BIBLIOMANZIA:oggi parliamo di un altro metodo di divinazione accessibile a tutti ma che comunque richiede le sue accortezze per non incappare in cose spiacevoli.Come dice il nome lo strumento usato per divinare in questa pratica è un libro, che di solito è un testo sacro oppure uno che ci sta molto a cuore, con cui abbiamo una forte connessione o legame.L'usanza della bibliomanzia nasce nell'antichità in cui le persone consultavano testi importanti come i poemi di Omero o l'Iliade di Virgilio; gli ebrei usavanp la Bibbia ma piano piano i cristiani smisero di utilizzarla -così come i Vangeli-.I motivi erano due: la divinazione in sé, considerata un peccato e una pratica derivata dal Male -quindi da Satana-, e anche il rispetto verso il testo stesso, sacro.Come si patrica la bibliomanzia?Inanzitutto è necessario proteggersi come sempre (ognuno ha il suo modo di farlo, a partire dal classico cerchio di sale), poi mettersi seduti in una posizione dritta. Bisogna svuotate la mente e concentrarsi solo su ciò che si vuole chiedere; una volta formulata la domanda o il chiarimento che si vuole ottenere la si dovrà esporre dentro di noi o ad alta voce.Si aprirà quindi il libro a una pagina totalmente a caso (si può fare anche con gli occhi chiusi) e poi puntare il dito in un punto del foglio. Alcune persone scelgono di leggere semplicemente la prima parola, frase o paragrafo della pagina trovata.Molto spesso i responsi sono da interpretare, e potrebbero non esserci chiari subito, ma al momento opportuno.Si deve sfatare anche il mito che la copertina di tale libro debba essere per forza rossa, perché si può usare, come abbiamo detto prima, ogni tipo di libro.Ovviamente se non fatta nel modo corretto anche la bibliomanzia può portare a brutte conseguenze e contatti con entità indesiderate, quindi state sempre attenti!