Durante il Medioevo, quando la Stregoneria si strutturò come conseguenza di un connubio tra reminiscenze pagane ed interpretazione magico-superstiziosa del Cristianesimo, pentole, paioli e calderoni assunsero un profondo significato magico e filosofico. Per i praticanti e gli aderenti a questa forma di spiritualità, il Calderone magico divenne il simbolo della cosmologia e del percorso evolutivo dell'anima.
Per le antiche Streghe, il Fuoco alla base del calderone rappresentava l'Inferno . Il potere della fiamma, poteva essere domato per un uso positivo, un potere così grande che corrompe con passione e morte ciò che ne viene in contatto. Si trattava del fuoco del sole rubato agli Dei del Cielo e custodito nella terra (Lucifero, Prometeo). L'Inferno stregonesco, quindi è molto diverso dal luogo di punizione dell' Inferno Cristiano. Quest'Inferno, è un luogo di potere, gestazione e potenzialità, paragonabile all' Ade e agli aldilà pagani, in cui le anime dei morti e dei sacrifici, vi accedevano mediante cremazione o annegamento. Queste anime sono in perpetua attesa di una rinascita, si spingono con foga verso l'alto nella spasmodica ricerca di un'incarnazione terrena. Possiamo paragonarlo al regno sotterraneo di fiamme del dio romano Vulcano, signore della metallurgia. Anche in questo caso si tratta della rappresentazione del potere bruto del fuoco, che se domato può risultare utile.
Sopra il fuoco poggia il Calderone, simbolo della terra e del mondo. I suoi tre piedi simboleggiano l'unione armoniosa di Inferno, Mondo e Paradiso, il dio trino (come il Dio dei Druidi) Padre Figlio e Spirito Santo che ha potestà su tutto. Sotto di essa c'è l'aldilà di fuoco che gli trasmette costante energia e che allo stesso tempo, trattiene le fiamme, impedendo di bruciare senza controllo ciò che contiene.La caldaia delle streghe contiene, quasi sempre, una sostanza liquida a rappresentare l' Acqua. Il potere dell'acqua è quello di assorbire e riflettere le proprietà di ciò che vi si immerge. A livello cosmico rappresenta il mare e il cielo. Nell'uomo rappresenta i fluidi gastrici e corporei che assimilano e distribuiscono il nutrimento. Quando i fluidi sono riscaldati dal fuoco, l'energia contraria turba le acque e genera energia. L'acqua che bolle nel calderone significa che il potere si è svegliato. Il fuoco, tenuto distante dal fondo del calderone, è stato domato con saggezza senza scottare. Il bollire indica che la psiche è piena di energia. Quando le energie aumentano, l'acqua evapora, vincendo la sua stessa natura che la spinge verso il basso. L' acqua diviene vapore: spirito impalabile e incorporeo.
Il vapore-aria porta in se la potenza delle fiamme originarie del fuoco, ma non la brutalità distruttiva. Il potere suscitato è cosi forte da far elevare il fumo oltre la terra, oltre il mondo mortale, oltre il corpo, raggiungendo il cielo, il Paradiso. Si tratta di quel paradiso in cui regnavano figure quali Zeus e gli Amorini, il regno delle Divinità che hanno trasceso la natura umana, esseri che portano in se tutti i poteri del fuoco, ma non sono soggetti a passione, dolore e reincarnazione essendo beati e immortali. Essi sono gli spiriti: invisibili ma onnipresenti come l'aria, incorporei ma percettibili come l'odore che la pozione sprigiona.
Tutto quello che viene cucinato nel calderone, rappresenta la natura e le qualità degli spiriti che si desidera invocare o della magia da realizzare. Infatti, l'essenza della sostanza, viene disciolta nell'acqua e diffusa nell'ambiente in forma di vapore che penetra dritto nelle narici della strega, "possedendola". Nel filtro sono presenti in equilibrio le energie degli elementi e dello spirito evocato o del risultato auspicato.
Il Calderone, quindi, rappresenta il Mondo, gli Spiriti e la Strega, il viaggio verso la perfezione che le anime devono affrontare per raggiungere uno stato simile agli dei. Oltre al percorso di "risalita", il calderone, può fungere come mezzo per la discesa di entità ed energie, potendone fornire gli elementi materiali. Questo avverrà nel buio del Calderone, immagine di tutte quelle dee gravide pagane. Il calderone è anche eco del Ginnungagap della cosmogonia germanica, il luogo che divide e unisce le primordiali forze complementari del fuoco e del ghiaccio. Secondo le credenze dei Germani, fuoco e ghiaccio originarono l'universo che conosciamo.Deduciamo che l'universo della Stregoneria, era qualcosa di più complesso della semplice parodia anti-cristiana, o di un insieme di superstizioni popolari. Ancor di più esso non era quell'arte oscura dedita a precipitare la donna e l'uomo negli atti più deplorevoli . Anzi, era un percorso finalizzato alla purificazione e al miglioramento dell'uomo. Forse proprio per questo faceva paura ad una religione che sottometteva l'umanità al volere divino, ad un culto passivo, ritenendo l'uomo e il mondo creature del peccato e non della Divinità.
Nella pratica magica, il suo impiego principale era riservato a evocazioni e invocazioni, offerte e sacrifici, alla divinazione e alla preparazione di filtri, pozioni e sortilegi atti a condizionare il mondo naturale, umano e spirituale.