54 - 𝐵𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟 𝑡𝒉𝑎𝑛 𝑤𝑜𝑟𝑑𝑠

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{La gang di Serpeverde:
Da sinistra verso destra, Noah Zabini, Albus Potter, Norah Flint e Scorpius Malfoy}

^^

Lezioni.

Generalmente avrei amato le lezioni, ma non con quattro ore di sonno e poca caffeina in corpo, e non per un'intensa ed estenuante ora di Difesa Contro le Arti Oscure.

Alle nove avevamo avuto la lezione di Antiche Rune, insieme ai Corvonero, corso che avevo per forza dovuto seguire con attenzione, anche a costo di darmi continui pizzicotti per tenermi sveglia. Avevo, tra l'altro, scoperto che tra noi e la Casa di Tosca Tassorosso c'erano ancora dei dissapori a causa della combattutissima partita che c'era stata quando io stavo ancora a casa, a dicembre; l'ora era passata in armonia con i Corvonero, gli unici con cui i Grifondoro avevano al momento conservato la stessa intesa di prima, considerato che eravamo sempre stati grandi amici ed alleati contro i Serpeverde.

Per fortuna, dalle dieci e un quarto c'era stata la riposante lezione di Storia della Magia, che io e Izzy avevamo passato letteralmente a dormire, lei con la testa sulla mia spalla, dato che stavamo facendo un argomento perfettamente conosciuto da tutti noi, la prima Guerra Oscura.

Il problema era sorto con la terza ora, quella di Difesa, che condividevamo, insieme ad Erbologia, Storia della Magia e Pozioni, con i Serpeverde: sfortunatamente non era una materia che si poteva trascorrere nel sonno, soprattutto perché il lunedì era giorno di pratica, insieme al venerdì. 

E come con ogni cosa che riguardava Hogwarts, pratica significava correre il rischio di rimetterci un braccio - nell'ipotesi più ottimista.

"Dite che Sanguini ci farà uscire all'aperto?" domandò Kalea rabbrividendo, stringendosi al petto il libro di Storia della Magia da cambiare con quello di Difesa. In sincronia ci voltammo verso le finestre; non poteva che star nevicando fitto fitto. Il Lago Nero, ridotto ad una lastra di ghiaccio infrangibile, faceva da perfetta pista di pattinaggio.

Izzy alzò le spalle. "Vuoi avere a che fare con bestie assassine dentro l'aula? Shrek diceva sempre, meglio fuori che dentro. Certo, quello era riferito ad un'altra cosa, però il principio vale comunque."

"A me non importa dove stiamo," annunciò Livia, con un ghigno, "l'importante è che possa guardare Sanguini da vicino."

Hector Sanguini era il nostro professore di Difesa, un uomo alto e slanciato, dai lisci capelli neri tagliati corti e due profondi occhi color carbone. Se non avessi saputo che era un Vampiro, gli avrei dato una trentina d'anni; aveva però quell'aria senza età che, insieme ai canini che luccicavano quando sorrideva, lo faceva identificare subito come una creatura della notte.

Non mi spiegavo neanche perché fosse tanto popolare tra le ragazze: dovevo ammettere che aveva del suo fascino, era lampante, ma credevo anche che fosse il desiderio di trovare qualcuno di interessante cui rivolgere la propria attenzione in classe, a fare la maggior parte della magia. Io, ad esempio, preferivo mille volte la solarità e gli occhioni verdi di Neville, ma per le mie compagne a quanto pareva era troppo vecchio, perché dell'età dei nostri genitori.

Sapevo che Sanguini era in giro da molto più tempo di quanto non gli facesse piacere dire in giro, tanto che aveva partecipato persino ad una delle cene del celebre Lumaclub di Lumacorno, durante il sesto anno di mamma e papà, come ospite di un suo amico, Eldred Worple.

Give Me Love // Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora