Capitolo 4.

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Un minuto prima della sveglia, mi svegliai. Era d'abitudine così la spegnevo prima che suonasse. Mi stiracchiai e aprendo la finestra presi un bel respiro.

Mi andai subito a farmi una doccia legando i capelli in una coda. Mi vestii, gonna non troppo corta, anfibi e una maglia semplice bianca. Preparai lo zainetto e scesi per fare colazione.

Accesi il telefono e nello stesso momento mi arrivò un messaggio da Ester: Facciamo colazione noi ragazze insieme, su esci da casa.

Avvertii mia zia e salutandola uscii e vidi Ester su una Hybrid blu. Entrai e vidi che dietro c'erano Lydia e Kira.

Io: Ma buongiorno care
È tua la macchina Ester?

Kira: Ehm..

Ester: In realtà è di Theo.

Io e Lydia scoppiamo a ridere. Arrivammo al bar e scese Lydia per prendere delle cose a volo. Ritornò e ci diede a ognuno la propria cosa.

Lydia: Quindi cara pronta per la scuola?

Io: No, no e no. Però ci siete voi quindi c'è una maggiore percentuale di sopravvivenza.

Ridemmo. Finito di mangiare andammo verso scuola. Davanti al cancello c'erano i ragazzi. Noi parcheggiammo e scendemmo.

Ester si avvicinò e lanciò le chiavi della macchina a Theo.

Ester: Tutta intera.

Theo: Tu o la macchina? Perché dopo ieri sera non so quanto tu possa essere intera.

Lydia: Ragazzi suvvia! rise

Io mi misi una mano sulla fronte.
Entrammo a scuola e tutti gli sguardi si posero su di me.

Theo: Devi andare in segreteria e farti dare l'orario.

Kira: Eh si forse ti danno anche un accompagnatore.

Theo mise un braccio attorno a Ester e gli diede un bacio sulla fronte.

Io: Voi potete andare, i vostri bisogni sono più alti dei miei dissi facendogli un occhiolino e cambiando strada verso la segreteria.

L'Alpha e il suo branco. |Liam Dunbar|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora