Capitolo 27.

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Lui accettò la mano abbastanza felice e si alzò. Si toccò dove prima c'era il morso ma già era scomparso.

Io: Ci sono tante delle cose che devi imparare.

La sua faccia cambiò subito.

Io: Ma avrai tutto il tempo che vuoi e avrai me. Ti aiuterò, ti starò accanto ti farò da famiglia.

Brett: La famiglia che non ho mai avuto..

Tutti lo guardammo confuso.

Scott: Non hai una famiglia??

Lui fece un no con la testa e si rattristii.

Io: Lo sarò io. Noi.

Lui sospirò.

Lui ci chieste di accompagnarlo a casa. Lui ovviamente accettammo. Ero in macchina con Ester, Theo che guidava, Liam e Brett.

Lo accompagnammo e scese.

Io: Stai tranquillo, non arrabbiarti e dormi. Domani sarà un nuovo giorno e sarà tutto diverso. Io abito davanti al piccolo boschetto, la casa bianca a due piani se hai bisogno.

Lui annui e entrò a casa. Io risalii in macchina.

Theo: Quindi bei ragazzi, volete vi accompagno a casa o facciamo un giro?

Io: Gli altri ragazzi??

Ester: Saranno al sicuro per minimo 2 giorni, poi dopo 2 giorni c'è ne occuperemo.

Theo mise la sua mano sopra la sua gamba mentre guardava la strada.

Theo: Quindi andiamo a casa mia?

Accettami la proposta, quando arrivammo a casa sua era una casa grandissima.

Io: Ho un amico miliardario e non lo sapevo, ti sfrutterò.

Risimo.

Entrammo in casa. C'era un soggiorno molto accogliente.

Ester: Se volete vi faccio il tour. rise

Theo: Beh le cose importanti da sapere e che c'è una piscina, un tavolo da biliardo, mille giochi da tavolo che ho comprato apposta per Ester.

Io: Opto per i giochi da tavola.

Theo fece spallucce e andò nella stanza accanto, ritornando con una marea di giochi messi in fila. Ma inciampò e fece per cadere.

L'Alpha e il suo branco. |Liam Dunbar|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora