{Il corridoio dei ricordi: sopra, Astoria, Draco e Scorpius Malfoy}
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Ci Materializzammo davanti la porta dei Malfoy. Innevata era un vero spettacolo, ma ci ero in fin dei conti abituata - o almeno, avevo smesso di sorprendermi, dato che quasi ogni anno erano proprio i Malfoy a tenere la festa di Capodanno per celebrare il Ministro.
Era davvero enorme, si vedeva che facevano parte di una famiglia abbiente, e doveva aver visto i suoi anni migliori sotto la padronanza di Lucius e Narcissa Malfoy, i genitori di Draco. Lui non sembrava interessato a mantenere lo splendore antico originario della tenuta, e anzi aveva levato nel corso degli anni molti pezzi d'antiquariato che avrebbero solo accresciuto la sua maestosità.
L'ampio viale d'ingresso era ricoperto di ghiaia bianca come la luna, costeggiato da alte e lunghe siepi scure, folte e ben curate. Il percorso proseguiva oltre dei cancelli di ferro battuto, imponenti. Sapevo che quando i genitori di Draco vi avevano vissuto, il metallo si contorceva fino ad assumere la forma di un volto che chiedeva il motivo per cui i visitatori si accingevano all'ingresso, ma il figlio aveva deciso di toglierli, considerandoli troppo inquietanti e portatori di brutti ricordi.
Avevo anche letto in un libro che vi erano stati dei pavoni bianchi, che Astoria Malfoy aveva fatto portare in una riserva dove persone più adatte si prendessero cura di loro. Oltre questo viale, la tenuta della famiglia si estendeva per molti acri, piena di differenti tipi di alberi, una natura lussureggiante ma comunque tenuta a dovere.
Una volta superati i cancelli, il viale si restringeva fino ad assumere le dimensioni adatte a far passare quattro persone vicine, e dall'altra parte c'era la grossa porta in legno che faceva accedere alla casa. Alla nostra destra, c'era il cortile - che più che cortile era un vero e proprio immenso giardino, con i rami dei grossi olmi colmi di neve e una vecchia altalena appesa a due di questi, la corda e la tavoletta consumate dalle intemperie.
La serra poco più in là aveva i vetri appannati, perché dentro doveva fare molto caldo, e rendevano impossibile guardarvi all'interno. Sapevo che era un tripudio di colori e piante particolari, dato che la madre di Scorpius aveva avuto come grande passione proprio quella della coltivazione dei fiori, e adesso che non c'era più se ne occupava la governante, la signora Stormy.
Fu proprio lei che ci aprì la porta appena papà suonò il campanello. La sua spropositata altezza mi impressionò esattamente come aveva fatto la prima volta: senza esagerare, era letteralmente alta come papà.
Ci sorrise cordialmente appena ci vide. "Signor Weasley," fece chinando il capo bianco in segno di rispetto. Poi mi strizzò l'occhio scuro come notò la mia presenza. "Signorina Rose, è un piacere vederla."
Il suo sguardo attento catturò subito il leggero bagliore dato dal mio ciondolo, che lei conosceva bene, e si formarono delle rughe d'espressione accanto agli occhi e ai lati della bocca appena sorrise fugacemente.
Mi diede l'impressione di una persona che aveva capito tutto nella vita, e onestamente avrei usufruito volentieri di cotanta sicurezza.
"Salve, signora Stormy. Draco è in casa?" chiese papà, sfregando le mani tra di loro. Appena parlò, una nuvoletta come quelle dei manga giapponesi uscì fuori dalla sua bocca.
La signora Stormy annuì e si fece da parte, lasciandoci vedere l'ingresso ampio e decorato da un grosso tappeto nero bordato d'oro. "Prego, entrate. Starete gelando. Io vado a chiamare il signor Malfoy, voi accomodatevi."
Ci condusse nel grosso salotto, e mentre io mi sedetti su uno dei due divani in pelle nera, tendendo le mani verso il fuoco per riscaldarle dal gelo improvviso che le aveva sorprese quando ci eravamo Materializzati fuori da casa Malfoy, papà invece rimase accanto al camino in piedi, fissando i quadri appesi ai muri.
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Give Me Love // Scorose
Fanfiction❝𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐢 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐫𝐚𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐳𝐳𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐜𝐞.❞ (𝐄. 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞) [IN REVISIONE] ^^^ Rose Weasley e Scorpius Malfoy: mai persone furono più diverse. Dove una è passionale e combattiva, l'altro è imperturbabile e indiff...