Come cazzo era possibile che io deficiente e demente che non ero altro avevo appena rivelato la cosa più importante di sempre. Essermi innamorata di lui il mio datore di lavoro, il mio "stupratore" colui che aveva venduto il mio corpo per soldi a tantissimi uomini... Ma mi ero ammattita?
Lo vidi li impassibile a occhi sbarrati e increduli per una fottuta cazzata appena fatta eppure gli avevo promesso che non sarebbe successo, dato che a tutte lo aveva fatto giurare. Ma io a quella promessa importante ero venuta meno. e ora cosa si fa? <<William io non volevo>> provai a dire ma i singhiozzi mi fecero tradire la mia sicurezza se così si poteva chiamare << sta fottutamente zitta Sophia, non parlarmi>> urlò con tutte le sue forze, lo vidi dalla vena sul collo che iniziò a gonfiarsi maledettamente. Che cazzo hai fatto Sophia! Che cazzo hai fatto! Ho rovinato tutto come sempre... Tutto Così decisi che era meglio uscire a prendere una boccata d'aria, visto che ne io e ne lui riuscivamo a guardarci in faccia per paura forse di far trasparire tutte le nostre emozioni al riguardo ciò che era appena accaduto.
Così con lentezza scesi le scale del portico e mi avviai verso una metà a me non conosciuta per potermi chiarire le idee al riguardo. l'aria fredda mi provocava dei brividi che sorvolai dato che avevo un casino interiore enorme... Le sue urla rimbombarono nella mia testa a ogni passo che facevo. Forse era il caso che mi fermavo, poco dopo lo feci mi fermai davanti a un piccolo laghetto dovevo si trovavano delle piccole papere che nuotavano felici e spensierate... Già nessuno era più felice di loro in questo momento. Mi accasciai lentamente verso l'erbetta un po' fredda per me e chiusi gli occhi.
La mia mente viaggio incondizionatamente, alla prima volte che io incontrai i sui dannati occhi, a quella volta che per la prima volta assaporai le sue bellissime labbra che sapevano di menta e tabacco. intuitivamente sorrisi erano così buone, erano così perfette sulle mie. Erano una droga. E tutti quei momenti passati insieme, tutte quelle volte che facevamo sesso, tutte quelle sculacciate, quei colpi di cintura... Erano sbagliati è vero, ma mi eccitavano da morire... Solo se era lui a provocarmi il tutto oh Sophia ma che razza di masochista che sei! Sapete qual era il problema è che io ero innamorata da lui per davvero, anche se mi aveva fatta del male fisico e interiore, ma l'importante era che lui in un certo senso mi curava ogni qual volta mi faceva male. Certamente so bene che era un ragionamento de cazzo ma cosa potevo farci? Quando siete innamorati solitamente vi fate fare di tutto, vi lasciate fare del male anche se sarà dolorosa la guarigione, vi lasciate illudere e usare, e sapete perché? perché voi amate la persona in questione, perché voi amate il suo tocco! Voi amate tutto ciò che racchiude questa persona... Ecco perché vi lasciate fare di tutto da lui. Ecco è così sono io, mi sono lasciata fare di tutto pur di non perderlo, perché l ho amato e l ho amato da sempre! E pensare che la mia vita prima di William era normale, ero una ragazza di 19 anni che amava la vita se pur con me essa era stata crudele, e si era presa gioco di me, la stessa vita che mi aveva tolto in pieno la mia famiglia! Ma questo lo avevo accettato benissimo! Solo che poi essa aveva deciso di farmi un regalo, esso era proprio William!
Mi prenderete per pazza a definirlo regalo dopo quello che mi era successo, ma non potevo definirlo in altro modo, ero tornata ad amare anche se lui continuava a farmi male, ero contente di ciò che mi era successo dico d'avvero. Forse lì su qualcuno era felice che io ero felice! O forse erano stati proprio loro a mandarmi in quella casa, da quei maledetti occhi così profondi. << Cassie, mamma siete state voi vero?>> sussurrai al cielo ormai stellato Mi cosi semplicemente era tardi che non so quanto tempo avevo passato fuori, ma soprattutto qui a pensare alla mia vita... L'aria iniziava a essere tropo fredda per me e io inconsciamente non avevo nulla con me, e sentivo troppo freddo. Mi incamminai verso la direzione di fronte a me, sperando di poter uscire da questo maledetto boschetto. Gira e rigirai non riuscivo a uscire da qui, mi stava salando l'ansia e stavo iniziando ad avere paura dato che ho sempre odiato di star ola in un maledetto bosco, viste la mia precedente esperienza in questo fottuto luogo quando ero con Cassie.
Lacrime.
Lacrime.
