Vennero assaliti da un
gigantesco assemblamento di persone che probabilmente non avevano mai visto in vita loro.
Era le 8 e 10 di quel venerdì autunnale, richiamati dalla folla in delirio per quella manifestazione improvvisata.
I loro nomi vennero urlati, cercando di far giustizia a quella tematica che i ragazzi avevano preso con possessione "i propri sogni".I cartelloni in alto con inciso il nome della band, la folla in delirio inutilmente placata dalle forze dell ordine intervenute qualche minuto prima,e l espressione abbattuta del loro preside,fecero si che jeon jungkook si sentisse a casa propria.
Tutti quei ragazzi, probabilmente di altre scuole della sua città,erano scesi in piazza per fare un appello ben sentito a coloro che si rifiutavano di credere nei sogni dei ragazzi,e loro,proprio loro,erano il porta voce di quella guerra pacifica che stava avvenendo.Tra la confusione e i gesti simbolici degli adolescenti,si fecero spazio i 7 del tutto straniti e soprattutto grati per coloro che avevano preso a cuore la loro storia,privati dei loro sogni.
Il grigio si mise a piangere,sostenuto da taehyung che volle abbracciarlo per quella grande commiserazione che stavano provando.
Non c erano minimamente parole per descrivere quello che stava accadendo, ed infatti non parlarono minimamente oltre ad osservare come i loro coetanei si stavano battendo per i loro diritti nel sognare.Prese la mano del biondo che non smise di piangere nemmeno un secondo,stringendolo tra le proprie dita e sorridendo ampiamente a quella visione.
Lo portò a se, rinchiudendolo nel suo addome mentre inutilmente asciugava il suo viso bagnato dalle lacrime di gioia.
Erano stati sentiti,anche senza aver fatto nulla, nella speranza che quell addio non fosse invano,eppure, quei ragazzi erano proprio li, a testimoniare come i sogni possono avverarsi, e come non fossero incentivati da coloro che erano il presente.Avrebbero preso in mano il futuro, quella manifestazione in centro seoul abbagliando chiunque era proprio a scopo nel continuare ed a incentivare nel credere in sé stessi.
Portò il suo viso a guardare nuovamente il biondo,a stretto contatto con l addome del moro,sorridendo con spensieratezza.
Lo prese dalla propria vita, sotto gli sguardi della gente che si era accorta del loro arrivo.E chi li incitava,e chi immortalava quella scena, il moro lo tirò a se prendendo ciò che era suo,le labbra del suo amato.
Ebbe inizio un bacio appassionato sotto le incitazioni dei ragazzi, impressionati e soprattutto felici della notizia dei due.
Sorrisero insieme,augurandosi il meglio stringendosi l uno con l altro,affinché potessero cessare quelle lacrime.La mano del moro incitò il resto del gruppo ad unirsi a quell abbraccio improssivato riuscendoli a smuovere dopo poco.
Venne quell abbraccio fotografato , i 7 componenti della starboys a ridere ed saltellare tenendosi l uno abbracciato all altro.
Tenne a se stretto il suo ragazzo, dannatamente felice come non mai a ridere a quella possibilità che stavano ricevendo ringraziando tutti coloro che ci avevano messo del proprio per aiutarli, per aiutare loro stessi.
《Ti amo.》Il biondo si ricompose guardando intensamente il moro, incentivato da chiunque li stesse guardando.
《Ti amo jeon jungkook, te lo dico qui di fronte a tutti...ti amo》
《Quale miglior giorno se non questo piccolo, ti amo da impazzire 》FINE.
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𝑺𝑻𝑨𝑹𝑩𝑶𝒀
Fanfic| 𝑪𝑶𝑴𝑷𝑳𝑬𝑻𝑨 | Nella vita sedentaria di jeon jungkook,leader e chitarrista della band liceale starboys,finirà per imbattersi nello sconosciuto nerd park jimin,segretamente affascinato dal suo strumento base, la chitarra,oltre alla tremenda cot...