- 24. Problemi di comunicazione

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Il locale era chiuso già da mezz'ora, Jack stava sistemando le sedie e pulendo il pavimento mentre io mi occupavo di ripulire il bar. Aggy e Nate non erano ancora tornati in sala, probabilmente stavano mettendo a posto la cucina, tra le altre cose.

Il lavoro però non era bastato a fare allontanare dalla mente ciò che era successo: Ian, Nikolai, quel segreto che avevo con lei.

Se lo avessi incontrato di nuovo cosa gli avrei detto? Se fosse tornato al locale come mi sarei comportata? Come avrebbe reagito Aggy sapendo che lo avevo trovato?

«Se pensi con tutta quell'intensità finirà che ti riempirai di rughe».

La voce di Jack mi arrivò come se provenisse dall'altra parte del mondo.

«Come?» sollevai lo sguardo verso di lui, sorrise e si avvicinò.

«Da quando sei tornata non hai fatto altro che tenere quell'espressione corrucciata... È successo qualcosa?».

«Ho avuto un conversazione spiacevole con Nik... Tutto qui».

«Dici di non avere mai conversazioni piacevoli con lui... Quindi perché stavolta questa ti preoccupa?».

«Non hai tutti i torti».

«Avete discusso a proposito di quel ragazzo? ...Quello seduto al suo posto?».

«Innanzitutto quello non è ...» lo sguardo eloquente di Jack mi spinse a non insistere su quel punto «...Comunque... Perché dovrebbe essere colpa sua?».

«Per come ha reagito Nik... Quando è arrivato mi ha sorriso e mi ha ordinato da bere, ma la sua faccia ha cambiato espressione quando ha visto lui».

«Davvero?».

«Già... è diventata... Come dire...».

«Furiosa?».

«Ferita a dire il vero...» spostai lo sguardo confusa su di lui «...Ma potrei aver interpretato male, non lo conosco così bene come te».

«Infatti... Non avrebbe nessun senso». Lui annuì appena.

«Ora dimmi... Forse non dovrei parlartene, visto che doveva essere un lavoro sotto copertura...» lo guardai confusa cercando di capire le sue parole, lui sospirò «...Aggy mi ha chiesto un favore... A me e Nate, ci ha raccontato del tuo ex e di come le cose non siano proprio semplici tra voi due e ci ha chiesto di tenerlo lontano... Se possibile di non farvi neanche incontrare...»

"Il mio ex? ... Gabriel!". Rimasi sorpresa da quella rivelazione: aveva chiesto aiuto a loro due per proteggere me.

«...è lui non è vero?».

Mi porse un biglietto da visita: Ian Harris 333*****.

Inconsapevolmente sorrisi, sapevo che non era da lui arrendersi facilmente e quel messaggio ne era la prova.

Non ebbi bisogno di rispondere alla domanda di Jack, la mia espressione lo aveva già fatto per me.

«Senti... Non mi sembrava giusto non dirtelo, sei grande abbastanza per decidere da sola, ma vorrei che ne parlassi con Aggy perché era veramente preoccupata... Voglio inoltre che tu sappia che ci sono se hai bisogno».

Scosse piano la testa e dopo aver dato un colpetto al tavolo mentre si alzava, si allontanò.

«Jack...» lo fermai «...Avresti voglia di parlare?».

Lui chinò appena la testa e mi osservò comprensivo, poi annuì.

«Mentirei se dicessi di non averne bisogno...» sorrisi e riempì due bicchieri «... Agli ex che non danno mai tregua?».

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