81 - 𝑊𝒉𝑎𝑡 𝑎 𝑓𝑒𝑒𝑙𝑖𝑛𝑔

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{What a feeling to be right here beside you now
One Direction - What A Feeling}

^^

"Ti giuro che ho visto qualcuno," insistette Kalea, sempre più nervosa. "Non sto scherzando, perché non volete credermi?"

Livia, con la bocca sporca di cioccolata e l'aria scettica, sollevò entrambe le sopracciglia. "Erano le due di notte, no? Avevi sonno. E poi poteva essere qualcuna di noi che si era alzata per andare in bagno."

Kalea si passò entrambe le mani tra i capelli. Aveva le occhiaie e la carnagione pallida. "Ragazze, dovete darmi retta. C'era qualcuno ieri notte nel nostro dormitorio, vicino al letto di Rose."

Quella storia andava avanti da almeno tre ore. Kalea, la dolce e razionale Kalea, aveva svegliato metà dei dormitori dei Grifondoro nel cuore della notte con urlo agghiacciante; quando noi tre, terrorizzate, avevamo acceso la luce, l'unica cosa che avevamo visto era lei, con i capelli sparati a mille e le coperte al mento. Neanche a dirlo, l'intera Casa si era adoperata per cercare lo sconosciuto, ma era bastata un'ora di ricerche - estese fino a coprire tutto il piano - per giungere alla conclusione che non c'era nessuno in giro.

Lei continuava a ribadire come avesse visto alla perfezione un uomo incappucciato, proprio ai piedi del mio letto, il che mi avrebbe regalato incubi per una settimana.

"Kalea, ti assicuro che la Torre era vuota quando abbiamo controllato," disse ancora una volta Julian, con tono affabile e comprensivo. "Mi dispiace per lo spavento che ti sei presa, ma—"

"Non ti azzardare a trattarmi come una pazza, Julian Walker," sbottò la ragazza, con le occhiaie e lo sguardo nervoso. Non l'avevo mai sentita trattare nessuno così acidamente. "Io so quel che ho visto, e non mi importa che non mi crediate. Ne parlerò con la Preside."

Livia sospirò. "E le dirai che cosa?" insistette. "Che hai le visioni?"

"Livia, finiscila," intervenni io, scontrosa. "Kalea non è di certo stupida. Se ha visto qualcuno dovremmo preoccuparci più di capire chi fosse e cosa volesse piuttosto che dubitare di lei."

Julian si voltò nella mia direzione, sorpreso. "Non dirmi che credi a questa storia. Hogwarts è un luogo sicurissimo, ci sono le protezioni, e poi la Signora Grassa ci avrebbe avvertiti se avesse fatto entrare qualcuno di estraneo. Anzi, non l'avrebbe proprio fatto."

Isabelle lo guardò per qualche secondo, meditando, poi addentò la sua ciambella zuccherata. "Qualcuna di voi ha notato qualcosa di diverso stamattina?"

"Che intendi?" fece Livia, già diffidente.

"Se avete trovato un oggetto spostato, o scomparso, o in disordine... questo tipo di cose."

Tutte e tre scuotemmo la testa.

"E quello cos'è?" chiese Isabelle, afferrandomi il polso e portandolo al centro del tavolo per metterlo sotto gli occhi di tutti.

Guardai la mia pelle, e aggrottai la fronte. "Non c'è niente di diverso dal solito. È solo il mio braccio."

Izzy scosse la testa. "No," fece, "ti manca un bracciale. Il bracciale."

Gli occhi di Julian, Kalea e Livia si focalizzarono sulla sottile striscia chiara che adesso circondava il mio polso. Lo ritrassi, a disagio. Stava parlando del braccialetto che mi aveva regalato Malfoy a Natale, quello del ciondolo con la leonessa, che simboleggiava l'unione dei nostri Patroni.

"Lo so," ammisi, "non lo trovo più. Mi dispiace tantissimo, ci tenevo ormai..."

Non osavo immaginare la faccia del biondo se avesse visto che non lo indossavo più.

Give Me Love // Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora