Give Me Love // Scorose

51 - 𝐸𝑛𝑑 𝑜𝑓 𝑡𝒉𝑒 𝑑𝑎𝑦

{che cuties}

^^

"Avete litigato?"

Alla domanda di Izzy smisi di cercare il pigiama, perso in giro per la stanza, e mi fermai a guardarla, con un solo interrogativo.

Come hai fatto a capirlo?

Lei roteò gli occhi. "Che c'è, pensi che non ti conosca? Raccontami, dai."

"Non c'è molto da raccontare," sospirai, riprendendo la mia caccia, "ho rovinato tutto."

Izzy, seduta a gambe incrociate sul suo letto con il suo pigiama decorato con il muso di un unicorno, sbuffò, chiaramente non credendo a ciò che le avevo detto. "Non è possibile. Cosa è successo?"

"È successo che sono una stupida! Ci stavamo baciando, finalmente, dopo giorni, ma mi sono venuti i sensi di colpa e lui mi ha chiesto cosa avessi e io non potevo dirglielo quindi si è arrabbiato e mi ha detto che non mi fido di lui e che dovrei farlo e io non potevo dirgli che di lui mi fido ciecamente ma che non voglio farlo soffrire!" esclamai velocemente, disperata, raggomitolandomi sul letto in posizione fetale. "Se n'è andato, ferito e furioso. E io non ho detto niente, perché sono una fifona con la coda di paglia e non me lo merito."

Isabelle cercò di nascondere un sorriso. "Una fifona con la coda di paglia... oh, Rose, non è vero," ridacchiò, non riuscendo a trattenersi. "Tu l'hai fatto per lui."

"Ah sì? Per lui? Per il suo bene? O forse perché davvero non mi fido di lui, e ho paura che possa passare dalla parte di Brierley?" replicai, scattante.

Izzy si ricompose, lasciando che la scintilla divertita abbandonasse i suoi grandi occhi scuri. Intrecciò le dita tra di loro e mi guardò, seria. "Il temere che ti abbandoni non è mancanza di fiducia in lui, ma in te stessa."

Aspettai che continuasse da sola, cosa che lei fece senza farsi pregare. "Tu hai paura che Scorpius non ti ami abbastanza da restare, non vuoi dirglielo per non metterlo davanti la decisione di scegliere, perché credi che sceglierebbe qualcun altro invece di te. Forse dentro sai che non è così, e che conti più di quanto pensi, forse no, ma tu non vuoi scoprirlo, e quindi ti tieni il dubbio, che ti divora."

"Probabilmente hai ragione," tagliai corto, stendendomi e fissando i gufi adesivi attaccati al soffitto. "Sono una codarda, però. Su questo avevo ragione io."

Izzy si infilò sotto le coperte. "Per me sei solo innamorata."

"Possiamo cambiare argomento? Non mi va di piangere sul latte versato. Come va con Al? Non mi racconta niente."

Lei si coprì fino al mento, sospirando. "Bene, credo."

"Credi?"

"Ho un po' di ansia all'idea di tornare ad Hogwarts. Quando tutto sarà finito, e non saremo più uniti per la faccenda del Lord Protettore, avremo ancora un punto di contatto? Al è così preso, non parla d'altro, si morde le mani perché non riesce ad aiutarti concretamente, ha quasi dimenticato che c'è altro, oltre questa storia. Che ci siamo noi due," sussurrò, adesso più fiacca di prima.

Allungai una mano verso destra, e lei dal suo letto la strinse. "Fidati, ora si sta concentrando su questo perché sente il peso della fama del padre, perché lo zio è in ospedale, e perché stiamo tutti soffrendo, ma non si potrebbe mai scordare di te, Izzy. Neanche se ci si impegnasse. Ti sta sempre vicino, sembra un satellite che ruota attorno ad un pianeta," le assicurai con un sorrisetto che al buio lei non poteva vedere, certa di quello che le stavo dicendo.

"Interessante," rispose lei, "perché anche Scorpius ti fa da satellite, ma tu non te ne accorgi."

"Non avevamo detto di non parlare più di Malfoy?"