55 - 𝑆𝑡𝑒𝑎𝑙 𝑚𝑦 𝑔𝑖𝑟𝑙

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{Scorpius e Albus - trovatemi dei migliori amici più belli di loro...}

{Sempre Scorpius, sono in vena}

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{Sempre Scorpius, sono in vena}

^^

"Bentornati!" esclamò Neville, nella sua solita camicia azzurra con le maniche rimboccate fino ai gomiti, seduto sulla sua scrivania. I capelli biondi avevano già qualche filo grigio, ma persino quel tocco scolorito stava bene su di lui, e comunque nulla avrebbe mai potuto rendere i suoi occhi verdi meno luminosi o il sorriso meno accogliente.

Il lunedì era il giorno peggiore della settimana, per il semplice fatto che avevamo ben tre ore insieme ai Serpeverde – Storia della Magia, Difesa ed Erbologia. Rispondemmo tutti in coro al suo saluto, e i minuti successivi li passammo a toglierci tutti gli indumenti che ci proteggevano dal freddo, perché nelle Serre faceva troppo caldo per tenerci sciarpe, guanti, cappelli e mantelli.

Eravamo ancora tutti abbastanza scossi dopo la lezione di Sanguini, e Madama Pomfrey aveva fatto del suo meglio per rimetterci in sesto dopo le ferite provocate dall'Hevardan, ma c'era ancora chi zoppicava con difficoltà o chi aveva un occhio nero, adesso più sul violaceo, come Malfoy.

Noi due e Izzy e Albus eravamo gli unici non di pessimo umore, e sospettavo che avessimo tutti lo stesso motivo: io mi sentivo rilassata e felice come non mi succedeva da giorni, e vedevo che anche Scorpius non voleva togliersi il sorrisetto soddisfatto che aveva stampato in faccia, e ciò non faceva che accrescere la mia contentezza.

Adesso che ci eravamo riuniti con i nostri amici e che eravamo tornati a frequentare le lezioni, e soprattutto adesso che non avevo più di fronte i suoi occhi limpidi, potevo riflettere con attenzione su quello che ci era successo, su ciò che avevamo fatto, e non potevo che giungere alla conclusione che avevo fatto bene a lasciarmi andare. E che già non vedevo l'ora che accadesse di nuovo.

Come vide le facce smunte dei suoi studenti, Neville aggrottò la fronte. "Ragazzi miei, che vi è successo?" chiese preoccupato, mettendo una mano sulla spalla di Noah e guardando stupito il profondo taglio sulla sua guancia.

"Lezione con Sanguini," borbottò una Serpeverde, "si è divertito a guardarci mentre un Hevardan ci prendeva a morsi, signore."

Stavolta neanche le più accanite fan dell'insegnante di Difesa si fecero sentire.

Neville scosse la testa con aria di disappunto. "È terribile. Volete che gli parli io?" si offrì, sporgendosi all'indietro per rovistare nel cassetto della scrivania. Ne estrasse una ciotolina, e con una spatola applicò un po' di uno strano unguento verde sulla ferita di Noah, che prese a rimarginarsi all'istante.

E poi ancora mi chiedevano come potessi essere innamorata di Neville, con tutto l'amore e l'affetto che ci dimostrava. Se fossi nata quando stare con lui poteva essere socialmente accettabile, quindi una ventina d'anni prima, avrei fatto di tutto per guadagnarmi un posto al suo fianco. E pensare che era stato trattato così male, anche dal padre di Scorpius. Volevo bene a Draco, lo stimavo, ma se fossi stata una sua compagna di scuola a quel tempo gli avrei dato una sprangata sui denti nel sentirlo ferire il mio professore preferito.

Give Me Love // Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora