73 - 𝐷𝑟𝑎𝑔 𝑚𝑒 𝑑𝑜𝑤𝑛

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{I confronti, quelli costruttivi}

^^

Lo stomaco mi si era serrato come se qualcuno lo avesse afferrato tra le dita, e lo stesse stringendo con forza, fino a farlo scoppiare. Cercai di spazzarmi con la mano il velo di sudore freddo che mi ricopriva il retro del collo, e mi passai i palmi sulla divisa della scuola, per levare ogni singola traccia di spiegazzatura dal tessuto.

La me riflessa nello specchio mi restituì un'espressione a dir poco nervosa: era verde in viso, e sembrava sul punto di rigettare persino lo scarno pasto del giorno precedente.

Occhiaie violacee? C'erano. Mani che tremavano? Sì. Freddo in ogni parte del corpo? Eccome.

L'unica cosa positiva era che lui non c'era, e, a sentire i tentativi di rincuorarmi di Albus e Noah, non ci sarebbe stato per almeno due giorni di fila. Non avevo capito bene il perché - la cosa importante era che Draco non stesse male, ma c'entrava con dei visitatori dagli Stati Uniti, che avrebbero dovuto ospitare per questioni burocratiche e politiche a Malfoy Manor al fine di svolgere delle pratiche di collaborazione estera. Comunque, poco mi interessava. Se avessi dovuto tenere fede alla promessa fatta a Lily la sera prima, che mi era valsa una notte d'insonnia e fame nervosa, allora tanto valeva farlo quando non era nei paraggi, per riacquisire almeno un po' di confidenza con i miei amici e il Castello.

"Andrà tutto bene," sentii le mani di Izzy posarsi sulle mie spalle, e la testa spuntò nel riflesso dello specchio accanto alla mia. I suoi occhi trasmettevano energia positiva, esattamente ciò che mi serviva al momento. "È un grande passo avanti, è vero. Fa paura. Però non sei sola, e fidati che sarai contenta di averlo fatto. Non ti mancano le ronde, il Quidditch, le lezioni, le feste?"

Sospirai, affranta. "Certo che mi mancano, ma sono tutte cose che facevo con lui."

Izzy posò la fronte sulla mia spalla. "Lo so, lo so, Rose. Devi pensare d'altronde che sono cose che tu facevi già per conto tuo, e ben prima di lui. Sarà dura, ma devi provare ad associare tutto questo alla tua vecchia vita, al tempo in cui non ne faceva ancora parte."

Un pensiero mi stuzzicò l'angolo più remoto della mente. Mi voltai, ritrovandomi faccia a faccia con la mia amica. "Perché ieri sera hai votato contro Lily?" chiesi, sentendo la tensione accumularsi rapidamente di fronte lo scorrere del tempo. "Perché hai pensato che farmi uscire di qui non fosse la scelta più giusta, se poi adesso mi stai dicendo che è la strada migliore?"

Isabelle non era persona da giri di parole. Riflessi nei suoi occhi scuri si potevano distinguere ogni ragionamento, ogni opinione, ogni stato d'animo. Qualsiasi cosa pensasse, a patto di non creare dolore o confusione o litigi inutili, era disposta a condividerla. Semplicemente, non era tipo da fare buon viso a cattivo gioco, e mi piaceva questa parte di lei.

"Perché io lo so che è quello che dovresti fare," rispose, seria. "So che è quello che ti farà stare meglio, ma a lungo andare. Ho paura che questo cambiamento così brusco possa farti sentire peggio di quanto tu stia ora."

"Ne ho paura anch'io," confermai, abbassando gli occhi sulle mie mani, ficcate in tasca. "Però lui adesso non c'è. È l'occasione giusta per riprendere la mano con tutto il resto."

Izzy annuì. "Certo, hai ragione. Sei pronta?"

"Non credo che lo sarò mai," replicai, sincera, "ma da qualche parte dovrò pure cominciare, no?"

Give Me Love // Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora