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 Improvvisamente come un uragano mi trovai le sue labbra sulle mie, ardevo di passione era vero, ma una passione diciamo tranquilla, non c'era nemmeno l'intenzione di fare sesso! Mi risulto un po' strano che tra me e lui non c'era voglia di fare sesso! In fondo sono il suo oggettino. Mi teneva stretta a se come se fossi la sua bambina, una cosa sua, ma in modo diverso dal solito.

Le sue mani vagavano sul mio corpo coperto da un vestitino... Non avevo ancora baciato nessuno prima d'ora un bacio intenso, voglioso, dolce un miscuglio così bello come se fosse proibito. Ma non lo era. Le mie braccia circondano il suo collo e in quel esatto momento che notai che l'abitacolo stava diventando caldo e quasi soffocante dall'atmosfera focosa che si stava creando.《 William....》 Dissi io tra un bacio e l'altro così affannoso cosi voglioso... 《 piccola dimmi》 pronuncio lui respirando a fatica, come se avesse corso una maratona. Mi staccai dalle sue labbra e pronunciai 《 Willys dobbiamo andare a sistemare la spesa a casa》 dissi io staccandomi di malavoglia da quel piccolo paradiso che è pur inferno.

Scesi dalle sue gambe e mi misi al mio posto all'acciai la cintura e lo feci partire, durante il viaggio la musica si espanse nell'abitacolo e iniziai a canticchiare un po' mentre la mano di William era appoggiata alla mia coscia sinistra mentre saliva un po' più su...Mentre guidava il mio sguardo lo scrutava attentamente, viso rilassato, labbra carnose che poco prima erano sulle mie... Mani lunghe e dita affusolate, e solo ora mi ricordai di quando lui entra dentro di me con le dita se pur mi scopa senza sentimento.《 ceni con me?》

Mi azzardai a dire mentre da lontano scorgevo la mia casetta, un sorriso mi nasce spontaneo finalmente mi sentivo libera, libera di fare come volevo, libera di poter essere una 19enne normale in cerca di lavoro che sicuramente troverò o comunque riavrò il mio vecchio lavoro.《Certo sophia ceno con te, così dopo torno a casa》disse, e un sorriso mi nasce spontaneo come se tra noi si ebbe una tregua, una dolce e candida tregua.

Parcheggio nel mio vialetto di casa che non vedevo da mesi, wow è sempre stato curato, ansi più curato di come lo avevo lasciato io, lo vidi scendere e aprire il portabagagli dove tiro fuori la spesa, e dirigersi davanti al portone di casa. Mentre io con tutta la calma del mondo scesi dalla sua macchina che profumava di lui e mi diressi da lui. 《 oh finalmente lumaca c'è l hai fatta ad arrivare eh》 lo vidi ridere e di mio canto feci una linguaccia e aprì la porta di casa.

le sue mani su di me volume 1 CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora