{Pare proprio non si sopportino...}
^^
Stavo ritornando dalla Guferia, il pomeriggio seguente, per accettarmi che James avesse preparato l'occorrente per quella sera.
Non solo non vedevo l'ora che fosse sera per indossare il vestito che mi aveva regalato zia Ginny, che pure sapevo essere di particolare bellezza, ma soprattutto per dimostrare che non era soltanto il mio cugino maggiore in grado di fare grandi, ma anche anche io ero in grado di eguagliarlo—superarlo sarebbe stato troppo anche per la sottoscritta.
L'anno prima James aveva avuto troppi contatti in giro per la scuola, nonostante fosse uscito, perché fossi in grado di gestire la cosa senza la sua influenza e presenza, dato che si imbucava la maggior parte delle volte; però adesso finalmente stavo acquistando indipendenza, e avevo intenzione di sfruttarla al massimo.
Mi diressi, quindi, verso il terzo piano, dove mi ero messa d'accordo quella mattina per incontrare Albus.
James aveva saputo di questo passaggio segreto da zio George: era situato sulla scalinata che portava all'aula di Difesa Contro le Arti Oscure ed era nascosto dietro la Statua della Strega Orba. Portava dritto dritto alla cantine di Mielandia, dove Jay ci avrebbe aspettato con i nostri pacchi.
Al era appoggiato proprio alla statua della Strega e si girava la bacchetta tra le mani. Si aprì in un enorme sorriso come mi vide, alto ed esile, fasciato dalla sua divisa verde e argento che, senza che ne fossi troppo sorpresa, non stonava con la mia rossa e oro.
"Sei pronto, compagno?" chiesi, e Al sorrise.
"Quando vuoi, Ronnie."
Al era l'unico della famiglia a chiamarmi così. Aveva sempre detto che avevamo un rapporto troppo speciale, e doveva chiamarmi in un modo diverso da tutti gli altri, per distinguersi. Non aveva mai afferrato completamente il concetto di quanto lui per me fosse speciale, di come non avesse bisogno di un soprannome differente per risaltare rispetto a tutti gli altri. Non avevo neanche una vera parola per definirlo: lui era semplicemente Albus.
"Dissendium," sussurrai toccando la gobba della statua, e spostandosi questa rivelò l'ingresso del passaggio. Al borbottò un Lumos sottovoce che illuminasse lo stretto corridoio, e vi ci infilammo rimanendo stretti l'uno all'altra.
"Al solo pensiero di quanti ragni stanno in questo buco mi sento male," mi lamentai stringendo il suo braccio.
Lui me lo passò attorno alle spalle spostando la bacchetta per fare luce sul terreno irregolare. "Stai tranquilla, non ti sfioreranno nemmeno. E poi, dubito che qua sotto incontreremo Aragog come i nostri padri nella Foresta Proibita."
La sua voce era troppo divertita per i miei gusti, ma mi limitai a rabbrividire all'idea. "Oh, smettila. Non mi spaventi mica, sai."
Sollevò le sopracciglia, chiaramente non credendo ad una singola parola di quello che avevo detto. "Non so se voglio ricordarti l'osservazione che hai fatto l'altro ieri quando hai trovato quel ragno nel tuo baule."
Scoppiai a ridere, e il suono si propagò per tutto il corridoio rimbombando. "Guarda che ero seria. Ti immagini?"
"Se i ragni fossero della taglia dei gatti", cominciò Albus con un tono da fastidiosa presa in giro, "sarebbero più spaventosi o meno spaventosi? Da un lato, non entrerebbero così facilmente in casa, ma dall'altro, una volta che ci sono... oh, Merlino. Ooh, Merlino," mi derise fingendo di avere i brividi.
Alzai le sopracciglia nella sua direzione, volendo scrollarmi il suo braccio di dosso ma non potendolo fare per non farlo cadere nella polvere. "Non sei divertente, Albus."
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Give Me Love // Scorose
Fanfiction❝𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐢 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐫𝐚𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐳𝐳𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐜𝐞.❞ (𝐄. 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞) [IN REVISIONE] ^^^ Rose Weasley e Scorpius Malfoy: mai persone furono più diverse. Dove una è passionale e combattiva, l'altro è imperturbabile e indiff...