Una creatura leggendaria è un essere mitologico o del folclore. Queste creature, sebbene vengano spesso definite "fantastiche" in seguito, si differenziano dalle creature del tutto immaginarie della narrativa o del cinema per il fatto che qualcuno, in qualche epoca, ha ritenuto che fossero reali. Nel corso degli ultimi millenni di storia dell'uomo, le culture e le tradizioni di ogni popolo, si sono arricchite di storie e miti, strettamente, legati a creature mitologiche, leggendarie e animali fantastici risultato dell'incrocio tra uomini e animali realmente esistenti. Queste creature mitologiche dalle mille forme e il più delle volte dall'aspetto inquietante e raccapricciante, le possiamo trovare nei racconti e nelle leggende sia greche che romane ma anche in quelle della cultura nordica e orientale. Quando si parla di queste creature mitologiche dobbiamo tener presente che in una data cultura e in un determinato momento storico sono stati creduti esseri reali, quindi, effettivamente esistiti.Questa penisola è stata, insieme alla Grecia, la culla della civiltà occidentale e custodisce innumerevoli storie, giunte fino a noi dalla mitologia classica, dalle superstizioni medievali e dalle più recenti leggende metropolitane. Prezioso, è il legame di queste creature, con il mutamento del territorio e la toponomastica (Lo studio scientifico dei nomi di luogo, considerati nei loro tipi, di derivazione): nella finzione collettiva, la nascita o la morte di un mostro viene elevata a spiegazione fantastica per i processi geologici, le bonifiche, la crescita urbana. Ecco che un gigante addormentato dà origine a una catena montuosa, mentre, alla sconfitta di un drago, segue la costruzione di una cappella o la nascita di un lago.*Arpie:*Nella mitologia greca le Arpie erano mostri alati rappresentati con il volto femminile e il corpo di avvoltoio. In generale sono state rappresentate con il viso di donna e il corpo di un volatile. Sono figlie di Taumante ed Elettra anche se per altri autori sono figlie di Poseidone e Gaia o di Echidna e Tifone che generarono anche Cerbero e l'Idra. I loro nomi erano: Podarge, Aello, Ocipite, Tiella e Celeno anche se, nelle varie storie legate a queste creature, alcuni autori riportano solo i nomi di Aello, Ocipite e Celeno, quest'ultima citata per la prima volta nell'Eneide da Virgilio. Queste creature mostruose personificavano la furia dei venti marini. Infatti durante le burrasche e le tempeste di mare erano solite rapire i naufraghi.*Basilisco:*Il Basilisco, (e qui sfatiamo i miti, creati da Harry Potter) è simile ad una lucertola alata, lungo, secondo varie leggende, poco più di 20 centimetri. Il suo aspetto, alquanto inquietante, è caratterizzato da una testa e da zampe di gallo, ed è capace di uccidere con il suo sguardo penetrante o con il suo soffio velenoso. Il Basilisco è letale, a tal punto che brucia, letteralmente, tutto ciò che lo circonda. Durante i secoli, le leggende legate a questa creatura, lo hanno descritto con capacità letali sempre crescenti. Oltre ad uccidere con lo sguardo e con il suo fiato, sarebbe capace anche di sputare fuoco e uccidere con il suo caratteristico sibilo. Oltre ad essere descritto con dimensioni sempre maggiori, alcune leggende riportano che questo temibile essere fosse in grado di uccidere chiunque avesse toccato un oggetto entrato in contatto con lui. Beda il Venerabile fu il primo autore a descrivere come nascerebbe un Basilisco. Secondo i suoi racconti, questa creatura, nascerebbe da un uovo deposto da un gallo. L'uovo, di forma sferica, verrebbe successivamente covato, per nove anni, sopra un nido di peli di Iuvi.*Centauro:*I Centauri, nella mitologia greca, erano creature per metà umane (nella parte superiore) e per metà equine (nella parte inferiore). La parola Centauro, significa, letteralmente, "colui che trafigge il toro" e la leggenda ci narra che vissero nelle foreste, della Grecia Classica. Come per ogni altra creatura mitologica, il Centauro è presente in diverse storie, del mondo classico, e ognuna di queste narra una diversa origine della "specie". I Centauri, discendenti di Issione e Nefele o Era, erano noti per essere degli inguaribili ubriaconi e violentatori di donne. Questa credenza nacque da un episodio che si verificò durante le nozze tra Ippodamia e Piritoo, re dei Lapiti. Infatti, questi tentarono di violentare le donne e uccidere gli uomini. Il re e il suo amico Teseo, però, uccisero molti Centauri cacciandoli in seguito anche dalla Tessaglia. Non tutti i Centauri però