20 - 𝐴𝑛𝑡𝑖𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙

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{Cast: Hailey Baldwin as Livia Campbell}

^^

"Questo piano fa semplicemente schifo!" obiettai incrociando le braccia al petto. "Come avete potuto anche solo pensare che andasse bene?"

"Smettila di fare tante storie, Weasley. L'abbiamo rivisto centinaia di volte con Al, e soprattutto non c'erano altre soluzioni. Dobbiamo infilarci al Ministero per prendere quel benedetto libro sul Veritaserum, perciò tanto vale prendere anche la macchina di tuo nonno e filarcela," Malfoy non mi degnò di uno sguardo, ma il suo tono era non poco irritato. Come se non mi fosse concesso di fare domande. Che idiota.

Teddy ci guardò preoccupato. "Non sono sicuro che sia una buona idea, quella di lasciar fare a voi due soli. Non siete proprio noti per andare d'accordo—"

"Chiudi il becco, Teddy," sbottammo in coro io e Malfoy, facendogli scuotere la testa. "Va bene, sentite, io devo andare al San Mungo. Ho altre due pasticche di zio George da somministrare a James prima che finisca l'effetto, ma nel frattempo voi dovete sbrigarvi."

Venne verso di me e mi prese per le spalle. "Ci sono mille modi per cui questo piano può andare storto, Rose, ma se filerà tutto liscio, entro stanotte il tuo incubo sarà finito e potrai tornare a fare una vita normale. Buona fortuna," mi accarezzò gli zigomi spruzzati di lentiggini con i pollici. I suoi occhi verdi erano grandi e sinceri, e ansiosi, e persino il colore dei suoi capelli, viola prugna, denotava inquietudine.

Lo abbracciai forte, con le braccia a circondargli il torace muscoloso. "Grazie, Teddy. Di tutto. Senza te e James staremmo ancora al punto di partenza."

Lui mi passò le dita lunghe tra i capelli. "Questo e altro per la nostra piccolina. Ora va'," aggiunse con un sorriso stentato, "ricordati che puoi fare qualsiasi cosa."

Salutò me e Malfoy con un cenno della mano, poi si Smaterializzò lasciando solo uno spostamento d'aria dietro di sé. Rimasi a fissare il punto in cui era scomparso, desiderando che invece fosse rimasto e che avesse accompagnato me e l'idiota nell'impresa. Anzi, che l'avessimo compiuta io e lui senza Malfoy.

Lasciai sul tavolo il bigliettino che avevo scritto per i miei genitori: "Vi prego, non cercatemi, devo risolvere una cosa importante. Domani mattina sarò a casa, ve lo prometto. Rose, xx."

Ero così morta.

Malfoy arrotolò la pergamena che aveva riletto ossessivamente almeno venti volte da quando era entrato nel mio salotto, e se la infilò in una tasca interna della giacca che indossava.

Come io avevo pensato di infilarmi un vestito della mamma per sembrare lei al massimo, lo stesso aveva fatto lui con suo padre. La differenza stava nel fatto che, bene o male, io portavo la stessa taglia di mia madre, mentre lui era almeno dieci centimetri più alto rispetto a Draco, e per questo sembrava un pagliaccio.

Guardai le sue caviglie scoperte e mi coprii la mano per non ridere. Lui mi rifilò un'occhiataccia. "Smettila."

"Oh, avanti, sei così carino vestito così," commentai con un risolino, "potresti andare a sfilare per i Babbani."

"Ne sono sicuro," replicò, arrogante, "solo che ora abbiamo di meglio da fare. Andiamo, stiamo sprecando tempo," si diresse verso la porta. Vedendo che non lo seguivo, si voltò verso di me e alzò un sopracciglio.

"Che fai, non vieni? Devo portarti in braccio per farti camminare, come l'ultima volta?" chiese sarcasticamente. Senza rispondergli lo precedetti fuori casa, poi chiusi a chiave dietro di lui.

Give Me Love // Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora