Entrai in casa con la paura di varcare quella soglia, come se avessi paura di rivivere certe emozioni, certe sensazioni...Era tutto come l'avevo lasciato, il mobile all'entrata dove ci mettevamo le chiavi e le lettere che arrivavano ogni santissima volta, sopra a questo bellissimo mobiletto vi erano le foto dei miei genitori, quella foto era una delle foto più belle in assoluto, erano abbracciati e papà sorrideva all'obbiettivo mentre mamma lo guardava affascinata come se fosse la prima volta che lo vedesse! Mentre nell'altra cornice c'eravamo io Cassie da piccole, lei mi abbracciava stretta mentre entrambe ridevamo sperimentate come dovevano fare due bambine a quell'età. Continuai a camminare incerta verso la cucina, dove scorsi Wlliam che metteva apposto la spesa, Entrai piano e osservai la cucina, era rimasta come allora, Immacolata e profumava di pulito come se qualcuno ogni giorno venisse qui e la pulisce, era sicuramente William che si prendeva cura della mia casetta.《 William vuoi una mano》 dissi passando accanto William, di suo canto lui annuì la testa e mi sorrise, cosi presi un po di coraggio e mi a sistemare le cose,《Da oggi in poi inizierà la tua nuova vita senza quel casino di persone》pronuncio lui, lo guardai senza poter rispondere, non sapevo cosa poter rispondere. Lui mi fisso con le sue iridi dentro i miei occhi, avevo paura come sempre che potesse leggermi negli occhi, aveva il potere di leggere dentro di me dà un po di giorni come se riuscisse a capirmi solo lui.
Lo vidi avvicinarsi pericolosamente a me, e incastonarmi tra il marmo del bancone della cucina e il suo corpo massiccio.
Il mio respiro Iniziò ad accelerare a una velocità disarmante, ecco che ogni suo tocco se pur lurido mi faceva star bene. Paradossalmente era vero lui ha il poter di farmi stare bene ma così bene che era difficile da spiegare.
Le sue labbra in poco tempo si posarono sulle mie e iniziarono a farmi provare un vortice di emozioni uniche, eppure era come sempre il mio capo, le sue mani viaggiavano sul mio corpo percosso da brividi, leggeri piccoli e incandescenti brividi, le sue labbra si separano dalle mie per la poca mancanza d'aria.
《 William perché tutti questi baci?》 La mia domanda risuonò più come una supplica, lo vidi sorridermi leggermente e poi rispondermi, 《 quando siamo fuori da quelle mura di casa sophia posso baciarti senza aver un doppio fine》 sorrise lui passandomi la sua grande mano sulla mia guancia, era calda, mi incuteva un po' di timore al tempo stesso. D'istinto lo baciai, non so del perché di questo mio gesto così spudorato ma lo baciai, avidamente, come per fargli capire che lui fosse mio, ma non era mio, non poteva mai essere mio.
Le sue mani entrarono in contrasto con la mia pelle bollente e ardente di essere tocca almeno solo oggi dalle sue mani calde, come sempre le sue mani esperte mi percorrevano con fermezza e per nulla timore.
Poco dopo la mia maglia volò nel pavimento lasciando in bella vista i miei seni sodi e i capezzoli turgidi dall'aria fredda a cui erano esposti, le Sue grandi mani con esperienza le persero tra esse e le chiusero, un gemito lascio la mia bocca quando lui le strinse un po' più forte del dovuto.《 Willam mi fai male》 la sua prese allentarono un po' mentre prese d'assalto il mio collo, a ogni marchio ero sempre più sua. 《 Sei mia sophia, mia è basta》Un bacio
Un bacio
Un altro
Un altro ancora.
Mi prese saldamente dalle mie gambe e tra un gemito e l'altro proferì 《 dove la camera da letto?》 Indicai con la mano una camera, non mi ricordavo quale indicai, lui proseguì per quella direzione, e con un calcio aprì la porta.
Con grandi falcate percorse la stanza fino ad arrivare al grande letto posto al centro della stanza, con un gesto un po' rozzo mi butta su di esso, mentre con un luccichio strano negli occhi mi guarda come un leone guarda la sua preda. Ero la sua preda e lui il mio cacciatore. Si stende su di me non prima di aver tolto ogni indumento che gli impediva di farmi sua, al tempo stesso ogni suo indumento fece compagnia ai miei di poco prima! Era nudo davanti hai miei occhi, Era bellissimo E come ogni notte sarebbe stato mio, ma lui non lo sapeva non ne era a conoscenza.
La sua bocca affondò sul mio seno destro mentre con la mano stringeva l'altro seno, piccoli sbuffi, le mie mani vagavano su tutta la sua schiena bollente e ardente di passione, 《 di che sei mia sophia!》 Disse in un sussurro mentre con la bocca faceva pressione sul mio collo.《Sono tua!》usci quasi fosse una supplica e fu li che entro dentro di me in un colpo secco e senza preavviso, ciò mi costrinse a inarcare la schiena《 cazzo che male》 espressi, lo vidi fermarsi di botto e fissarmi negli occhi 《 cosa hai detto sophia?》ecco, se n'era accorto, chiesi scusa ma prima ricevetti un sonoro schiaffo nella coscia. Iniziò a farmi sua con spinte secche e forti, mentre ogni lembo di pelle si colorata di viola, succhiava, ansimava, e io piangevo dal dolore, si era incazzato io non volevo. Un urlo fuoriesce dalla mia bocca, ciò lo costrinse a spingere in me così crudelmente da sentirmi squarciare dentro.
A ogni spinta sempre più dolore
A ogni urlo sempre più lacrima
A ogni lacrima sempre più male.
Poco dopo lo senti riversarsi dentro di me, sentivo che era stato mio nel modo più sbagliato che poteva esserci, ma era più mio. Quel suo corpo era stato mio nel modo più brutto, quelle mani erano state mie, lui era stato mio ma il mio cuore non provava disprezzo ma quasi compassione, per questo suo gesto inappropriato e malsano. Quel poco che scorsi sul mio corpo grazie alla fioca luce mi fece rabbrividire, ancora segni Per l'ennesima volta
Ancora dolore.
Ancora io
Ma sarei pur sempre riuscita ricomporre i miei pezzi?
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le sue mani su di me volume 1 Completa
RomanceWilliam, proprietario di un circolo di prostituzione, intimoriva ogni ragazza gli si presentasse davanti, ma lei era diversa: Sophia, una diciannovenne come tante, entrò dopo un cata-strofico incidente in questo circolo. Sexy, perverso, altamente...