avevano questa indole. Chirone, per esempio, era considerato uno dei Centauri più saggi e i suoi insegnamenti, soprattutto quello sull'arte della guarigione, lo fanno ritenere il padre fondatore, della scienza veterinaria. Il Centauro, nella gran parte dei casi, è raffigurato armato di un arco o di una clava. È intento nella caccia di prede quali colombe o cervi. Questi animali sono stati scelti per simboleggiare la debolezza dell'anima, facile preda del male. Troviamo i Centauri citati nell'Inferno di Dante come giustizieri delle persone che hanno usato violenza verso il prossimo. La collocazione dei Centauri nell'Inferno con tale compito sta proprio a simboleggiare la loro indole violenta perseguita durante la loro vita terrena._____________________________Sconsigliato approcciarsi, con queste creature, perché aggressive e imprevedibili.*Cerbero:*Figlio di Echidna e Tifone, Cerbero è sicuramente una delle figure mitologiche tra le più rappresentative della letteratura classica. Ritenuto guardiano e custode dell'inferno ha l'aspetto di un enorme cane munito di 50 o 100 teste. Nella maggior parte delle rappresentazioni però è raffigurato con tre teste e la coda di drago. Inoltre, è munito di una criniera formata da teste di serpente. Posto a guardia degli inferi (l'Ade), da dove impediva il ritorno sulla Terra delle anime dei morti, emetteva terribili latrati. Si placava solo se i defunti gli offrivano del miele posto precedentemente nella loro tomba. Collocato da Dante nel cerchio dei Golosi, Cerbero fu più volte ammansito da altri eroi della mitologia greca quali Orfeo che usò il suono della lira, da Enea che gli offrì una deliziosa focaccia preparata dalla Sibilla e da Ercole che lo incatenò e lo rispedì negli inferi dopo averlo trascinato fino a Trezene.(Approcciare con cautela e calma. Facilmente irritabile. Cibo e musica sono fortemente consigliati).*Chimera:*La Chimera nella mitologia greca era figlia di Echidna e Tifone. Un'altra versione del mito ci parla di questa creatura, come frutto di un rapporto incestuoso, tra la stessa Echidna e suo figlio Ortro. Questa creatura simboleggiava le terribili tempeste marine. Era rappresentata con la testa di leone, la coda di drago o a forma di serpente e il corpo di capra. In altre versioni la troviamo con una testa di capra sopra il corpo di leone. Inoltre, viene raffigurata con fiamme che le fuoriescono dalla bocca. Sempre nella mitologia greca, troviamo la Chimera uccisa da Bellerofonte, aiutato dal suo cavallo alato, Pegaso. Tra gli autori che citano questa creatura, della mitologia, troviamo Spencer. Nella sua opera "La Regina delle Fate" la indica, infatti, insieme a Cerbero, come la generatrice della Bestia Latrante. Questa creatura mitologica, è citata anche nell'Iliade di Omero, nell'Eneide di Virgilio, nella Metamorfosi di Ovidio e nel Paradiso Perduto di Milton.(Approccio sconsigliato, poiché potenzialmente pericoloso. In caso si decida un approccio, mantenere la calma e essere rispettosi).*Echidna:*Figlia di Ceto e Forco, Echidna ha le sembianze di donna con la parte inferiore del corpo a forma di serpente.Moglie di Tifone, viveva in una grotta denominata Arima dove generò una serie di creature terrificanti. I figli attribuiti a Echidna sono la Chimera, l'Idra, le Arpie, la Sfinge, Ortro, Cerbero, Ladon e il Leone di Nemea. Altri autori le attribuiscono la maternità solo di Ortro, di Cerbero, dell'Idra e della Chimera. Altri autori le attribuiscono, come suoi figli anche la Sfinge e il Leone di Nemea. Questi li avrebbe avuti, insieme alla Chimera, da un rapporto incestuoso con il figlio Ortro. Nelle credenze dell'antico, mondo greco, l'Echidna e la sua discendenza simboleggiavano le barriere alla realizzazione dell'ordine divino. La costruzione di quest'ordine presupponeva la distruzione di tutte queste terribili creature. Così, dopo che Zeus uccise Tifone, la sua opera di annientamento fu ripresa da varie figure mitiche ed eroi dell'antica Grecia quali Ercole (o Eracle) che durante le sue dodici fatiche annientò Ortro e Cerbero. Bellerofonte uccise la Chimera, mentre la morte di Echidna è avvenuta per mano di Argo.