Capitolo 28.

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Ci sedemmo a terra nel tappeto caloroso, decisimo di giocare a Monopoli. Era un Monopoli originare con le carte di credito

Io e Ester iniziammo a prendere vantaggio su tutto e tutti.

Theo: Dai ma così non vale, siete troppi forti

Liam: Lasciali vincere, se la giocano loro disse ridendo

Theo fece spallucce. Ma tutto un tratto sentii una sensazione brutta dentro di me. Cambiai subito sguardo.

Liam: Sybil..?

Non risposi. Tutti si avvicinarono a me.

Ed ecco la riposta che aspettai. L'urlo, l'urlo di una banshee. Di Lydia. Io, Liam e Theo ci misimo subito le mani sulle orecchie per ridurre il brutto suono mentre Ester ci guardava tranquilla.

Io: Andiamo da lei, troviamola.

Uscimmo da casa di Theo e prendendo la macchina di Theo ci dirissimo verso dove poteva trovarsi Lydia.

Ester: Non risponde al telefono.

Vidimo persone correre tutte di un lato, Theo seguii con la macchina. Si avvicinava a casa mia. Magari aveva fatto un incidente, pensai.

Poi arrivammo e c'erano tutti davanti mia casa, Theo si accostò e io scesi. C'era un ambulanza e Lydia seduta con una coperta sopra.

Ester: Oddio Lydia, che è successo??

Era traumatizzata, non rispondeva. Io superai tutta la folla davanti la porta di casa mia e spingendo entrai. C'era mia zia.. mia zia a terra..

Io: Z-zia... cosa-cos'è successo Zia? NO NO NO.

Era piena di vene nere attorno, ma non c'era sangue ne niente.

Io: Non può essere! ZIA. Mi sei rimasta solo tu non puoi abbandonarmi.

Era lì, ferma sul pavimento attorno c'era i cartellini con i numeri gialli che indicavano la sua posizione.

Mi buttai a terra, sentii il mondo cadermi addosso. Era rimasta solo lei, non poteva andarsene.

Urlai. Non riuscii a trattenermi e urlai ma il mio urlo finii subito essendo assalito dalle lacrime. Sentii Liam venire da dietro e abbracciarmi.

Mi alzai di scatto e uscii fuori dalla porta, le persone erano già state allontanate dalla polizia. Io superai tutti e mi diressi dietro casa mia e inizia a correre.

Mi stavano seguendo ma inizia a correre velocissimo fino a che le mie gambe furono compensate con le zampe posteriore e le braccia con le zampe anteriore.

Fino ad essere tutto un lupo, non volevo sapevo se mi controllavo, se riuscivo a ritrasformarmi o no. Volevo solo scappare e così feci.

L'Alpha e il suo branco. |Liam Dunbar|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora