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Sei mesi dopo

Eccomi qui a distanza di mesi a torturarmi le mani davanti la porta di William, sono praticamente indecisa se suonare quel maledetto campanello oppure no quindi voleva dire aver ignorato il messaggio di William dove mi chiedeva di raggiungerlo.

Dopo mille e duecento complessi presi coraggio e poggiai il mio dito tremante sul campanello di casa, non ci misero molto ad aprire, infatti mi aprì Amelie la mia ex "domestica" che mi accolse in casa con un sorriso a trenta due senti.

《 ciao tesoro come stai?》Pronuncio abbracciandomi, 《 bene Amelie e tu?》 Dissi io staccandomi dal suo abbraccio accogliente 《 dai su vieni in cucina e mi racconti cosa ti ha porta qui》disse facendomi segno di seguirla.

Cosi senza obbiettare lo feci, la segui a passi lenti e con la testa che martellata dalle mille domande che in questo momento mi ponevo a cui comunque non avevo assolutamente una risposta.

《 Su tesoro accomodati e raccontami il tutto》 disse assicurandomi. Un sospiro lascio la mia bocca, un sospiro quasi di frustrazione e delusione ma anche un pizzico di mancanza. 《 mi ha chiamato il capo》 dissi semplicemente, Amelie annuì e torno a fare ciò che prima stava facendo.

L'attesa era estenuante credetemi , ma aspettavo impaziente che lui si facesse vivo, ed ecco che poco dopo la sua figura possente fece ingresso nella cucina dove mi trovavo. 《 Amelie ascolta quando viene Sophia chiamami》 disse lui era chiaro che non mi aveva vista, era chiaro che lui non aveva sentito nulla ne il campanello suonare ne la voce di Amelie, visto che era così tanto impegnato a guardare quel fottuto telefono. 《 ehm.. Willys guarda che Sophia è qui》disse lei sorridendo.

A quella frase lo vidi alzare di scatto la testa a girare gli occhi nella mia direzione, fu un attimo, solo un attimo in cui tutti i ricordi che per mesi stavo cercando di togliere dalla mia testa riapparvero. Ecco che annegai ancora, ancora una volta.《 oh ehm scusami... Sophia dai andiamo ti devo parlare, puoi seguirmi nel mio ufficio?》 Disse lui guardandomi negli occhi... Di mio canto semplicemente annui e silenziosamente lo seguì.

Certamente il tragitto fu molto silenzioso dato che era breve, e quando mi trovai lì davanti a quella porta tutti i ricordi riaffiorano come prima. Possibile che ogni volta che percorro un po di strada in questa casa tutto mi si ritorce contro?

《 vieni entra》 disse lui facendomi passare per prima in modo tale da farmi accomodare nei soliti divanetti. Qui dentro non era affatto cambiato nulla, il profumo su lavanda era ancora persistente, e sempre lo stesso, al centro della stanza troneggiava una scrivania anch'essa legno di acero come tutto il resto, tranne il divanetto sui cui in questo momento ero seduta.

Allora Sophia...》 Prese parola lui dopo attimi intensi di silenzio, forse stava ragionavo su cosa dire oppure come me lui stava semplicemente ricordando il nostro turbolento e bellissimo passato. 《 dimmi tutto William》 dissi io sistemandomi meglio nella mia parte di divano. 《 vedi Sophia io ti ho chiamata qui perché forse sia giunto il momento in cui io ti dica tutta la verità》annuncio lui. E io semplicemente annui aspettando che lui parlasse.《 vedi quando sei entrata a far parte del mio circolo io ti conoscevo già da molto tempo e se ben ricordi a una litigata con mio fratello pronunciai il nome di tua sorella Cassie, questo probabilmente ti e sembrata una coincidenza ma in realtà non lo è》disse lui fermandosi, io non riuscivo a parlare non avevo le parole come se esse mi erano morte dentro. Cosi presi la decisione di lasciarlo parlare. 《 dicevo non è una coincidenza io e Rayan conoscevamo molto bene la tua famiglia, quindi tua mamma e tuo papà e anche Cassie.

Lei e Rayan anni prima stavano insieme e quindi di conseguenza ci conoscevamo anche noi, solo che probabilmente tu non lo ricordi dato che eri molto piccola》Disse lui, e io ero ferma a quella dannata frase.

Rayan e Cassie stavano insieme"

Cosa cazzo significava? 《 cosa significa che noi e loro stavamo insieme 》 disse con voce al quanto agitata e impaurita, ciò lui lo notò e poggiò la sua calda mano sulla mia spalla.《 posso continuare?》 Chiese lui titubante, non riuscivo a parlare adesso era arrivato il momento di dover ascoltare, annuì lentamente e lui riprese il suo racconto.《 quindi quando i tuoi e la mia migliore amica Cassie morirono decisi che era arrivata l'ora di prendermi cura di te, e così casualmente mandai Simone a farti trovare lavoro in quel bar... Che era il bar di Trevor o meglio del nonno di Trevor, il quale sapeva bene le mie intenzioni e cosa facevo. Cosi beh tu entrassi a far parte della mia vita e di questo circolo ma avevo sempre un peso dentro di me e lo tengo ancora adesso a distanza di anni. Ti ricordi quando quel giorno siamo andati al cimitero e tu mi dicessi che non sapevi chi fossero gli assassini dei tuoi? 》 chiese lui con gli occhi incastrati sui miei, io annuì.

《 bhe io li conosco, e sono i miei genitori 》 disse abbassando la testa. beh io li conosco, e sono i miei genitori beh io li conosco, e sono i miei genitori

Non riuscivo a parlare, non riuscivo a dire nulla ero ferma in quella frase per la seconda volta. Ma con un briciolo di forza ebbi il fiato per parlare 《 tu... tu non me l hai mai detto.. tu non me ne hai parlato sapendo che io ci stavo male e mi sentivo in colpa》 dissi urlando.. 《 io scusami piccola》 disse, ma di colpo mi alzai per dirigermi verso la porta.《 non andare ti prego》 disse William. Ma stava scherzando? Ha sempre saputo chi erano e non me l ha detto , fu allora che di getto dissi 《 perché?》 Lui mi raggiunse e mi prese tra le braccia.

Mi era mancato, così tanto ma non era l'ora ne il luogo nel il contesto adatto 《 perché cazzo Sophia io ti amo da quando avevo sedici anni e tu dodici, perché non volevo che soffrissi amore》 disse lui piangendo ma allo stesso tempo urlando.《 ma che cazzo di ragionamento è William?》dissi io, lui non seppe cosa rispondere, ma fece un fottuto gesto che non mi aspettavo. Mi baciò, un bacio un solo bacio. In bacio che all'inizio non volevo ricambiare ma poi d'istinto ricambiai, mi mancavano le sue labbra e questa era una delle tante volte in un cui il mio cuore e la mia testa erano d'accordo per la prima volta.《 cazzo quanto mi sei mancata》disse lui. Basto quella frase per farmi fondere a lui.

Basto quella frase per farmi fare l'amore con lui!《 ti amo》 disse, lo guardai e sorrisi.. Mentre piano gli toglievo la maglietta e baciavo ogni lembo di pelle nell'attesa di poterlo sentire tra le mie gambe. Non ci volle molto che il mio desiderio venne esaudito, lui tra me mie gambe che spingeva con forza e al contempo un po' di lentezza. 《 cazzo più veloce amore!》 Urlai graffiandogli la schiena, un grugnito lascio la sua bocca che era in quel momento impegnata a torturarmi il capezzolo. 《 piccola non muovere i fianchi in questo modo, ti scongiuro rischio di venire》 disse lui con tono supplichevole.

Ma io volevo farlo venire,così da poter fondersi con me, ed ecco che con un gesto e urlo entrambiraggiungemmo l'orgasmo più bello e intenso della nostra vita. Amavo quest'uomo,amavo il modo come mi sentivo con lui.《 ti amo piccola!》 Disse lui baciandomi a stampo e alzandosi da meper sistemarsi meglio e accogliermi tra le braccia. 《 ti amo William》 risposi chiedendo gli occhi.

William

Dopo averle confessato tutto, ci siamo fusi l'uno nelle bracciadell'altra, era arrabbiata ma mi mancava davvero tanto e mi sarebbedispiaciuto che avrebbe saputo la verità senza avere le adeguate spiegazioni dame.

Vederla dormire contro il mio petto era qualcosa di davvero unico e dolce, maquesto momento fu interrotto da Samantha che entro nel mio ufficio. E fu allorache mi maledissi di non aver chiuso a chiave la porta.

《 William cosa cazzo significa?》sbraitò lei infuriata 《 cosa può significare secondo te?》 Chiesi irritato efacendole segno con la mano di abbassare la voce.

《 lei sa che gli hai preparato il biglietto perl'Italia? E sa la verità?》 Chiese

Ed io annuì con la testa per la prima domanda mentre per la seconda scossi latesta..

Come avrei potuto dirle che sarebbe partita non per mio volere?

Cosi istintivamente mi alzai e presi quella busta con sul il suo nome e ilbiglietto dell'aereo e mi vestiti senza far alcun rumore e portai con me siaAmelie che Samantha così sarebbe stata meno dura.

Ma non prima di averla salutata come si deve.

le sue mani su di me volume 1 CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora