{Non fidatevi troppo delle immagini... a loro piace cambiare}
^^
Quella notte non chiusi occhio.
Era come se insieme alla musica, una volta alzatisi gli archetti dalle corde dei violini e fermatesi le scarpe da ballo dei danzatori, fossero svaniti anche tutti i miei buoni propositi.
La decisione che mi aveva animata sotto il Ciliegio, la voglia di trattare bene Julian, un ragazzo che mi aveva sempre posta sul piedistallo, e quella di prendere le distanze da qualcuno che mi aveva ferita oltre ogni misura - si era tutto volatilizzato. In testa non avevo più nulla che non fosse una grande confusione, e di conseguenza anche un gran mal di testa.
Quel che avevo vissuto la sera precedente a teatro era stata un'esperienza sconvolgente. Non solo perché non avevo mai sperimentato niente del genere, e quindi era stata un'immensa e incantevole sorpresa, ma anche perché era riuscita a far cadere ogni barriera rimasta tra me e Malfoy. Eppure, oggettivamente, non era successo niente di che, non tra noi due, fatta eccezione per quella romita lacrima di commozione che aveva scavato nel mio cuore.
Bastava una sola lacrima a scatenare il caos più puro dentro di me?
Di tutto quel casino, del panico che mi animava e che continuò ad animarmi in modo crescente per tutto il giorno successivo, questa era la mia unica certezza: quello che avevo condiviso con Malfoy non era morto, e non ero riuscita a seppellirlo, nonostante ci avessi provato con tutte le mie forze. L'avevo negato agli altri e a me stessa, per paura di rifarmi male, ma ormai non c'era più nulla da fare. Dovevo accettare che i miei sentimenti per lui esistevano ancora, e, a quanto pareva, quelli suoi per me, e agire di conseguenza.
Soltanto accogliendo e rassegnandomi all'evidenza avrei potuto comportarmi in modo decente, senza fare un torto a nessuno, senza andare io stessa in crisi, o combinare un disastro.
La cosa migliore da fare, senza dubbio, sarebbe stata quella di ignorare questa terrificante situazione, di salutare Malfoy una volta per tutte e dedicarmi soltanto a Julian. C'erano però due problemi allegati a questa decisione: non ne avrei mai avuto il coraggio, o la voglia, e poi ci avevo già provato, e i nostri sentimenti, così duramente repressi, avevano portato ad un quasi-bacio che avrei dovuto in futuro evitare di replicare.
Ma allora cosa dovevo fare? Se lo ignoravo finivamo a baciarci, se non lo ignoravo saremmo sicuramente finiti a baciarci, quindi con quale altra opzione non letale me la sarei potuta cavare?
Ne avrei parlato con Izzy, il mio spirito guida, ma lei era troppo dalla parte di Scorpius per potermi dare un giudizio critico e oggettivo. Mi serviva qualcuno di imparziale, qualcuno che non moriva dalla voglia né di vedermi con Scorpius né di vedermi con Julian, qualcuno che mi avrebbe consigliata solo per il mio bene.
Qualcuno come Albus.
"Ti ricordi quando mi hai detto di essere pronto a fare il mio consulente in amore?" gli chiesi all'improvviso la sera successiva. Eravamo tornati a Hogwarts solo da un paio d'ore, e la tensione era ritornata a incurvarmi le spalle non appena avevo messo piede giù dal treno. L'aver passato la cena in compagnia di Julian, con gli sguardi di Malfoy che mi perforavano la nuca, e l'indecisione che mi attanagliava, e l'ansia di star facendo un torto al mio attuale ragazzo... era tutto troppo da sopportare, almeno da sola. Da qui era nata l'idea di approfittare del mio obbligo di ronda di quella sera per trascinare il povero Al con me, e sottoporgli ogni mio problema.
Forse la faccenda si rivelò più lunga del previsto, perché quando terminai di parlare si era fatta mezzanotte e mezza e le sue palpebre continuavano a calare, insieme a numerosi sbadigli. "Scusa," conclusi, non potendo tuttavia evitare di essere divertita dalla sua reazione, "non volevo ammorbarti."
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Give Me Love // Scorose
Fanfiction❝𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐢 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐫𝐚𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐳𝐳𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐜𝐞.❞ (𝐄. 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞) [IN REVISIONE] ^^^ Rose Weasley e Scorpius Malfoy: mai persone furono più diverse. Dove una è passionale e combattiva, l'altro è imperturbabile e indiff...