(Non approcciare, poiché potenzialmente pericolosa). *Fenice:*La parola Fenice deriva dal termine greco "phoinix", il cui significato puà essere interpretato come "rosso" o "albero solare". La Fenice è un uccello fantastico e sacro dalle sembianze simili a quelle di un'Aquila. Generalmente è rappresentata con il collo color dell'oro, il corpo rivestito di piume rosse e la coda azzurra con sfumature rosee. È una creatura protagonista di innumerevoli storie e racconti ma il più antico è stato scritto da Erotodo. Egli ci racconta che questo meraviglioso uccello può vivere fino a 500 anni è ha la facoltà di rinascere dalle proprie, accese nel tempio di Eliopoli in Egitto, dopo la morte. Nella simbologia cristiana questa creatura fantastica e mitologica rappresenta la Resurrezione di Cristo. Il motivo di questo accostamento è da rintracciare nelle origini egizie del termine, che indicava, presso quelle popolazioni il "risplendere" o il "sorgere". Il termine egizio, che corrispondeva all'immagine di questa creatura, era "Bennu".(Approcciare con rispetto e dolcezza. Solitamente docile).*Fenrir:*Fenrir era un lupo dalle dimensioni gigantesche figlio del dio Loki e dell'orchessa Angrbodhra e incarnava, presso le popolazioni nordiche, le paure per il lupo. Fenrir nella mitologiaDotato di una forza eccezionale, emetteva ululati che sconfortavano e terrorizzavano anche gli dei. Ancora neonato fu rapito dagli dèi di Asgard, perché, per sua mano e dei suoi fratelli, sarebbe giunta la fine del mondo. Nutrito da Tyr, figlio di Odino, divenne una creatura gigantesca. Infatti, quando apriva la bocca, la mandibola toccava la terra e la mascella il cielo. Rimasto l'unico abitante di Asgard fu incatenato prima con una grande catena chiamata Laending e in seguito con Dromi. Dromi era il nome di un'altra catena molto più resistente. Falliti entrambi i tentativi, Fenrir fu bloccato per opera di un nano. Questo usò il respiro di un pesce, le radici di un monte e il silenzio di un gatto. Così, una volta incatenato, gli fu conficcata una spada nelle fauci per far cessare i suoi terribili e gelidi latrati. Durante la resa dei conti la creatura si liberò dalle catene. Si alleò, in seguito, con i Giganti, inghiottì Odino rimanendo ucciso in seguito per mano di Vidharr. Fenrir è citato nell'Edda, nell'Edda di Snorri e nel poema di Percy MacKay Fenris the Wolf.(Approccio sconsigliato. Scaltro e, tendenzialmente, aggressivo, data la sua condanna, da parte degli Dei nordici).*Idra di Lerna:*L'Idra di Lerna è un gigantesco essere acquatico, della mitologia greca. Figlia di Echidna e Tifone è rappresentata con 7, 9, 50 e perfino 100 teste di cui solo una era mortale. Con corpo da drago, lunghi artigli e una possente coda era una creatura praticamente invulnerabile. Secondo la leggenda se si recideva una testa, nello stesso punto ne nasceva immediatamente un'altra. L'Idra viveva nel Lago di Lerna e simboleggiava il limite del regno della morte. L'eroe leggendario che sconfisse questa creatura fu Ercole durante una delle sue dodici fatiche.! In questa impresa fu aiutato, da suo nipote, Lolao. Questo, durante la battaglia, bruciava con dei tizzoni ardenti le ferite inferte con la spada da Ercole. Questo faceva in modo che la testa, una volta recisa, non crescesse di nuovo. Rimase così solo la testa mortale che, una volta tagliata, fu seppellita sulla strada di Eleunte, non prima di aver imbevuto alcune frecce nel veleno che ne fuoriusciva. Queste frecce furono di seguito utilizzate per uccidere Chirone, Nesso e Filottete.(Approccio sconsigliato. Diffidare, in quanto violenta).[11/5, 10:36 PM] Kira: *Manticora:*Nei bestiari medievali la Manticora era annoverata, tra le creature fantastiche, che vivevano nella lontana India. La prima descrizione di questa creatura ce la fornisce Ctesia di Cnido, un viaggiatore greco, vissuto tra il V ed il IV secolo a.C.. La sua descrizione ci dice che questa creatura aveva una livrea color rosso, il corpo di leone e la testa umanoide. Era munita di tre file di denti sia sulla mandibola che su la mascella. Aveva, inoltre, la coda simile a quella dello scorpione da cui era in grado di scagliare aculei avvelenati simili a dardi. Il nome Manticora potrebbe essere di origine persiana e significherebbe "mangiatrice di uomini". La sue capacità, oltre a quella di scagliare letali aculei era quella di compiere grandi balzi che le permettono di superare anche gli ostacoli più difficili. La Manticora è una creatura quasi invulnerabile e può essere uccisa, solo da un leone. Spesso citata nelle leggende cristiane, rappresenta l'incarnazione del malevolo o dello stesso Diavolo. Geremia, uno dei profeti della Bibbia e demolitore instancabile di false credenze, è spesso ritratto proprio con questa creatura. Spesso, infatti, appare raffigurata al suo fianco.(Scaltra e potente. Approcciare solo se con buon livello di esperienza, con attenzione e tenendo la guardia alta)