Lacrime amare scesero dai miei occhi, potevo dar sfogo a esse ora anche se non era il momento. William dove sei? a un tratto un rumore di passi si faceva sempre più pesante e presente, iniziai a tremare ma sotto, sotto avevo un barlume di speranza che poteva essere lui, lui che probabilmente mi stava cercando. Dal nulla usci un uomo che si indirò verso di me, ma che io data la lontananza non riuscivo a vedere, appena fu abbastanza vicino da poter capire che non era chi volevo che fosse, iniziai a correre velocemente. << e inutile che cori bambolina, nessuno ti sente, e nessuno ti salverà nemmeno il tuo William, e poi qui l'uscita non potai mai trovarla>> sputo lui velenoso e con un sorriso amaro in bocca, avvicinandosi a me.<< stai indietro>>urlai mentre esso si avvicinava a me facendomi sbattere contro il tronco di un albero possente. << oh bambolina sei nella tana del lupo, ero mi prendo ciò che mi spetta, tanto il signorino non potrà salvarti>>espresse leccandosi le labbra!
Porca puttana mi sto cagando sotto dov'è lui...L'uomo si mi avvicino pericolosamente al mio corpo, e toccandolo con le sue mani luride. << lasciami pezzo di merda, te la passerai male appena lui mi cercherà e ovviamente mi troverà>>dissi io sicura e ferma. Lo vidi far una smorfia e ridere. William Dopo quella maledetta frase, la Lasciai uscire di casa, perché avevo bisogno di star solo a pensare al da farsi, se avrei dovuto tenerla oppure comunque lasciarla andare via, nel mentre ovviamente per ne parlavo con colui che mi aveva presentato la piccoletta. << simo che devo fare?>> chiesi al mio interlocutore dal mio smartphone << William ma allora sei deficiente, lei ti ama non lo capisci, e lo sai bene che non ho mai appoggiato nessuna delle nostre puttane, ma stavolta devo... Si è messa a nudo per te, e tu che cazzo fai, la mandi via!>> urlo Simone stonandomi le orecchie, di mio canto grugni, non mi piaceva affatto il suo atteggiamento. << simo tu sai bene che io la amo dalla prima volta, ma non posso>> urlai rinnegando le lacrime. << sì che puoi amico non ti farà soffrire, va da lei ora>>ridacchio e mise giù Si cazzo io la amo! Non posso più nasconderlo non a me ne a lei! Presi il mio telefono dalla tasca, e la chiami, ma i tentativi erano vani dato che aveva lasciato qui il telefono e fuori era già buio... Così usci fuori a cercarla, con un pò di ansia e paura. Mi immisi nel boschetto dove sapevo che potevo trovarla.
<<SOPHIA!>> urlai nella speranza di farmi sentire, ma l'eco di questo maledetto bosco non aiutava. Più passai facevo più l'ansia cresceva, dove cazzo è! Passai il laghetto ma non era li, non era li... Prosegui di nuovo nella speranza di poterla trovare, più mi incamminavo più si infittiva si bosco, e più io avevo paura per lei. << SOPHIA, DOVE SEI!>>gridai ancora, continuando a camminare.
Un urlo in lontananza mi si paleso nelle orecchie, volevo sperare che no era lei, più mi avvicinavo più esso si faceva intenso << Bambolina sta zitta, risparmi la tua voce tanto il tuo caro William non verrà, e poi se urli non potrai goderti l'orgasmo>>espresso quella voce.
Iniziai a correre a più non posso e trovai ciò che non avrei mai voluto vedere, un uomo viscido si di lei... Mi pietrificai all'istante le gambe non si muovevano, erano come fissi su questo fottuto terreno mentre lei stava per essere stuprata.
No cazzo William svegliati! Non permettere con grandi falcate mi avvicinai più alla scena, lei non mi vide aveva gli occhi chiusi e rifate dalle lacrime, le mani erano ferme sul quel tronco, mentre quell'uomo entrava e usciva dentro di lei.
I conati mi salirono ma cercai di rimandarli giù<<lasciala, immediatamente>> urlai avvicinandomi a loro, l'uomo si giro verso di lei << oh oh bambolina vedi ti è venuto a salvare il tuo principe azzurro>> cazzo quella voce. << Trevor cosa vuoi lasciala>> urlai avvicinandomi lui da dietro per poterlo afferrare. E cosi feci mentre lui di conseguenza usci da lei, facendola cadere. << a noi due pezzo di merda>>espressi sputandoli in faccia, lo gettai a terra come fosse un animale e iniziai a riempirlo di pugni, più lo colpivo più adrenalina si faceva presente in me << non devi fottutamene toccare la mia ragazza chiaro?>> urlai, aspettai poco il tempo che lui mi rispondesse << è cosi fottutamene stretta la tua puttana>> urlo mentre sputo il sangue.
Un pugno
Un altro...Come cazzo osa!
<< WILLIAM BASTA LASCIALO STARE TI PREGO>> prese parola Sophia toccandomi, mentre io allentai la presa di sto farabutto e lo buttai a terra, per prendere in braccio Sophia. << la vedi, è mia non devi toccarla>>dissi io sputando l'ultima volta sul corpo di Trevor e in quell'attimo lei svenne tra le mie braccia. La baciai mentre la tenni stretta a me.
Sei mia adesso Sophia Lea!
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le sue mani su di me volume 1 Completa
RomanceWilliam, proprietario di un circolo di prostituzione, intimoriva ogni ragazza gli si presentasse davanti, ma lei era diversa: Sophia, una diciannovenne come tante, entrò dopo un cata-strofico incidente in questo circolo. Sexy, perverso, altamente...