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Quel è l'esatto punto in cui tutto cambia?

william

La presi per mano e la portai via da lì, anche se era difficile per lei farlo, lo è per tutti alzarsi da qual posto e ritornarci tra un paio di mesi o settimane... Guardarla spogliarsi, per me fu' una cosa nuova, nessuna delle ragazze con cuoi sono stato si è mai spogliata come ha fatto lei. Non voglio che capite male, ma lei non si è mica spogliata dei suoi vestiti, ma si è spogliata il cuore, e per avere solo diciannove anni cazzo fa paura cosa porta nel cuore, non auguro a nessuno ciò che ha provato lei, a nessuno...

<<William mi fai male>>disse lei col respiro affannoso, non mi ero accorto che la stavo stringendo un pò troppo il polso, così allentai la presa dal suo polso e anche il passo. <<Scusami Soph, non me ne ero accordo dai su andiamo siamo ormai arrivati in macchina per poi andare al supermercato》 esordi io, girandomi e sorridendole per poi proseguire la mia camminata verso la macchina. Poco dopo uscimmo dal quel luogo triste e tirai piccolo sospiro di sollievo e la vidi rilassarsi un po' come se quel posto gli mettesse ansia che poi si, a chi non mette ansia un posto del genere?

Apri col telecomando la mia auto e la feci entrare, accesi e parti per la prossima destinazione, ovvero il supermercato, le servivano delle cose per la casa che non visitava da ormai più di quattro mesi. Chissà come era il suo mondo? Chissà come era la sua camera? Chissà come passava il tempo prima che io la prendessi come mia puttana? Non avevo risposte perché in fondo non la conoscevo bene se con come prostituta, ma io intendo come donna, come ragazza. Portai la mia mano alla radio e l'accessi, volevo che qualcuno parlasse al posto nostro, tutto nell'abitacolo diventava stretto perfino per me.《William, siamo arrivati》la senti esordire in un quasi sussurro, non me ne ero accorto che fossimo arrivati si già al supermercato.《 grazie Sophia per avermi avvisato, ora su piccola scendiamo e andiamo a comprare ciò che ti serve e poi ti accompagno a casa》 dissi io tranquillamente scendendo nel frattempo dalla macchina.

Mi misi al suo fianco, e insieme entrammo in quel supermercato mano nella mano, il che strani entrambi ma mi andava quel piccolo contatto fisico anche al di fuori, così da far capire quanto lei fosse mia.

Oh william ma lei non è tua! Mi ricordo il mio subconscio è vero non era mia, ma un po' lo era, era la mia puttana, il mio giocattolino, era tutto ciò che di erotico c'era.

《Sophia che devi prendere?>>Chiesi io con estrema tranquillità ma sempre tenendo la sua mano tra la mia, 《 in tanto devo prendere pasta e tante altre cose》 disse lei un po' in imbarazzo forse perché era molto che non veniva a fare spesa. 《William mi prendi per piacere il barattolo in alto?》 Disse lei con un sorriso, 《 certo tieni nana》risi mentre gli passavano barattolo, 《 ehi io non sono nana, sei tu che sei diversamente alto》 disse lei colpendomi a un braccio al quale non senti nemmeno il minimo dolore, il che però mi fece ridere.

《 Sophia ti conviene correre》Le dissi mentre lei sbarra gli occhi, e poco dopo farmi una pernacchia e iniziare a correre, sembravamo una coppia, sembravamo due scemi, due adolescenti spensierati.... Ma in realtà no eravamo solo il capo e la puttana nulla più. 《 Tregua William》 disse lei col fiatone appoggiandosi a uno scaffale di un reparto. Il che ne approfittai per avvicinarmi a lei, notai il suo respiro aumentate data la nostra vicinanza, soffia sulle sue labbra e poi mi allentai da lei... lasciandola li.

La vidi con la coda dell'occhio guardarmi con uno sguardo un po' strano sicuramente mi stava dando dell'idiota, ma poco importava... E fu a quel punto che mi decisi a richiamare la sua attenzione 《 Sophia andiamo》dissi io guardandola, senti i suoi passi dietro di me il che intuì che mi stava seguendo... Poco dopo arrivammo a girare quell'interminabile fila alla casa, ecco che la mia parte odiata era arrivata... La gente aveva comprato una marea di cose come se fosse la cena prima di natale.

Odiavo questa gente così.

Odiavo fare la spesa

Odiavo la gente in generale in realtà.

《 william tocca a noi su》ecco che sophia mi sveglia dal mio stato di catalessi, finalmente tocca a noi! Cosi non vedo nessuno e vado a casa da lei.《 William sono stanca di stare qui》 ecco che la piccola sophia era già stanca, la vidi appoggiarsi alla mia spalle mentre sistemavo le cose! 《 si piccola ora andiamo》 dissi scompigliandogli i capelli. 《 wow che coppia dolce che siete!》 Senti pronunciare dalla cassiera. 《 no noi non siamo una coppia》 ammisi facendo spallucce... 《 oh mi dispiace non lo sapevo 》 la vidi mortificarsi e imbarazzarsi... 《 ma si figuri non siamo solo amici>>

《 piccola dai prendi le chiavi della macchina e io prendi le buste della spesa così tu mi apri la macchina e io posso le buste e poi andiamo》 le posi le chiavi ed ed io presi le buste.《 eccoci qui piccola metto su è andiamo a casa》 dissi io poggiando le buste nei sedili posteriori dell'auto, e dirigendosi nello sportello per accomodarmi nel lato del guidatore, mentre sophia era già seduta ad aspettarmi.

<<William posso chiederti una cosa?》 Disse lei quando titubante 《 certo dimmi pure sophia》 dissi io rassicurandola. 《 baciami ora William, in questo fottuto parcheggio》 disse lei. Mi sorprese questa sua richiesta e mentre pensavo al da farsi la vidi togliersi la cintura di sicurezza e mettersi a cavalcioni su di me.

Nessuna aveva avuto il controllo su di me, ero io ad averlo su di loro ma sta volta lo concessi, forse perché avevo bisogno anche io di un suo bacio? O forse perché avevo bisogno di lei?. La strinsi a me baciandola.

Dio era buona come sempre, era mia come sempre, sentivo la sua eccitazione salire ma volevo gustarmi le Sue labbra semplicemente Qual è il punto dove tutto cambia? Ecco il mio punto dove tutto cambia? è lei e questo suo bacio

le sue mani su di me volume 1 CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora