratello a vedere un film horror e sto facendo di tutto per non guardarlo" detto da yoongi.
"io mi sono provato dei pantaloni regalati da mio padre! Vi dico solo che sono blu e di tuta" detto da Jin.
Quest'ultimo mi ero immaginato la sua faccia schifata nel vedersi addosso dei pantaloni di tuta magari due taglie più grandi. Risi.
Gli rispondemmo in maniera positiva e ci accordammo per vederci a casa di Jin.
Arrivata l'ora di cena ordinammo del cibo da asporto.
La mattina dopo, al contrario della precedente mi svegliai tardi, come mio solito.
Nam e tae erano già vestiti mentre io dovevo ancora realizzato come mi chiamavo. In effetti tutto nella norma.
Nam stava già cucinando e io decido di andare a fare una doccia veloce per poi vestirmi e tornare in cucina.
Arrivai proprio nel mentre in cui stava servendo i piatti.
Mangiammo e poi con calma uscimmo per andare da Jin.
C'era già jimin, hobi aveva scritto che stava per strada mentre yoongi non sapevamo nemmeno se si era svegliato.
Qualche minuto dopo, yoongi, arrivò. Come al solito lo prendemmo in giro per il suo ritardo.
<daii piantatela> disse andando vicino a jimin. Lo sfottemmo anche per quello. Si mise a ridere anche lui dopo aver fatto un piccolo broncio scherzoso.
Passammo l'intero pomeriggio lì per poi tornare a casa, mangiammo qualcosa e andammo a dormire per essere pronti, o meglio per non addormentarsi, almeno per la prima lezione.
Pov jimin
Usciti da casa di Jin chiesi a yoongi di venire da me per stare un pò insieme.
<si va bene ma non c'è tuo padre?> chiese.
<oggi no ha avuto da fare e sta fuori fino a tardi> lo informai <tranquillo ok?> chiesi e lui annuì.
Ci dirigemmo verso casa mia ed andammo in camera.
<pensi che il padre di tae..> iniziò a dire.
Venerdì lo vidi terrorizzato per quell'uomo, è sempre stato emotivo e si fa condizionare dalle emozioni degli altri ma si vedeva già da solo che quella situazione non gli piaceva.
<possa fargli del male ancora?> chiese guardandomi.
Lo presi e lo portai sopra di me. Ho scoperto che quella posizione lo fa sentire più sicuro e protetto dato che c'è più contattato fisico.
<non ne ho idea cucciolo> dissi passandogli le mani sulla schiena per farlo rilassare almeno un minimo <non sappiamo che intenzioni ha> continuai.
<p-può fare male a-anche a noi?> chiese con un tono un pò spaventato.
<è probabbile non lo sappiamo> dissi.
<non-non voglio che ti faccia del male> scoppiò a piangere mettendomi le braccia attorno al collo e stringermi come per protezione, ma mia non sua. A mia volta lo strinzi.
<piccolo> lo chiamai ma quasi non mi sentì dato che aveva riniziato a parlare.
<ti prego n-non voglio> disse continuando a piangere mettendo poi la testa nell'incavo del mio collo. Lo staccai non mi piace sentirlo e vederlo piangere così.
<non essere c-ome sempre p-per favore> continuò stringendo il tessuto della mia maglia che cadeva sulle spalle.
<come sempre?> chiesi leggermente confuso.
<v-vuoi sempre proteggere gli altri ma ora non lo f-fare ti prego> disse <n-non voglio ti faccia male> ripeté.
Gli sorrisi dolcemente e lo abbracciai per poi staccarlo ancora.
Gli passai i pollici sulle guance, quasi come una carezza, per asciugargli le lacrime.<hey> lo chiamai <guardami> dissi sempre con tono calmo per cercare di calmarlo. Mi guardò e fece scontrare il nostro sguardo.
<nessuno mi farà del male ok?> chiesi retoricamente.
<nessuno farà del male a te!> esclamai.
<nessuno farà del male nemmeno ai ragazzi> dissi. Annuì.
<ora ci asciughiamo queste lacrime?> dissi <non mi piace vederle dai tuoi occhi> gli baciai una lacrima appena scesa passando poi, come prima, i pollici per asciugargliele.
<non ci pensare ora ok? È venuto solo per spaventarci> commentai.
<ok...> sussurrò <posso rimanere abbracciato a te lo stesso?> chiese.
<piccolo te l'ho già detto.. Non c'è bisogno che me lo chiedi> lo abbracciai e gli strinsi i fianchi.
<tra poco devo andare via però! A-arriva tuo padre> disse. Annuì e lo rassicurai.
<ora non c'è nemmeno mio fratello> dissi.
Si sbagliava, qualcuno c'era ed aveva ascoltato tutta la conversazione dal "non ne ho idea" di jimin...
Dopo che yoongi si fù calmato lo accompagniai direttamente a casa sua. Ci salutammo, salutai anche i suoi genitori e tornai a casa.
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GREEN: the intelligent mind ¦kookv¦
Fanfictionvkook/kookv Prima storia, spero vi piaccia. •••••••••••••••• Nel corso della storia metterò alcune foto (un po' "angoscianti") o scene (smut) che potrebbero dare fastidio ad alcune persone, detto questo vi lascio alla trama. Alcuni ragazzi sono do...