{Astoria Greengrass-Malfoy e il piccolo Scorpius}
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Salutare i bambini fu più difficile del previsto. Una volta venuti a sapere del motivo principale per cui eravamo lì, non c'era alcun bisogno di restare, ma non per questo ce ne andammo a cuor leggero.
Izzy fu quella che più ne risentì, e quando arrivammo ai cancelli in ferro aveva gli occhi umidi. Anche io ero dispiaciuta, ovviamente, ma l'idea di essere giunti ad un potenziale colpevole mi faceva girare la testa dall'emozione, perché ciò significava che papà si sarebbe svegliato presto.
I ragazzini si erano disposti l'uno di fianco all'altro e ci stavano dicendo addio agitando le piccole mani in aria. Rispondemmo allo stesso modo, con il cuore gonfio di angoscia all'idea di lasciarli in quel luogo terrificante, ma anche di leggerezza di fronte la prospettiva di ciò che sarebbe accaduto entro poco.
Nessuno proferì parola finché non ci ritrovammo in Oxford Street, chi distratto dal futuro e chi dal passato. Una volta immersi di nuovo nella folla che faceva compere e in un'atmosfera meno da brivido rispetto all'orfanotrofio, iniziai a sorridere.
Sicuramente dovevo sembrare una schizzata, ma era l'unica reazione che il mio corpo si permetteva di avere. Ce l'avevamo fatta. Brierley era il Lord Protettore, abbandonato dalla famiglia di maghi all'Edward Seymour, il dolore aggravato dalla perdita del fratello. Brierley era il nostro colpevole, e noi l'avevamo messo in un angolo.
"Okay, non perdiamo la testa," disse Scorpius con tono calmo, quando vide che il mio sorriso si era esteso sui volti di Al e Izzy, che adesso gongolavano come me. "Insomma, non è detto che—"
Non lo ascoltai nemmeno. Sfruttai i pochi passi che ci separavano per prendere la rincorsa, e gli saltai in braccio nel bel mezzo del marciapiede. Gli gettai le braccia al collo, ridendo fino ad avere le lacrime agli occhi. "Stai zitto, okay? Stai zitto."
Tirò indietro il capo, e mi fissò, noncurante dei due ragazzi in nostra compagnia, né dei passanti che ci guardavano stralunati. "Mi hai appena detto di stare zitto?" domandò, incredulo. Non mi sfuggì, comunque, come mi cinse con le braccia per evitare che mi affaticassi.
"E da cosa l'hai capito?" replicai con una linguaccia, prendendolo bonariamente in giro.
"Non si metteranno a litigare anche ora, vero?" fece Albus alla sua ragazza, che scosse la testa ridendo. "No, è il loro modo per dirsi che si vogliono bene."
Al si esibì in un sorrisone e si unì al nostro abbraccio. "I miei due migliori amici che iniziano a tollerarsi! Non potrei chiedere di meglio, davvero."
Io e Scorpius ci guardammo. Sì, forse stavamo imparando a tollerarci. Albus arrivava con mesi di ritardo, ma ci aveva preso, infondo.
Tornammo verso casa che erano circa le quattro del pomeriggio. Prendere la metropolitana era stato un inferno, poiché insolitamente piena, e avevamo dovuto aspettare due treni diversi prima che riuscissimo a salire sul terzo. Non mi sarei mai stancata di dire che le cabine erano troppo piccole, e diventavano claustrofobiche quando si saliva in troppe persone.
Per quanto riguardava il tragitto sull'autobus, rappresentava una lunga mezz'ora senza far nulla. Izzy si era addormentata in pochi minuti, stremata da quella giornata di continue camminate ed emozioni, e Albus l'aveva seguita poggiando la testa sul finestrino. Aveva l'abitudine, come me, di dormire con la bocca aperta, quando lo faceva sui mezzi e non si poteva sdraiare.
Appena fui certa della loro incoscienza, sospirai di sollievo e incrociai le gambe sotto di me, rilassandomi. Alzai il volto verso Scorpius, che accolse la mia muta richiesta e si avvicinò di più per permettermi di posare il capo sulla sua spalla. Intrecciai le dita con le sue, e con l'altra mano gli sfilai l'anello con lo stemma dei Malfoy.
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Give Me Love // Scorose
Fanfic❝𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐢 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐫𝐚𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐳𝐳𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐜𝐞.❞ (𝐄. 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞) [IN REVISIONE] ^^^ Rose Weasley e Scorpius Malfoy: mai persone furono più diverse. Dove una è passionale e combattiva, l'altro è imperturbabile e indiff...